Visualizzazioni totali

giovedì 23 settembre 2010

JUVENTUS-PALERMO STREAMING DIRETTA LIVE

JUVENTUS-PALERMO STREAMING DIRETTA LIVE CLICCA QUI (http://www.myp2p.eu/broadcast.php?matchid=87194&part=sports).

« […] Perché la Juventus, dopo già un secolo di storia, è diventata una leggenda. Una leggenda che è sorta in un liceo di Torino e che ha finito per conquistare nove, dieci milioni di tifosi in Italia e, certo, altrettanti all'estero con un nome, una maglia e dei colori conosciuti in tutto il mondo. »

(Giovanni Agnelli, Grande Storia della Juventus, 2007[1])

La Juventus Football Club S.p.A. (dal lat. iuventus, gioventù[2]), nota anche come Juventus o, più semplicemente, Juve, è una società calcistica italiana per azioni con sede a Torino. Fondata nel 1897 come Sport Club Juventus da un gruppo di studenti liceali torinesi[3], si tratta del terzo club italiano per anzianità tra quelli tuttora attivi[4] e, insieme al Torino, uno dei due che rappresentano nel calcio professionistico il capoluogo piemontese. Legata fin dagli anni venti alla famiglia Agnelli, il club ha sempre militato nella massima categoria del campionato italiano di calcio (dal 1929 denominata Serie A) sin dalla sua fondazione, eccezion fatta per la stagione 2006-07.

La Juventus è la società calcistica più titolata del Paese, nonché una delle più vittoriose e importanti del mondo[5][6], fino al punto di essere nominata dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, organizzazione riconosciuta dalla FIFA, come il miglior club italiano e il secondo a livello europeo del XX secolo[7]. Nel 1988 la Juventus fu insignita di uno speciale riconoscimento come prima squadra nella storia del calcio continentale ad avere vinto tutte e tre le maggiori competizioni gestite dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche, la Coppa dei Campioni, la Coppa delle Coppe e la Coppa UEFA[8]. Con la vittoria nella Coppa Intercontinentale 1985, infine, la Juventus divenne il primo – e rimane tuttora l'unico – club al mondo ad avere conquistato almeno una volta tutti i trofei ufficiali a livello internazionale[9].

In base a quanto emerge da un sondaggio della società Demos (agosto 2008), la Juventus risulta essere la squadra con il più alto numero di sostenitori in Italia, avendo riscosso la preferenza del 32,5% del campione[10]. Inoltre, è tra le squadre con il maggior numero di sostenitori al mondo contandone un seguito di più di 170 milioni di simpatizzanti, in base a un rapporto della società tedesca di indagini sul mercato sportivo Sport+Markt AG dell'agosto 2005[11].
Indice
[nascondi]

* 1 Cenni storici
* 2 Cronologia
* 3 Colori e simboli
o 3.1 Colori
o 3.2 Simboli
+ 3.2.1 Lo stemma
+ 3.2.2 Inno ufficiale
* 4 Stadi
o 4.1 Il nuovo stadio
* 5 La Juventus nella cultura popolare
* 6 L'impegno in campo sociale
* 7 Rosa 2010-2011
o 7.1 Staff tecnico
o 7.2 Rose delle stagioni precedenti
* 8 Settore giovanile
* 9 Giocatori celebri
* 10 Presidenti e allenatori
o 10.1 Presidenti
o 10.2 Allenatori
* 11 Palmarès
o 11.1 Competizioni nazionali
o 11.2 Competizioni internazionali
o 11.3 Competizioni giovanili
* 12 Statistiche
o 12.1 Statistiche di squadra
o 12.2 Statistiche individuali
* 13 La Juventus e la Nazionale italiana
* 14 Struttura societaria
o 14.1 Organigramma della società
o 14.2 Sponsor tecnici e ufficiali
o 14.3 Sedi sociali e campi di gioco
* 15 Tifoseria
o 15.1 Cenni storici
o 15.2 Gemellaggi e rivalità
* 16 Note
* 17 Bibliografia
o 17.1 Libri
o 17.2 Pubblicazioni varie
o 17.3 Risorse informative in rete
* 18 Videografia
* 19 Voci correlate
o 19.1 Informazione storica
o 19.2 Liste e riconoscimenti
o 19.3 Informazioni economiche ed altri
* 20 Altri progetti
* 21 Collegamenti esterni

Cenni storici
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Storia della Juventus Football Club.
I fondatori-giocatori juventini con la prima maglia societaria nel 1898

Il 1º novembre 1897 vide la luce a Torino lo Sport Club Juventus per iniziativa di un gruppo di studenti del liceo classico “Massimo d'Azeglio”, usi ritrovarsi in corso Re Umberto su una panchina oggi custodita nell'attuale sede del club[12]; la prima maglia della squadra fu rosa, con cravatta o papillon nero. Nel 1903 divenne bianconera[13].

Nel 1900, con il nome di Foot-Ball Club Juventus[14], la società si iscrisse al suo primo campionato nazionale, ma fu eliminata dal Foot-Ball Club Torinese[15]. Il primo titolo nazionale arrivò nel 1905, all'epoca in cui la squadra giocava allo Stadio Velodromo Umberto I[3]. Nel 1906 il presidente della società, lo svizzero Alfred Dick, a seguito di accese discussioni di spogliatoio lasciò la Juventus e si unì, assieme a un gruppo di soci dissidenti, al Football Club Torinese dando vita al Foot-Ball Club Torino[16], segnando così l'origine della più antica rivalità del calcio italiano e l'inizio di una serie di problemi finanziari e sportivi che condussero la squadra bianconera alle soglie della retrocessione in Promozione nel 1913[17].

Dopo la Grande Guerra la Juventus, risollevatasi con la presidenza di Giuseppe Hess e Corrado Corradini, riuscì a migliorare il suo piazzamento in campionato e a fornire alcuni giocatori, tra cui il portiere Giovanni Giacone[18], alla Nazionale.
Edoardo Agnelli, presidente della Juventus dal 1923 al 1935

Il proprietario della FIAT Edoardo Agnelli assunse il controllo della società nel 1923; nello stesso anno fece costruire un nuovo stadio, in Corso Marsiglia, primo impianto sportivo italiano realizzato interamente in cemento armato[3]. Con l'arrivo del primo allenatore professionista, l'ungherese Jenő Károly, giunse anche la vittoria del secondo tricolore nella stagione 1925-26[3]. Il primo grande ciclo vincente della Juventus, grazie all'apporto di elementi come Giovanni Ferrari, Raimundo Orsi, Luis Monti e il celebre trio difensivo Combi-Rosetta-Caligaris[19], giunse tra il 1930-31 e il 1934-35, epoca dei cinque scudetti consecutivi (primato nazionale), uniti al raggiungimento delle semifinali di Coppa dell'Europa Centrale per quattro anni consecutivi. Allenatore della squadra in quattro delle cinque vittoriose stagioni fu Carlo Carcano[20], uno dei precursori del Metodo[3]; molti giocatori di quella Juventus formarono il nucleo della Nazionale italiana che si aggiudicò le vittorie nella Coppa Internazionale, progenitrice dell'attuale campionato d'Europa[21] e, soprattutto, nel campionato del mondo 1934 (cui la Juventus contribuì con 9 giocatori[22]).

La prematura morte di Edoardo Agnelli, avvenuta nel 1935, coincise con la fine del c.d. Quinquennio d'oro. Per il resto degli anni trenta e quasi tutti i quaranta la squadra bianconera non riuscì più a riconquistare lo scudetto, che giunse solo in fine di decennio, nel 1949-50.

Tra il 1943 e il 1945 la società, che già aveva dovuto rinunciare alla ragione sociale Foot-Ball Club a seguito dell'italianizzazione imposta dal fascismo, assunse il nome di Juventus-Cisitalia, in abbinamento con la Casa automobilistica omonima, la Cisitalia appunto, il cui proprietario era Pietro Dusio, all'epoca presidente del club bianconero[23] (laddove, singolarmente, il marchio FIAT, di proprietà della famiglia Agnelli, fu abbinato al Torino[23]).
Sivori, Charles e Boniperti, il tridente d'attacco della Juventus di fine anni cinquanta, anche detto il Trio Magico

Alla fine della guerra la società torinese mutò la denominazione in Juventus Football Club. Sotto la presidenza di Gianni Agnelli e, in seguito, di suo fratello Umberto, la Juventus conobbe un secondo ciclo di vittorie, grazie anche all'arrivo di elementi come l'argentino Omar Sivori e il gallese John Charles che, insieme al talento casalingo, e capitano della squadra, Giampiero Boniperti, formarono quello che la stampa non tardò a denominare Trio Magico[24][25]: tre scudetti tra il 1958 e il 1961, il primo dei quali, il 10º, quello che le valse il diritto a poter esporre sulle maglie la stella[26]. Omar Sivori divenne nel 1961 il primo calciatore proveniente dalla Serie A a vincere il Pallone d'oro. A tale ciclo fece seguito un decennio scarso di vittorie, con la sola eccezione del titolo 1966-67, vinto superando all'ultima giornata l'Internazionale sconfitta sul campo del Mantova.
Festeggiamenti per il 15º scudetto allo Stadio Olimpico di Roma il 20 maggio 1973

Il 13 luglio 1971 Giampiero Boniperti diventò presidente del club e il suo primo scudetto in tale nuova veste giunse subito alla sua prima stagione, nel 1971-72, bissato da quello successivo del 1972-73: furono i primi di un nuovo ciclo, che in quindici anni, sotto la conduzione tecnica dapprima di Carlo Parola e poi di Giovanni Trapattoni, portarono a Torino nove scudetti (l'ultimo nel 1986), due Coppe Italia e vittorie internazionali che fecero diventare la Juventus il club primo d'Europa a vincere tutte le competizioni dell'UEFA e, a seguire, il primo del mondo a vincere tutte le competizioni ufficiali per club.

In tale quindicennio fu stabilito anche il record di punti per campionati a 16 squadre (51, contro il Torino fermo a 50, nel 1976-77) alla fine di un torneo definito allora da La Gazzetta dello Sport «un lungo e affascinante duello»[27] e, contemporaneamente ad esso, anche la vittoria in Coppa UEFA, al termine di una durissima doppia finale disputata contro gli spagnoli dell'Athletic di Bilbao, con un organico composto esclusivamente da giocatori italiani[28]: di essi, quelli schierati in campo nella circostanza furono Zoff, Cuccureddu, Gentile; Furino, F. Morini, Scirea; Causio, Tardelli, Boninsegna (sostituito al 59' dell'incontro da Spinosi), Benetti e Bettega.

A macchiare la conquista del titolo di campione d'Europa, conseguito a Bruxelles il 29 maggio 1985 sul Liverpool, vi furono gravissimi incidenti pre-gara tra la tifoseria italiana e quella inglese, che portarono alla morte di 39 spettatori.
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Strage dell'Heysel.
Una formazione della Juventus 1983-84 che vinse scudetto e Coppa delle Coppe

Lo scudetto vinto nel 1986 chiuse il decennio di Trapattoni: durante la sua gestione, complessivamente 9 elementi della Juventus giocarono nella Nazionale italiana al Campionato del mondo 1978 in Argentina (dove gli Azzurri giunsero quarti) e 6 in quella che si laureò campione del mondo 1982 in Spagna. Inoltre Antonio Cabrini, Gaetano Scirea e Marco Tardelli divennero i primi giocatori al mondo ad avere vinto sia tutte le competizioni per club cui presero parte sia la Coppa FIFA.

Tramontata la generazione di calciatori che avevano costituito l'asse portante della squadra la Juventus affrontò nove anni privo di risultati in campo nazionale, anche se giunsero una Coppa Italia (1990) e due Coppe UEFA (1990 e 1993[29]).
Marcello Lippi ha guidato la Juventus dal 1994 al 1999 e dal 2001 al 2004

Nel 1994 un cambio ai vertici della società fu il preludio all'arrivo di Marcello Lippi, che corrispose all'ennesimo ciclo vincente in Italia e a livello internazionale: in dieci stagioni, con un intervallo di un biennio di interregno di Carlo Ancelotti, che vinse la Coppa Intertoto (ultimo trofeo internazionale vinto dal club, fino ad oggi), la Juventus vinse cinque scudetti, raggiunse quattro finali di Champions League vincendo quella del 1996 allo Stadio Olimpico di Roma, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa UEFA.

Nel 2004 giunse sulla panchina bianconera Fabio Capello, fino ad allora allenatore della Roma: nei due anni di gestione del tecnico friulano la Juventus vinse due campionati consecutivi, nel 2004-05 e 2005-06, che nel computo generale del club sarebbero stati rispettivamente il 28º e il 29º; tuttavia, a causa del caso giudiziario giornalisticamente definito Calciopoli a seguito del quale alcuni club di serie A vennero penalizzati, lo scudetto del 2005 fu revocato e non assegnato; quanto a quello del 2006, la Juventus fu retrocessa per illecito sportivo all'ultimo posto della classifica e penalizzata di 17 punti (successivamente ridotti a 9[30]) nel successivo torneo di serie B; stante la contemporanea penalizzazione in punti del Milan giunto secondo alle sue spalle, il titolo fu assegnato all'Internazionale, terza prima delle sentenze della magistratura sportiva. Sotto la nuova dirigenza (Giovanni Cobolli Gigli, presidente, e Jean-Claude Blanc, amministratore delegato) la Juventus, con 28 vittorie e 10 pareggi su 42 incontri (pari a 85 punti al netto delle penalità), fu promossa in serie A un anno più tardi vincendo il campionato di serie B con sei punti di vantaggio sulla seconda, il Napoli. Il nuovo tecnico, Didier Deschamps, si dimise prima della fine del campionato, dopo la promozione matematica: nell'estate del 2007 fu scelto di affidare la conduzione tecnica all'allenatore romano Claudio Ranieri, cui seguirono nell'ordine Ciro Ferrara – alla prima esperienza da allenatore –, già responsabile del settore giovanile, e Alberto Zaccheroni, ufficializzato nel gennaio 2010[31]. Il 19 maggio dello stesso anno, dopo la fine della stagione, l'imprenditore torinese Andrea Agnelli assume la presidenza del club al posto di Blanc – eletto al massimo incarico societario nell'ottobre 2009 – e vengono nominati Giuseppe Marotta come nuovo direttore generale e Luigi Delneri come nuovo allenatore del club, rispettivamente[32].
Cronologia
Cronistoria della Juventus Football Club


* 1897 · 1º novembre, fondazione dello Sport Club Juventus. L'uniforme è una maglia rosa con cravatta e calzoncini neri.
* 1898 · Non prende parte al campionato nazionale.
* 1899 · Cambia denominazione in Foot-Ball Club Juventus[14].

Non prende parte al campionato nazionale.

* 1900 · III Campionato Federale di Prima Categoria. Non supera il Girone Eliminatorio Piemontese.

* 1901 · Semifinale del Campionato Federale.
* 1902 · 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese dopo spareggio.
* 1903 · Adozione dell'uniforme a strisce bianconere e calzoncini bianchi.

Finalista del Campionato Federale.

* 1904 · Finalista del Campionato Federale.
* 1905 · Scudetto.svg Campione d'Italia (1º titolo).
* 1906 · Scissione societaria e fondazione del Foot-Ball Club Torino[16].

2ª nel girone finale del Campionato Federale[33].

* 1907 · 2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese.
* 1908 · Vincitrice del Campionato Federale FIF (1º titolo).

2ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del Campionato Italiano.

* 1909 · Vincitrice del Campionato Federale FIF (2º titolo).

3ª nel Girone Eliminatorio Piemontese del Campionato Italiano.

* 1909-10 · 3ª nel campionato a girone unico.

* 1910-11 · 9ª nel campionato ligure-lombardo-piemontese.
* 1911-12 · 8ª nel campionato ligure-lombardo-piemontese.
* 1912-13 · 6ª nel girone eliminatorio piemontese. Ripescata per ammissione nel girone lombardo[17].
* 1913-14 · 2ª nel girone lombardo; 4ª nel girone finale del campionato del Nord Italia.
* 1914-15 · 2ª nel gruppo B del campionato dell'Alta Italia (girone piemontese centrale); 2ª nel gruppo A del girone semifinale Interregionale.
* 1915-16 · 1ª nel girone piemontese occidentale e 2ª nel girone finale della Coppa Federale di calcio[34].
* 1916–1919 · Sospensione attività sportive per cause belliche.
* 1919-20 · 1ª nel gruppo A piemontese; 1ª nel girone B delle semifinali interregionali e 2ª nel girone finale del campionato del Nord Italia.

* 1920-21 · 4ª nel gruppo A del girone eliminatorio piemontese.
* 1921-22 · 6ª nel girone A di Prima Divisione C.C.I.
* 1922-23 · 5ª nel girone B di Prima Divisione.
* 1923 · 23 luglio. Ingresso della famiglia Agnelli nella società[3].
* 1923-24 · 5ª nel girone A di Prima Divisione[35].
* 1924-25 · 3ª nel girone B di Prima Divisione[35].
* 1925-26 · Scudetto.svg Campione d'Italia (2º titolo).
* 1926-27 · 3ª nel girone finale di Divisione Nazionale.
600 px Transparent flag.png 4º turno eliminatorio di Coppa Italia[36].
* 1927-28 · 3ª nel girone finale di Divisione Nazionale[35].
* 1928-29 · 2ª nel girone B di Divisione Nazionale[37].

Quarti di finale di Coppa dell'Europa Centrale.

* 1929 · Istituzione del campionato a girone unico.
* 1929-30 · 3ª in Serie A.

* 1930-31 · Scudetto.svg Campione d'Italia (3º titolo)

Quarti di finale di Coppa dell'Europa Centrale.

* 1931-32 · Scudetto.svg Campione d'Italia (4º titolo).

Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale[38].

* 1932-33 · Scudetto.svg Campione d'Italia (5º titolo).

Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.

* 1933-34 · Scudetto.svg Campione d'Italia (6º titolo).

Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.

* 1934-35 · Scudetto.svg Campione d'Italia (7º titolo).

Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.

* 1935-36 · 5ª in Serie A.

Quarti di finale di Coppa Italia.

* 1936 · Italianizzazione del nome in Juventus con perdita di Foot-Ball Club.
* 1936-37 · 5ª in Serie A.

Ottavi di finale di Coppa Italia.

* 1937-38 · 2ª in Serie A.
Coccarda Coppa Italia.svg Vincitrice della Coppa Italia (1º titolo).

Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.

* 1938-39 · 8ª in Serie A.

Ottavi di finale di Coppa Italia.

* 1939-40 · 3ª in Serie A.

Semifinalista di Coppa Italia.

* 1940-41 · 5ª in Serie A.

Ottavi di finale di Coppa Italia.

* 1941-42 · 6ª in Serie A.
Coccarda Coppa Italia.svg Vincitrice della Coppa Italia (2º titolo).
* 1943 · Assume la denominazione societaria di Juventus-Cisitalia[23].
* 1942-43 · 3ª in Serie A.

Ottavi di finale di Coppa Italia.

* 1943–1945 · Sospensione attività sportive per cause belliche.
* 1944 · 2ª nel girone eliminatorio Ligure-Piemontese e 2ª nel Girone Ligure-Lombardo-Piemontese delle semifinali del Campionato di Guerra.
* 1945 · Assume il nome di Juventus Football Club.
* 1945-46 · 2ª nel girone finale della Divisione Nazionale.
* 1946-47 · 2ª in Serie A.
* 1947-48 · 3ª in Serie A[35].
* 1948-49 · 4ª in Serie A.
* 1949-50 · Scudetto.svg Campione d'Italia (8º titolo)

* 1950-51 · 3ª in Serie A.

Finalista di Coppa Rio[39].



* 1951-52 · Scudetto.svg Campione d'Italia (9º titolo).

3ª in Coppa Latina 1952.

* 1952-53 · 2ª in Serie A.
* 1953-54 · 2ª in Serie A.
* 1954-55 · 7ª in Serie A.
* 1955-56 · 12ª in Serie A[35].
* 1956-57 · 9ª in Serie A.
* 1957-58 · Star*.svg Scudetto.svg Campione d'Italia (10º titolo).

Semifinalista di Coppa Italia.

* 1958-59 · 3ª in Serie A.
Coccarda Coppa Italia.svg Vincitrice della Coppa Italia (3º titolo).

Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni.

* 1959-60 · Scudetto.svg Campione d'Italia (11º titolo).
Coccarda Coppa Italia.svg Vincitrice della Coppa Italia (4º titolo).

* 1960-61 · Scudetto.svg Campione d'Italia (12º titolo).

Semifinalista di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni.

* 1961-62 · 12ª in Serie A.

Semifinalista in Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa dei Campioni.

* 1962-63 · 2ª in Serie A.

Quarti di finale di Coppa Italia.

* 1963-64 · 5ª in Serie A[35].

Semifinalista di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa delle Fiere.

* 1964-65 · 4ª in Serie A.
Coccarda Coppa Italia.svg Vincitrice della Coppa Italia (5º titolo).

Finalista di Coppa delle Fiere.

* 1965-66 · 5ª in Serie A.

Semifinalista di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe.

* 1966-67 · Scudetto.svg Campione d'Italia (13º titolo).

Semifinalista di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa delle Fiere.

* 1967 · 27 giugno, la Juventus Football Club diventa società per azioni[40].
* 1967-68 · 3ª in Serie A.

1º turno di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa dei Campioni.

* 1968-69 · 5ª in Serie A.

Quarti di finale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere.

* 1969-70 · 3ª in Serie A.

Quarti di finale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa delle Fiere.

* 1970-71 · 4ª in Serie A.

1º turno di Coppa Italia.
Finalista di Coppa delle Fiere.

* 1971-72 · Scudetto.svg Campione d'Italia (14º titolo).

Girone di semifinale di Coppa Italia
Quarti di finale di Coppa UEFA.

* 1972-73 · Scudetto.svg Campione d'Italia (15º titolo).

Finalista di Coppa Italia.
Finalista di Coppa dei Campioni.

* 1973-74 · 2ª in Serie A.

Girone di semifinale di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni.
Sconfitta in Coppa Intercontinentale[41].

* 1974-75 · Scudetto.svg Campione d'Italia (16º titolo).

Girone di semifinale di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa UEFA.

* 1975-76 · 2ª in Serie A.

Ottavi di finale di Coppa dei Campioni.

* 1976-77 · Scudetto.svg Campione d'Italia (17º titolo).
UEFA - UEFA Cup.svg Vincitrice della Coppa UEFA (1º titolo).

Girone di semifinale di Coppa Italia.

* 1977-78 · Scudetto.svg Campione d'Italia (18º titolo).

Girone di semifinale di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa dei Campioni.

* 1978-79 · 3ª in Serie A.
Coccarda Coppa Italia.svg Vincitrice della Coppa Italia (6º titolo).

Sedicesimi di finale di Coppa dei Campioni.

* 1979-80 · 2ª in Serie A.

Semifinalista di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa delle Coppe.

* 1980-81 · Scudetto.svg Campione d'Italia (19º titolo).

Semifinalista di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
Finalista del Torneo di Capodanno.

* 1981-82 · Star*.svg Star*.svg Scudetto.svg Campione d'Italia (20º titolo).

Ottavi di finale di Coppa dei Campioni.

* 1982-83 · 2ª in Serie A.
Coccarda Coppa Italia.svg Vincitrice della Coppa Italia (7º titolo).

Finalista di Coppa dei Campioni.

* 1983-84 · Scudetto.svg Campione d'Italia (21º titolo).
Coppacoppe.png Vincitrice della Coppa delle Coppe (1º titolo).

Ottavi di finale di Coppa Italia.

* 1984-85 · 6ª in Serie A[42].
Supercoppaeuropea.png Vincitrice della Supercoppa UEFA (1º titolo)[43].
Coppacampioni.png Campione d'Europa (1º titolo).
* 1985 · 29 maggio, in occasione della finale di Coppa dei Campioni allo stadio Heysel di Bruxelles contro il Liverpool, gli scontri con i tifosi inglesi provocarono la morte di 39 persone. L'UEFA impose un bando di 6 anni al Liverpool e di 5 anni alle altre squadre di club inglesi, e la Supercoppa UEFA 1985 tra Juventus ed Everton non ebbe luogo.



* 1985-86 · Scudetto.svg Campione d'Italia (22º titolo)
Coppaintercontinentale.png Campione del mondo per club (1º titolo).

Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa dei Campioni.

* 1986-87 · 2ª in Serie A.

Quarti di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa dei Campioni.

* 1987-88 · 6ª in Serie A[44].

Semifinalista di Coppa Italia.
Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.

* 1988 · 12 luglio. La Juventus è insignita a Ginevra (Svizzera) della Targa UEFA dall'Unione Europea delle Federazioni Calcistiche quale prima nel continente a vincere le tre maggiori competizioni europee per club[8].
* 1988-89 · 4ª in Serie A.

2º turno di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa UEFA.

* 1989-90 · 4ª in Serie A[42].
Coccarda Coppa Italia.svg Vincitrice della Coppa Italia (8º titolo)
UEFA - UEFA Cup.svg Vincitrice della Coppa UEFA (2º titolo).
* 1990-91 · 7ª in Serie A.

Quarti di finale di Coppa Italia.
Semifinalista di Coppa delle Coppe.
Sconfitta in Supercoppa Italiana.

* 1991-92 · 2ª in Serie A.

Finalista di Coppa Italia.

* 1992-93 · 4ª in Serie A.
UEFA - UEFA Cup.svg Vincitrice della Coppa UEFA (3º titolo).

Semifinalista di Coppa Italia.

* 1993-94 · 2ª in Serie A.

Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Coppa UEFA.

* 1994-95 · Scudetto.svg Campione d'Italia (23º titolo).
Coccarda Coppa Italia.svg Vincitrice della Coppa Italia (9º titolo).

Finalista di Coppa UEFA.

* 1995-96 · 2ª in Serie A.
Coppacampioni.png Campione d'Europa (2º titolo).
Supercoppaitaliana.png Vincitrice della Supercoppa d'Italia (1º titolo).

Ottavi di finale di Coppa Italia.

* 1996-97 · Scudetto.svg Campione d'Italia (24º titolo).
Supercoppaeuropea.png Vincitrice della Supercoppa UEFA (2º titolo).
Coppaintercontinentale.png Campione del mondo per club (2º titolo).

Quarti di finale di Coppa Italia.
Finalista di Champions League.

* 1997 · 1º novembre, centenario della fondazione del club (Juvecentus).
* 1997-98 · Scudetto.svg Campione d'Italia (25º titolo).
Supercoppaitaliana.png Vincitrice della Supercoppa d'Italia (2º titolo).

Semifinalista di Coppa Italia.
Finalista di Champions League.

* 1998-99 · 7ª in Serie A[45].

Quarti di finale di Coppa Italia.
Semifinalista di Champions League.
Sconfitta in Supercoppa Italiana.

* 1999-2000 · 2ª in Serie A.
UEFA - Intertoto.svg Vincitrice della Coppa Intertoto (1º titolo).

Quarti di finale di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa UEFA.

* 2000 · 23 dicembre. La Juventus è classificata al 7º posto (prima società calcistica italiana) nella lista dei migliori club del XX secolo stilata dalla FIFA.

* 2000-01 · 2ª in Serie A.

Ottavi di finale di Coppa Italia.
Prima fase di Champions League.

* 2001 · 3 dicembre. La Juventus Football Club SpA avvia la quotazione in Borsa[46][47].
* 2001-02 · Scudetto.svg Campione d'Italia (26º titolo).

Finalista di Coppa Italia.
Seconda fase di Champions League.

* 2002-03 · Scudetto.svg Campione d'Italia (27º titolo).
Supercoppaitaliana.png Vincitrice della Supercoppa d'Italia (3º titolo).

Quarti di finale di Coppa Italia.
Finalista di Champions League.

* 2003-04 · 3ª in Serie A.
Supercoppaitaliana.png Vincitrice della Supercoppa d'Italia (4º titolo).

Finalista di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Champions League.

* 2004-05 · 1ª in Serie A (titolo revocato).

Ottavi di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Champions League.

* 2005-06 · 20ª in Serie A. Retrocessa in serie B.

Quarti di finale di Coppa Italia.
Quarti di finale di Champions League.
Sconfitta in Supercoppa Italiana.

* 2006 · A seguito di sentenza della Commissione di Appello Federale in merito ai fatti oggetto dello scandalo del calcio italiano del 2006, lo scudetto vinto dalla Juventus nel campionato 2004-05 fu revocato e non più assegnato; inoltre, per illecito sportivo, la Juventus fu declassata dal 1º al 20º posto del campionato 2005-06 e retrocessa in serie B per la stagione 2006-07.
* 2006-07 · 1ª in Serie B. Promossa in Serie A.

Sedicesimi di finale di Coppa Italia.

* 2007-08 · 3ª in Serie A.

Quarti di finale di Coppa Italia.

* 2008-09 · 2ª in Serie A.

Semifinalista di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Champions League.

* 2009 · 10 settembre. La Juventus è classificata al 2º posto (prima società calcistica italiana) nel ranking dei migliori club europei del XX secolo stilato dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio.
* 2009-10 · 7ª in Serie A.

Quarti di finale di Coppa Italia.
Prima fase di Champions League.
Ottavi di finale di Europa League.


* 2010-11 · Stagione in corso.


Colori e simboli
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Colori e simboli della Juventus Football Club.
Colori
La squadra nel 1903, prima stagione con le maglie bianconere


Dal 1903 l'uniforme di gioco della Juventus è una maglia a strisce verticali bianche e nere. I pantaloncini sono normalmente bianchi, talora neri[13].


La maglia originale era di colore rosa con cravatta nera: tale scelta cromatica fu dovuta a un errore nella spedizione nei corredi ordinati per il club. In seguito, a causa dei frequenti lavaggi, la maglie si scolorirono in maniera talmente evidente che il club ne decise un cambio[3].


Fu così chiesto all'inglese John Savage, uno dei membri della società, di cercare nel suo Paese un kit da gioco più consono e resistente all'usura; Savage aveva un amico di Nottingham tifoso del Notts County, la cui maglia è a strisce bianconere; per tale ragione fu spedito a Torino un set di uniformi analogo a quello usato dal Notts County[48].
Simboli
Lo stemma
La zebra, logo utilizzato negli anni ottanta e novanta
Un logo del passato


Eccezion fatta per un logo in uso a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, una silhouette di una zebra rampante con due stelle a simboleggiare i venti scudetti raggiunti, fin dagli anni venti l'emblema della Juventus è rimasto sostanzialmente invariato[49], essendo stato soggetto solamente a moderati restyling, il più recente dei quali risalente al 2004[50].


Esso raffigura uno scudo ovale a strisce verticali bianche e nere, che nella versione più recente sono sette, quattro bianche e tre nere[50]. Il nome del club è impresso in caratteri neri e sottolineato in oro su di un'area bianca convessa. Il gioco di ombreggiature del logo ha lo scopo di conferire ad esso un'apparenza di tridimensionalità[50]. Nella parte inferiore dello stemma, in bianco su sfondo nero, è rappresentato il toro, simbolo civico di Torino.


In passato lo sfondo del nome del club fu anche di colore blu Savoia, omaggio alla tradizione sabauda di Torino, e di forma concava[49]. Anche lo sfondo dello stemma civico fu blu Savoia, mentre il toro e il nome del club erano di colore giallo-oro[49].


Dal logo attuale sono state eliminate le due stelle, presenti fin dal 1982, in quanto considerate un riconoscimento sportivo (variabile nel tempo) e non un elemento d'identità del club[50].
Inno ufficiale


L'inno ufficiale della Juventus – il quinto nella storia del club – è Juve, storia di un grande amore, composto dal cantante e musicista emiliano Paolo Belli nel 2007[51].


Vi sono altre canzoni scritte in omaggio alla squadra come Il cielo è bianconero, Vecchia Signora, Juve facci sognare e Magica Juve, tutte a opera del compositore Francesco De Felice[52]. Tra quelle composte dagli artisti più noti, figura Juvecentus, opera di Pierangelo Bertoli nel 1997, in occasione del centesimo anniversario della fondazione del club[53].
Stadi
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Stadio Olimpico di Torino, Stadio Delle Alpi, Stadio Comunale, Stadio di Corso Marsiglia, Stadio di Corso Sebastopoli, Stadio Motovelodromo Umberto I e Piazza d'Armi.
Lo Stadio di Corso Marsiglia, campo di gioco della Juventus dal 1922 al 1933
Lo stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, impianto interno dal 1933 al 1990
Lo stadio delle Alpi, impianto interno dal 1990 al 2006

Dalla stagione 2006-07 la Juventus disputa i suoi incontri interni nello Stadio Olimpico, impianto in passato noto come Stadio Comunale, e già terreno casalingo della squadra dal 1933 al 1990. Lo Stadio Olimpico ha una capacità massima di 27.994 posti a sedere[54], dopo la ristrutturazione avvenuta in occasione dei Giochi Olimpici invernali che Torino ospitò nel 2006. Nato come Stadio “Benito Mussolini” per dotare la città di un impianto che potesse ospitare le gare del campionato del mondo 1934, ribattezzato dopo la guerra Stadio Comunale e, in seguito, Stadio Comunale “Vittorio Pozzo”, esso ospitò 890 incontri di campionato della Juventus[54] e, dal 1963, dopo la definitiva dismissione del “Filadelfia”, fu condiviso con il Torino; capace di circa 65.000 posti in piedi, fu utilizzato fino al 1990, anno in cui le due compagini cittadine si trasferirono al “delle Alpi”, riservando il Comunale solo agli allenamenti della Juventus.

Il 18 giugno 2002 il Comune cedette l'impianto a titolo gratuito al Torino in cambio dell'impegno del club granata a ristrutturarlo in tempo per i Giochi Olimpici (tale impegno non fu rispettato per sopravvenuto fallimento societario nel 2005 a seguito del quale il Comune riacquisì la titolarità della concessione dell'impianto) e, nel contempo, concesse lo sfruttamento dell'area dello Stadio delle Alpi alla Juventus per 99 anni[55]. Lo Stadio Olimpico è destinato a rimanere l'impianto interno della Juventus fino al completamento dei lavori del nuovo stadio di proprietà, che sorgerà sull'area dell'attuale “delle Alpi”.

Il citato Stadio delle Alpi, costruito dal consorzio Acqua Marcia di Roma in occasione del campionato del mondo 1990, fu l'impianto interno dal campionato 1990-91 a tutto il 2005-06; situato nel quartiere di Vallette, nella periferia nord-occidentale di Torino, era capace di poco più di 69.000 posti ed era dotato di un impianto di diffusione acustica che lo rendeva idoneo anche all'esecuzione di concerti. Nel periodo di utilizzo del delle Alpi, comunque, la Juventus scelse di disputare le proprie gare interne in stadi di altre città, quali ad esempio il Manuzzi di Cesena (Coppa Italia, Coppa Intertoto), il Meazza di Milano (semifinale e finale di Coppa UEFA 1994-95) oppure la Favorita di Palermo (Supercoppa UEFA 1996)[55].

In assoluto, i primi impianti utilizzati dal club furono il Parco del Valentino e il Cittadella, nel biennio 1897-1898. Dal 1898 al 1908 fu utilizzato lo Stadio Piazza d'Armi, tranne il biennio 1905-1906, durante il quale il terreno di casa fu il velodromo Umberto I[56].

Dal 1909 al 1922 l'impianto utilizzato fu quello di Corso Sebastopoli e, dal 1922 al 1933, quello di Corso Marsiglia, che fu teatro della conquista di 4 campionati, tre dei quali consecutivi[57].
Il nuovo stadio
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Juventus Arena.

È del 18 marzo 2008 la decisione del consiglio di amministrazione della Juventus F.C. SpA di approvare il progetto per il nuovo stadio, destinato a sorgere sull'area del “delle Alpi”[58]; l'investimento complessivo per la realizzazione del nuovo impianto ammonta a 105 milioni di euro[59].

L'opera, progettata dagli studi GAU e Shesa sotto il coordinamento degli architetti Gino Zavanella ed Eloy Suarez e dell'ingegnere Massimo Majowecki, è stata ufficialmente presentata il 20 novembre 2008 al Lingotto[60]: prevista su un'area totale di 355.000 m² (di cui 45.000 destinati allo stadio, 155.000 ai servizi, 34.000 alle attività commerciali e 30.000 ad aree verdi e piazze[58]), tutta la costruzione è a pianta rettangolare, circondata da due strutture semi-ellittiche destinate a ospitare le attività commerciali, i ristoranti e i bar: l'accesso alle tribune sarà garantito da specifiche passerelle inserite nei diversi settori dello stadio. Sono previsti anche palchi c.d. VIP – disegnati da Pininfarina SpA – affacciati direttamente sul prato[58].

Lo stadio, definito «all'avanguardia» nei criteri di sicurezza per esso previsti[58] e nell'abbattimento delle barriere architettoniche, prevede 41.000 spettatori seduti[58], ed è concepito solo per il calcio, non avendo pista d'atletica intorno al campo; il terreno di gioco sarà ribassato di circa un metro e mezzo rispetto alle gradinate più basse, e non sono previste barriere né separazioni fisiche tra spalti e terreno[61].

Esternamente lo stadio sarà rivestito da 40.000 lamine d'alluminio oscillanti e riflettenti che, secondo il disegnatore Giorgetto Giugiaro, daranno la sensazione di una «bandiera in movimento». La copertura, studiata in galleria del vento e tenuta da due piloni, sarà semi-trasparente in modo da garantire il passaggio della luce sufficiente alla crescita dell'erba e alla protezione dai raggi solari degli spettatori. L'inaugurazione è prevista per luglio 2011, in concomitanza con il 150º anniversario dell'Unità d'Italia[62] e il pieno utilizzo per la stagione 2011-12.
La Juventus nella cultura popolare
Francobollo delle poste italiane celebrativo della vittoria della Juventus in Champions League 1995-96

Nel corso degli anni la Juventus, oltre a imporsi come realtà sportiva nazionale e internazionale, ha acquisito un posto di rilievo nella cultura della Nazione. Essa fu la prima, al pari del Genoa, ad avere al seguito un “treno speciale” di tifosi: accadde il 1º aprile 1906 in occasione dell'incontro di campionato tra dette due squadre in campo neutro a Milano, ripetizione di quello, disputato a Torino, interrotto il 18 marzo precedente a causa della prima invasione di campo della storia del calcio italiano[63].

Il 29º derby della Mole disputatosi allo stadio di Corso Marsiglia il 15 maggio 1932 fu il primo evento calcistico trasmesso in diretta radiofonica nazionale dall'EIAR, con la voce di Nicolò Carosio. Inoltre, nel quadro delle trasmissioni sperimentali della RAI (quelle ufficiali, anche sportive, ebbero inizio il 3 gennaio 1954[64]) l'incontro di serie A Juventus-Milan del 5 febbraio 1950 fu oggetto della prima diretta televisiva nazionale, per la voce di Carlo Balilla Bacarelli[65].

A uno storico 0-5, subìto il 15 marzo 1931 al Campo Testaccio della Capitale a opera della Roma di Fulvio Bernardini, sono ispirati sia il primo fonofilm italiano relativo al calcio: Cinque a zero (1932), per la regia di Mario Bonnard[66] che il romanzo di Mario Soldati Le due città (1964)[67]. Il club è stato anche punto di riferimento in altre opere di Soldati, quali America primo amore (1935)[68], Un prato di papaveri. Diario 1947-1964 (1973)[69] e Lo specchio inclinato. Diario 1965-1971 (1975)[70].

Altri riferimenti alla Juventus si trovano in Vacanze in America di Carlo Vanzina (1984), dove si assiste a una partita tra studenti juventini e romanisti a Zabriskie Point, nella Valle della Morte[71] e in Santa Maradona di Marco Ponti (2001), nel quale si trova una scena ambientata allo Stadio delle Alpi durante l'incontro di campionato tra i bianconeri e l'Atalanta[72]. Per quanto riguarda i film di argomento più legato al calcio e al tifo, sul versante della satira di costume figura Il presidente del Borgorosso Football Club di Luigi Filippo D'Amico (1970), in cui il personaggio eponimo, interpretato da Alberto Sordi, ingaggia l'ex juventino Omar Sivori, presente nel film nella parte di se stesso[73]; nei primi anni ottanta, in Eccezzziunale… veramente, del citato Vanzina (1982), Diego Abatantuono rappresenta, nei tre episodi di cui si compone il film, rispettivamente un tifoso milanista, uno interista e uno juventino[74]; stesso ruolo interpretò nel sequel, un quarto di secolo più tardi, in Eccezzziunale… veramente - Capitolo secondo… me (2006), ancora di Vanzina[75]. Infine, sul fronte dell'analisi del disagio sociale e del tifo come valvola di sfogo dell'aggressività, figura il film Ultrà di Ricky Tognazzi (1990), che parla delle vicende di un capotifoso della Roma (interpretato da Claudio Amendola) e del gruppo organizzato da lui guidato che si reca in trasferta a Torino, dove ingaggia violenti scontri con i Drughi, frangia di ultras bianconeri[76].
Murale allusivo alla Juventus ad Albuquerque, Nuovo Messico (Stati Uniti)

La poesia-tributo Madama Juve, scritta in piemontese dallo scrittore e giornalista Giovanni Arpino, fu inclusa nel libro Opere (1992), antologia a cura dei poeti Giorgio Bàrberi Squarotti e Massimo Romano[77]. Tale poesia, insieme ad altri omaggi alla Juventus composti da Arpino, è stata tradotta in italiano dal critico letterario torinese Bruno Quaranta e pubblicata nella sua opera Stile e stiletto (1997)[78]. Sempre a opera di Arpino sono altri riferimenti alla Juventus, citati in Racconti di vent'anni (1974)[79] e in Opere scelte (2005), antologia letteraria, narrativa e giornalistica a cura dell'italianista veneziano Rolando Damiani[80]. Ancora in ambito letterario la Juventus fa da sfondo, come punto di riferimento della vita del protagonista, nel romanzo di Aldo Nove Puerto Plata Market[81] e, nel romanzo del giornalista Aldo Cazzullo I ragazzi di via Po, è parte del contesto storico-culturale della società torinese degli anni cinquanta[82]. Entrambi i lavori citati sono del 1997. Più recentemente, nel 2003, i giornalisti Mario e Andrea Parodi hanno citato la Juventus di Trapattoni campione d'Italia nel 1977 e 1978 all'interno del contesto storico e sociale della crisi politico-istituzionale dell'Italia di quegli anni, nel loro libro In bianco e nero[83].

Fuori dall'Italia la Juventus è citata come F.C. Piemonte nell'anime giapponese Captain Tsubasa Road to 2002 (2001) e con il suo nome vero nel manga omonimo[84]. In Inghilterra i tifosi del Notts County sono usi intonare il loro coro da stadio It's just like watching Juve (È proprio come guardare la Juve), in riferimento alla comunanza cromatica delle uniformi dei due club, ogni volta che la loro squadra realizza una grande prestazione[85].

Il compositore torinese Domenico Seren Gay ha dedicato al club due canzoni: Juventus, presente nell'album Juventus/Maria (1962) e Forza Juve, presente nell'album Forza Juve/Gioanin Pet Pet Sigàla (1968)[86].

Tra gli eventi culturali più recenti aventi come oggetto il club bianconero, figura la mostra Juventus: 110 anni a opera di arte, organizzata in occasione del centodecimo anniversario della fondazione della società[87] e tenutasi a Palazzo Bricherasio a cura della fondazione omonima dal 26 ottobre al 2 dicembre 2007. Tale esposizione, curata dal critico d'arte Luca Beatrice, ha illustrato lo sviluppo della storia, dei personaggi e dei successi della Juventus e il suo rapporto con la città di Torino attraverso un'analisi artistica e culturale sul calcio[88]:
« A Torino, invece, si respira Juventus un po' dovunque: la panchina di corso Re Umberto, il Liceo d'Azeglio, le varie sedi (Galleria San Federico, piazza Crimea e ora corso Galileo Ferraris), gli stadi (da Piazza d'Armi al Comunale, dal Campo Combi al Delle Alpi che in molti cominciamo a rimpiangere), e poi le strade, i quartieri, da Mirafiori alla collina, da San Paolo alla Crocetta, c'è tanta Juve nella storia della capitale sabauda, un percorso che attraversa, decennio dopo decennio, l'arte e la cultura del Novecento. »

(Juventus, 110 anni a opera di arte, 2007[89].)
L'impegno in campo sociale

La Juventus è attiva nel campo sociale e umanitario. Tra i programmi sociali intrapresi, figurano Fatti e Progetti per i Giovani, orientato al miglioramento della qualità di vita e a favorire l'accesso all'istruzione ai giovani extracomunitari minorenni[90] tramite un centro di accoglienza, e la realizzazione – in collaborazione con la facoltà di Economia dell'Università di Torino – di un corso di formazione allo studio del management sportivo[90].

In ambito sanitario, in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Regina Margherita-Sant'Anna di Torino partecipa al progetto Crescere insieme al Sant'Anna[91], programma di ristrutturazione del reparto di Neonatologia Ospedaliera dell'ospedale “Sant'Anna”[91] e sostiene le attività della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro[90].

Altro progetto comunitario della società bianconera è il “Centro di accoglienza” intitolato a Edoardo Agnelli e realizzato in collaborazione con l'Associazione Gruppi di Volontariato Vincenziano al fine di dare ospitalità a madri in condizioni disagiate[90].

Nel 2000, inoltre, la Juventus intraprese il progetto Un sogno per il Gaslini, allo scopo di dotare l'istituto pediatrico “G. Gaslini” di Genova di una dépendance da adibire a luogo di studio e svago per i bambini ivi ricoverati, da realizzarsi tramite il recupero edilizio dell'abbazia di san Gerolamo, che si trova all'interno della struttura dell'ospedale. Per il raggiungimento dello scopo furono necessari 4,5 milioni di euro, dei quali 2 donati dalla famiglia Gaslini, e i rimanenti raccolti dalla Juventus attraverso donazioni e iniziative di beneficenza organizzate dai propri giocatori, come la partecipazione in qualità di ospiti al festival di Sanremo 2003[92] e al programma televisivo Juventus, una squadra per amico[93], la realizzazione e vendita di libri fotografici e CD, il più famoso dei quali fu, nel 2003, una versione del successo di Lucio Battisti Il mio canto libero[94].
Rosa 2010-2011

Rosa e numerazione sono aggiornati al 1º settembre 2010[95].
N. Ruolo Giocatore
1 Bandiera dell'Italia P Gianluigi Buffon
2 Bandiera dell'Italia D Marco Motta
3 Bandiera dell'Italia D Giorgio Chiellini
4 Bandiera del Brasile C Felipe Melo
5 Bandiera del Mali C Mohamed Sissoko
6 Bandiera dell'Italia D Fabio Grosso
7 Bandiera della Bosnia-Erzegovina C Hasan Salihamidžić
8 Bandiera dell'Italia C Claudio Marchisio
9 Bandiera dell'Italia A Vincenzo Iaquinta
10 Bandiera dell'Italia A Alessandro Del Piero (capitano)
11 Bandiera dell'Italia A Amauri
13 Bandiera dell'Austria P Alexander Manninger
14 Bandiera dell'Italia C Alberto Aquilani

N. Ruolo Giocatore 600px Nero e Bianco (Strisce).png
17 Bandiera della Francia D Armand Traoré
18 Bandiera dell'Italia A Fabio Quagliarella
19 Bandiera dell'Italia D Leonardo Bonucci
20 Bandiera dell'Italia C Davide Lanzafame
21 Bandiera della Repubblica Ceca D Zdeněk Grygera
23 Bandiera dell'Italia C Simone Pepe
25 Bandiera dell'Uruguay C Jorge Andrés Martínez
26 Bandiera dell'Italia D Leandro Rinaudo
27 Bandiera della Serbia C Miloš Krasić
29 Bandiera dell'Italia D Paolo De Ceglie
30 Bandiera dell'Italia P Marco Storari
31 Bandiera dell'Italia P Marco Costantino
33 Bandiera dell'Italia D Nicola Legrottaglie

Le nazionalità sono indicate secondo la lista dei codici nazionali della FIFA.
Staff tecnico
Juventusstemma.png
Staff attuale dell'area sportiva
Staff attuale dell'area sportiva

* Allenatore: Luigi Delneri.
* Allenatore in 2ª: Francesco Conti.
* Preparatore portieri: Claudio Filippi.
* Preparatori atletici: Roberto De Bellis e Luca Alimonta.
* Responsabile settore medico: dr. Fabrizio Tencone.
* Medico sociale: dr. Luca Stefanini.
* Fisioterapisti: Aldo Esposito e Luigi Pochettino.
* Massofisioterapisti: Dario Garbiero, Alfonso Casano, Marco Luison, Emanuele Randelli e Gianluca Scolaro.
* Allenatore squadra Primavera: Giovanni Bucaro.
* Team manager: Matteo Fabris.
* Risponsabile settore giovanile: Giovanni Rossi.
* Coordinatore settore giovanile: Gianluca Pessotto.
* Risponsabile medico settore giovanile: dr. Antonio Giordano.
* Responsabili osservatori: Mauro Sandreani.
* Responsabile Juventus Soccer Schools: Marco Marchi.

[[|Leggi...]]


Rose delle stagioni precedenti
[espandi]
v · d · m
Juventus F.C. – Archivio delle stagioni

1898 · 1899 · 1900 · 1901 · 1902 · 1903 · 1904 · 1905 · 1906 · 1907 · 1908 · 1909 · 1909-10 · 1910-11 · 1911-12 · 1912-13 · 1913-14 · 1914-15 · 1915-16 · 1916-17 · 1917-18 · 1918-19 · 1919-20 · 1920-21 · 1921-22 · 1922-23 · 1923-24 · 1924-25 · 1925-26 · 1926-27 · 1927-28 · 1928-29 · 1929-30 · 1930-31 · 1931-32 · 1932-33 · 1933-34 · 1934-35 · 1935-36 · 1936-37 · 1937-38 · 1938-39 · 1939-40 · 1940-41 · 1941-42 · 1942-43 · 1944 · 1944-45 · 1945-46 · 1946-47 · 1947-48 · 1948-49 · 1949-50 · 1950-51 · 1951-52 · 1952-53 · 1953-54 · 1954-55 · 1955-56 · 1956-57 · 1957-58 · 1958-59 · 1959-60 · 1960-61 · 1961-62 · 1962-63 · 1963-64 · 1964-65 · 1965-66 · 1966-67 · 1967-68 · 1968-69 · 1969-70 · 1970-71 · 1971-72 · 1972-73 · 1973-74 · 1974-75 · 1975-76 · 1976-77 · 1977-78 · 1978-79 · 1979-80 · 1980-81 · 1981-82 · 1982-83 · 1983-84 · 1984-85 · 1985-86 · 1986-87 · 1987-88 · 1988-89 · 1989-90 · 1990-91 · 1991-92 · 1992-93 · 1993-94 · 1994-95 · 1995-96 · 1996-97 · 1997-98 · 1998-99 · 1999-2000 · 2000-01 · 2001-02 · 2002-03 · 2003-04 · 2004-05 · 2005-06 · 2006-07 · 2007-08 · 2008-09 · 2009-10 · 2010-11
Settore giovanile

Il settore giovanile della Juventus Football Club è composto di 17 squadre maschili che competono a livello nazionale ed eventualmente internazionale nei vari tornei di categoria[96]. Per tutte, il proprio campo di allenamento è lo Juventus Center, centro sportivo di proprietà della società bianconera con sede a Vinovo (TO)[97].

Analogamente a quanto già intrapreso dagli olandesi dell'Ajax, la Juventus ha istituito alcune scuole calcio sotto forma di club-satellite[98] e campi (Summer Camps) in tutta Italia (riservati ai giovani dagli 8 ai 16 anni) e all'estero, precisamente negli Stati Uniti, in Messico e in Inghilterra (dagli 11 ai 16 anni)[99].

Porta inoltre avanti progetti come Juventus University, la prima università del calcio al mondo (con il supporto dell'Università di Torino)[100], Juventus National Academy che si rivolge, attraverso la creazione di una rete di scuole calcio dislocate sul territorio nazionale, ai ragazzi dai 6 ai 12 anni[101] e il programma Juventus Soccer Schools International attraverso la gestione di scuole di calcio negli Stati Uniti, Canada, Grecia, Arabia Saudita ed Australia[102].

Storicamente la Juventus ha sempre avuto una rete di osservatori giovanili su tutto il territorio nazionale, e anche all'estero[98]. A titolo di esempio, limitatamente ai giocatori che hanno iniziato a militare in giovane età nella Juventus a partire dagli anni sessanta, figurano Pietro Anastasi (classe 1948, giunto a 20 anni da Catania), Franco Causio (1949, nel 1966 giunto alla Juventus da Lecce), Giuseppe Furino (1946, proveniente da Palermo e alla Juventus dal 1965), Roberto Bettega (1950, torinese e cresciuto nella società), Paolo Rossi (1956, da Prato, che dal 1972 al 1975 militò nelle giovanili della società prima di tornarvi da professionista nel 1981).

Di essi, Furino fu convocato per il campionato del mondo 1970 (unico giocatore della Juventus a prendere parte a tale edizione del torneo), Anastasi per quello del 1974, Causio per quelli del 1974 e 1978 (nonché quello del 1982, quando già tuttavia militava nell'Udinese) così come Bettega (che non prese parte al campionato del 1982 causa infortunio), nonché Rossi, presente nel 1982 (e che nel 1978 partecipò da giocatore in comproprietà con il Lanerossi Vicenza e con la maglia di quest'ultimo)[103][104]. Il citato Rossi, inoltre, grazie alla vittoria nel campionato del mondo 1982, oltre a laurearsi campione del mondo, vinse anche il Pallone d'oro di quell'anno nonché la Scarpa d'oro quale miglior marcatore di quell'edizione del torneo, con 6 goal, di cui 3 nel girone sostitutivo dei quarti di finale contro il Brasile, sconfitto 3-2.

Tra gli altri calciatori di prestigio cresciuti nel vivaio della Juventus si segnalano Carlo Bigatto I, Gianpiero Combi (campione del mondo nel 1934), Pietro Rava (vincitore della medaglia d'oro nel torneo olimpico di calcio 1934 e campione del mondo nel 1938), Carlo Parola, Giovanni Viola e, soprattutto, Giampiero Boniperti, tuttora recordman di presenze bianconere in campionato (444), da sempre legato alla Juventus, dalle giovanili alla carica di presidente e, attualmente, a quella di presidente onorario del club.

Più recentemente, dal settore giovanile della Juventus si sono messi in evidenza giocatori come Raffaele Palladino, Antonio Nocerino, Sebastian Giovinco, Claudio Marchisio, Paolo De Ceglie, Antonio Mirante e Domenico Criscito, tutti militanti in Serie A. Di essi, i citati Giovinco, Nocerino, Marchisio, De Ceglie e Criscito sono stati membri della Nazionale che ha partecipato al torneo olimpico di calcio 2008 a Pechino[105] e della Nazionale U-21 che ha raggiunto le semifinali del torneo continentale disputato in Svezia nel 2009[106].
Giocatori celebri
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Calciatori della Juventus Football Club.
Boniperti (qui con U. Agnelli), 444 presenze di campionato con la Juventus

In più di 110 anni di storia hanno vestito la maglia della Juventus oltre 700 calciatori, in gran parte italiani[107]; alcuni di questi ultimi hanno anche militato nella Nazionale italiana.
Michel Platini, per tre anni consecutivi Pallone d'oro ai tempi della Juventus

Tra i calciatori italiani di rilievo che hanno militato nella Juventus figurano i già citati Carlo Bigatto I, considerato il primo calciatore-simbolo della Juventus[108], Giampiero Boniperti, riconosciuto come il calciatore più rappresentativo della storia della società[109], Carlo Parola (autore della più famosa rovesciata del calcio italiano, il cui gesto atletico ha ispirato l'inconfondibile marchio dell'album Panini dei calciatori[110]), Dino Zoff (vincitore, tra altri, di sei scudetti e una Coppa UEFA con la Juventus, della quale difese la porta per 330 partite consecutive di campionato tra il 1972 e il 1983 e a tutt'oggi unico calciatore italiano ad avere vinto sia il campionato d'Europa che quello del mondo con l'Italia, nominato dalla FIGC nel 2004 UEFA Golden Player italiano[111]), Gaetano Scirea, Sergio Brio, Antonio Cabrini e Stefano Tacconi, quattro dei cinque soli calciatori ad aver vinto tutte le competizioni ufficiali UEFA per club (il quinto essendo l'olandese Danny Blind[112]), Roberto Baggio, Pallone d'oro 1993 e Alessandro Del Piero, attuale capitano e giocatore simbolo della squadra[113], cinque volte campione d'Italia e, nel 1996, campione d'Europa e del mondo con la Juventus, nonché campione del mondo 2006 con la Nazionale.

Tra i giocatori non italiani ad aver vestito la maglia della Juventus, inoltre, si segnalano negli anni cinquanta e sessanta l'argentino Omar Sivori (che, oriundo, in seguito militò anche in Nazionale italiana), il gallese John Charles, soprannominato per la sua stazza il gigante buono, centravanti di sicuro rendimento, che insieme al citato Sivori e a Boniperti formò un trio d'attacco che portò alla Juventus 3 scudetti; negli anni settanta il tedesco Helmut Haller, già campione d'Italia con il Bologna, che alla Juventus vinse due titoli; fino al 1980 non fu più possibile ingaggiare calciatori non italiani; tra i più rappresentativi giunti in Italia dagli anni ottanta in avanti, figurano i francesi Michel Platini, soprannominato in patria le Roi (il re), campione d'Europa nel 1984 con la sua Nazionale e nel 1985 con la Juventus, e Zinédine Zidane, campione del mondo nel 1998 e d'Europa nel 2000 con la Francia, campione del mondo di club con la Juventus e, con essa, vincitrice di due scudetti.
Presidenti e allenatori
Presidenti
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Presidenti della Juventus Football Club.

In più di 110 anni di storia societaria, alla guida della Juventus si sono avvicendati 23 presidenti e 2 comitati di gestione[114]. Il primo presidente della società bianconera fu Eugenio Canfari, uno dei soci fondatori[3].

Il periodo più lungo in carica è appannaggio di Giampiero Boniperti, alla guida della Juventus per 19 anni dal 1971 al 1990[114]; Boniperti, al pari del suo successore Vittorio Caissotti di Chiusano, presidente dal 1990 al 2003, vanta il palmarès più ampio della storia del club[115].

L'imprenditore Umberto Agnelli, divenuto presidente a meno di 21 anni d'età, nel 1955, fu il più giovane a ricoprire tale carica[3]. Da citare anche le presidenze degli svizzeri Alfred Dick e Giuseppe Hess e del francese Jean-Claude Blanc, gli unici non italiani a divenire presidenti del club[3]. In particolare, Dick fu il presidente del primo scudetto bianconero (1905).

Attualmente in carica è l'imprenditore torinese Andrea Agnelli, eletto presidente il 28 aprile 2010 dall'assemblea degli azionisti del club[116].
Allenatori
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Allenatori della Juventus Football Club.

Sono 42 gli allenatori ad avere avuto a tutt'oggi la conduzione tecnica della Juventus; 10 di essi hanno ricoperto l'incarico ad interim[31].

Fino a tutto il secondo decennio del XX secolo non esisteva un sistema dettagliato di allenamento in preparazione degli incontri di campionato. In pratica i giocatori – studenti e lavoratori – avevano l'abitudine di ritrovarsi un paio di volte alla settimana al velodromo di Corso Re Umberto per gli allenamenti, consistenti in partitelle e corse di velocità e/o resistenza, sempre sotto il coordinamento del capitano della squadra[117].

Il primo allenatore della storia bianconera fu l'ungherese Jenő Károly, scelto dal presidente Edoardo Agnelli nel 1923 al fine di introdurre innovazioni dal punto di vista tattico e strategico nel gioco della squadra[3]. Károly allenò la squadra per 70 incontri fino alla morte, avvenuta nel 1926[3].

A vantare il mandato tecnico più lungo è tuttora Giovanni Trapattoni, detto il Trap, rimasto alla guida della squadra per tredici stagioni, di cui dieci consecutive, dal 1976-77 al 1985-86 e poi dal 1991-92 al 1993-94. Sia il numero di stagioni consecutive che quello totale sono record per tecnici di club italiani[31]. Il Trap vanta anche il primato complessivo di panchine (596) e di trofei vinti con il club (14, record tra gli allenatori italiani)[31].

Da menzionare anche Carlo Carcano, tecnico negli anni trenta e unico allenatore in Italia ad avere vinto quattro scudetti consecutivi, tra il 1931 e il 1934[20].

L'attuale allenatore della prima squadra è Luigi Delneri, nato nel 1950, che ricopre l'incarico dal 19 maggio 2010[32].
Palmarès
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Palmarès della Juventus Football Club.

Il palmarès della Juventus Football Club, la società calcistica più titolata d'Italia, è uno dei più prestigiosi a livello mondiale[5][6]. Vincitrice del suo primo trofeo ufficiale nel 1905, la Juventus è il club di maggior successo nel campionato nazionale, aggiudicandosi la competizione in 27 occasioni, compresa una striscia di cinque titoli consecutivi dal 1931 al 1935 (record a pari merito con il Torino e l'Internazionale[118]). I bianconeri detengono il record per vittorie nella Coppa Italia, principale competizione di coppa nazionale del Paese (9, a pari merito con la Roma), tra esse due consecutive (1959 e 1960, primato nazionale). Il club vanta, inoltre, 4 Supercoppe d'Italia, per un totale di 40 vittorie in competizioni nazionali (anch'esso record), cui vanno sommate 11 vittorie in tornei internazionali che ne fanno complessivamente il club italiano con il maggior numero di titoli ufficiali vinti, 51. Dalla sua fondazione, solo negli anni 1910 il club torinese non ha vinto alcun trofeo ufficiale.

Le due stelle dorate presenti sulla divisa bianconera, le Stelle d'oro al Merito Sportivo, rappresentano venti dei 27 campionati nazionali vinti dalla società, il decimo raggiunto nella stagione 1957-58 (primo club italiano a poter esporre sulle maglie tale riconoscimento[26]) ed il ventesimo nella stagione 1981-82. La formazione juventina detiene altresì il record italiano di double, ovvero la vittoria del campionato di massima serie e della coppa nazionale nella stessa stagione (due, accadute nelle stagioni 1959-60 e 1994-95).

Vincitrice del suo primo trofeo internazionale ufficiale nel 1977 (Coppa UEFA, nella circostanza vinta per la prima volta da un club italiano e sudeuropeo)[119], i suoi 11 trofei vinti in competizioni a livello confederale e FIFA, tra cui due titoli di campione d'Europa (1985 e 1996) e due di campione del mondo per club (idem), la rendono attualmente il secondo club italiano per vittorie, il terzo in Europa nonché il sesto nel mondo[120]. La Juventus, uno dei unici tre club italiani ad avere realizzato in due occasioni il c.d. double internazionale con i successi in campionato e Coppa UEFA e campionato e Coppa delle Coppe, rispettivamente nelle stagioni 1976-77 e 1983-84, vanta ex æquo con il Liverpool e l'Internazionale il primato per titoli vinti in Coppa UEFA, attualmente nota come Europa League (3)[119].

Il club torinese venne inserito al primo posto fra le società calcistiche italiane, e al settimo in assoluto, nella classifica dei migliori club del XX secolo stilata dalla federazione calcistica mondiale il 23 dicembre 2000[121].

La Juventus, scelta squadra italiana dell'anno dall'Associazione Italiana Calciatori nel 1997 e 1998[122] e squadra mondiale dell'anno nel 1993 e 1996 dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, organizzazione riconosciuta dalla FIFA[123], occupa il primo posto tra i club italiani e il terzo a livello mondiale nel ranking stilato dall'IFFHS relativamente al periodo che va dal 1991 al 2009[124].
Competizioni nazionali

* Scudetto.svg Campionato italiano: 27

1905; 1925-26; 1930-31; 1931-32; 1932-33; 1933-34; 1934-35; 1949-50; 1951-52; 1957-58 Star*.svg
1959-60; 1960-61; 1966-67; 1971-72; 1972-73; 1974-75; 1976-77; 1977-78; 1980-81; 1981-82 Star*.svg Star*.svg
1983-84; 1985-86; 1994-95; 1996-97; 1997-98; 2001-02; 2002-03

* Coccarda Coppa Italia.svg Coppa Italia: 9

1937-38; 1941-42; 1958-59; 1959-60; 1964-65; 1978-79; 1982-83; 1989-90; 1994-95

* Supercoppaitaliana.png Supercoppa italiana: 4

1995; 1997; 2002; 2003

* Coppa Ali della Vittoria: 1

2006-07

Competizioni internazionali

* Copa Intercontinental.svg Coppa Intercontinentale: 2

1985; 1996

* Coppacampioni.png Coppa dei Campioni/Champions League: 2

1984-85; 1995-96

* Coppacoppe.png Coppa delle Coppe: 1

1983-84

* UEFA - UEFA Cup.svg Coppa UEFA: 3

1976-77; 1989-90; 1992-93

* Supercoppaeuropea.png Supercoppa UEFA: 2

1984; 1996

* Coppa Intertoto.svg Coppa Intertoto: 1

1999

Competizioni giovanili
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Palmarès del settore giovanile della Juventus Football Club.

La sezione giovanile della Juventus è una delle più vittoriose della sua categoria sia a livello nazionale, potendo vantare 9 titoli di campione d'Italia, sia internazionale, con più di 70 trofei ufficiali, tra i quali alcuni relativi alle competizioni più importanti al mondo nella categoria come per esempio il torneo di Viareggio, vinto 7 volte, la più recente delle quali nel 2010.

Nell'agosto 2007 la squadra Under-19 della Juventus partecipò all'edizione inaugurale della Champions Youth Cup in Malesia, sorta di campionato mondiale per club giovanili organizzato dal G-14, classificandosi al secondo posto finale con la miglior difesa del torneo[125].
Statistiche
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Statistiche della Juventus Football Club.
Statistiche di squadra
Alessandro Del Piero, miglior marcatore della storia della Juventus

La Juventus esordì nel campionato federale l'11 marzo 1900. La stagione 2010-11 sarà dunque la sua 107ª stagione sportiva; nelle 106 precedenti, ha partecipato a 98 campionati di massima serie (11 di Prima Categoria Nazionale, 5 di Prima Divisione, 4 di Divisione Nazionale e 78 di serie A propriamente detta) e uno di serie B (nel 2006-07), mentre in altre 7 occasioni non superò le eliminatorie del Comitato Regionale Piemontese. Nel corso delle 105 stagioni in massima serie la Juventus ha vinto 27 volte il campionato (record italiano), giungendo seconda in 20 tornei e terza in 14 (58,09% di piazzamenti nelle prime tre rispetto alle partecipazioni).

La vittoria in gara ufficiale con il maggior scarto fu un 15-0 a casa del Cento, secondo turno di Coppa Italia 1926-27[126]. Limitatamente al campionato, il record fu invece un 11-0 realizzato due volte, nel torneo 1928-29, contro Fiorentina e Fiumana, rispettivamente nella 2ª e 6ª giornata[126].

La sconfitta con il maggior scarto fu invece uno 0-8 subìto dal Torino nel campionato federale 1912-13[127].

A fronte delle 9 vittorie in Coppa Italia (record, detenuto a pari merito della Roma) la Juventus ha disputato 13 finali di tale torneo[128]. Singolarmente, pur essendo i due club che vantano il maggior numero di trofei vinti, Juventus e Roma non si sono mai affrontate direttamente in finale di tale competizione[128].

La Juventus vanta anche, tra tutti i club italiani, il maggior numero di stagioni disputate nelle coppe europee, 48 (inclusa la stagione 2010-11). Di esse, 42 sono relative a partecipazioni a tornei ufficiali dell'UEFA (26 Coppe dei Campioni/Champions League, 4 Coppe delle Coppe e 12 Coppe UEFA/Europa League) e 6 alla Coppa delle Fiere[129]; in tali competizioni risulta il primo club italiano e terzo a livello europeo per numero di punti conquistati (451). Inoltre, è il club italiano con maggior numero di partite giocate (332), partite vinte (186) e goal fatti (601) in competizioni UEFA a tutto l'11 settembre 2009[130].

La Juventus è anche l'unico club italiano ad aver vinto una manifestazione internazionale ufficiale con una rosa composta esclusivamente da calciatori provenienti da un solo Paese (Coppa UEFA 1976-77)[131].

La formazione bianconera ha disputato un totale di 18 finali in competizioni ufficiali a livello internazionale, sesta al mondo, quarta in Europa e seconda tra i club italiani in questa graduatoria[132]. Delle 18 finali citate, 7 sono state giocate in Coppa dei Campioni-UEFA Champions League (2 vittorie complessive), una in Coppa delle Coppe (una vittoria), 4 in Coppa UEFA (3 vittorie)[119], una in Coppa Intertoto (una vittoria)[133], 2 in Supercoppa UEFA (2 vittorie)[134] e 3 in Coppa Intercontinentale (2 vittorie)[41].

Sempre in ambito internazionale, la Juventus è l'unico club del mondo ad avere vinto tutte le competizioni internazionali per club[135] e uno dei tre club europei ad avere vinto tutte le tre principali competizioni dell'UEFA. La Juventus fu la prima a raggiungere tale traguardo nel 1985, seguita dall'Ajax nel 1992 e dal Bayern Monaco nel 1996 e, per tale ragione, le fu riconosciuta la Targa UEFA[136].
Statistiche individuali

Il giocatore che detiene il record di presenze in serie A, a tutto il 16 maggio 2010, è Giampiero Boniperti che, dal 1946 al 1961, scese in campo 444 volte[137].

Dietro di lui Alessandro Del Piero con 422, cui vanno sommate 35 presenze in serie B[138], che ne fanno complessivamente il giocatore juventino con il maggior numero di presenze nei campionati italiani, 457. Del Piero detiene, inoltre, il record assoluto di presenze ufficiali con la maglia bianconera, 632, nonché quello di gol, 273 (altro record), così ripartiti: 177 in serie A, 20 in serie B, 26 nelle Coppe nazionali, 49 nelle competizioni europee e 1 in Coppa Intercontinentale[139][140]. Il precedente record di gol, superato nel gennaio 2006, apparteneva al citato Boniperti con 182[140][137].

Il miglior marcatore della Juventus in un campionato a girone unico fu Borel II, con 32 gol in 34 gare nel campionato 1933-34[141].

L'ungherese Ferenc Hirzer, invece, detiene il record di gol segnati in un campionato di prima divisione, 35 in 26 incontri nel Campionato Federale 1925-26. Analogo numero di reti segnò lo svedese Gunnar Nordahl del Milan, ma in un campionato a girone unico[142].

Infine, Omar Sivori detiene, insieme a Silvio Piola, il record di marcature in una singola partita: 6 gol, segnati all'Internazionale nella 28ª giornata del campionato 1960-61.
La Juventus e la Nazionale italiana
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Nazionale di calcio dell'Italia e La Juventus Football Club e la Nazionale di calcio dell'Italia.
Nazionale italiana al campionato del mondo 1978 prima della partita inaugurale contro la Francia: vi figurano 8 giocatori all'epoca militanti nella Juventus[143]

Al 28 agosto 2010 la Juventus è il club che ha fornito il maggior numero di giocatori alla Nazionale italiana: a tale data, infatti, 128 elementi hanno vestito la maglia azzurra all'epoca della loro militanza juventina (a fronte dei 102 dell'Internazionale e degli 87 del Milan[144][145]).

Sono 22 in totale i giocatori della Juventus militanti nelle selezioni nazionali italiane campioni del mondo: 9 nel 1934 (Bertolini, Borel II, Caligaris, Combi, Ferrari, Monti, Orsi, Rosetta e Varglien I), 2 nel 1938 (Foni e Rava), 6 nel 1982 (Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e P. Rossi) e 5 nel 2006 (Buffon, F. Cannavaro, Camoranesi, Zambrotta e Del Piero)[146]. Tre sono, invece, i calciatori della Juventus laureatisi campioni d'Europa con la Nazionale, nel 1968 (Bercellino, Càstano e Salvadore).

Il contributo maggiore in elementi prestati alla Nazionale in una competizione a livello UEFA/FIFA[147] risale al campionato del mondo 1978, edizione in cui il club bianconero schierò in maglia azzurra nove uomini in due occasioni: la prima è stato l'incontro di prima fase contro i padroni di casa dell'Argentina del 10 giugno, tutti i nove giocatori juventini furono schierati in campo: Zoff, Gentile, Cabrini, Benetti, Scirea, Causio, Tardelli e Bettega dal primo minuto, poi dal 6' Cuccureddu subentrato al bolognese Bellugi[148]; mentre che la seconda è stato l'incontro di seconda fase contro l'Olanda del 21 giugno, in cui i nove giocatori bianconeri già citati furono schierati in campo dal primo minuto (record italiano in competizioni ufficiali)[149].

La Juventus guida la particolare classifica dei club che vantano giocatori campioni del mondo con la propria Nazionale, con 24: ai 22 citati vanno infatti aggiunti Didier Deschamps e Zinédine Zidane, campioni nel 1998 con la Francia: precede in tale graduatoria Internazionale (20), la coppia Bayern Monaco-Roma (16 a testa) e Santos (15)[150].

Quanto al campionato d'Europa, oltre ai tre citati, altri tre giocatori sono vincitori del torneo con Nazionali diverse da quella italiana: Luis del Sol (Spagna, 1964), Michel Platini (Francia, 1984) e il già menzionato Zinédine Zidane (idem, 2000).

Ancora, in occasione della finale del citato campionato del mondo 2006, la Juventus ha stabilito un ulteriore record internazionale in quanto, oltre ai cinque Nazionali italiani dei quali si è fatta menzione, scesero in campo tre bianconeri con la maglia francese: Lilian Thuram, Patrick Vieira e David Trézéguet[151], per un totale di otto finalisti di uno stesso club sul terreno di gioco.
Struttura societaria

La Juventus Football Club è, dal 27 giugno 1967, una società per azioni[40] a capitale interamente privato. Dal 1º marzo 2009 la società che controlla la maggioranza del capitale azionario della Juventus è la finanziaria Exor, nata dalla fusione di IFIL Investment S.p.A e Istituto Finanziario Industriale, entrambe holding controllate dalla Giovanni Agnelli e C. S.a.p.a[152], che attualmente detiene il 55,016% della citata Exor e, tramite quest'ultima, il 60,001% del capitale azionario della Juventus[153][152]. Il rimanente capitale azionario è detenuto dalla Libyan Arab Foreign Investment Company (LAFICO) al 7,5% e da azionisti diffusi al 32,5%[154].

Il campo d'allenamento della Juventus è di proprietà dell'azienda Campi di Vinovo S.p.A, controllata al 71,3% dal club[155].

Secondo l'attuale organigramma societario, la Juventus è articolata su 7 aree interne: Amministrazione e Finanza, Risorse umane, Informazione tecnologica, Area commerciale, Pianificazione, Controllo e progetti speciali, Area comunicazione e Area sportiva[156]. La società è guidata da un consiglio di amministrazione composto da sette membri eletti dalla proprietà tra cui il presidente Andrea Agnelli e l'amministratore delegato Jean-Claude Blanc[157].

Dal 3 dicembre 2001 la Juventus è quotata alla Borsa italiana[47] nel segmento STAR, uno dei segmenti azionari di maggior successo in Europa e nel mondo.

Dal 1º luglio 2008 la società bianconera ha implementato un sistema di gestione della sicurezza per i lavoratori e gli atleti in conformità ai requisiti previsti dalla norma internazionale OHSAS 18001:2007[158] e un sistema di gestione della qualità del settore medico secondo la norma internazionale ISO 9001:2000[159].

In base a quanto emerge del c.d. Deloitte Football Money League 2010, rapporto stilato dalla società di revisione e consulenza aziendale statunitense Deloitte Touche Tohmatsu, la Juventus risulta essere il primo club italiano e l'ottavo a livello mondiale in termini di fatturato (203,2 milioni di euro a tutto il 30 giugno 2009)[160].

Il club torinese è anche uno dei membri fondatori dell'ECA – Associazione dei Club Europei, organizzazione internazionale che ha preso il posto del soppresso G-14, e composta dai principali club calcistici riuniti in consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte alla FIFA.
Organigramma della società
Juventusstemma.png
Staff attuale dell'area amministrativa
Staff attuale dell'area amministrativa

* Proprietà: Famiglia Agnelli.
* Presidenti onorari: Giampiero Boniperti e Franzo Grande Stevens.
* Presidente: Andrea Agnelli.
* Amministratore delegato: Jean-Claude Blanc.
* Direttore generale: Giuseppe Marotta.
* Direttore sportivo: Fabio Paratici.
* Consiglio di amministrazione: Andrea Agnelli, Jean-Claude Blanc, Carlo Barel di Sant'Albano, Riccardo Montanaro, Marzio Saà, Camillo Venesio e Khaled Fared Zentuti.
* Controllo interno: Marzio Saà (presidente), Riccardo Montanaro, Camillo Venesio.
* Comitato remunerazioni e nomine: Carlo Barel Di Sant'Albano (presidente), Riccardo Montanaro, Camillo Venesio.
* Collegio sindacale: Paolo Piccatti (presidente), Roberto Petrignani e Roberto Longo (sindaci effettivi).
* Direttore commerciale: carica vacante.
* Direttore amministrazione e finanza: Michele Bergero.
* Direttore pianificazione, controllo e progetti speciali: Stefano Bertola.
* Direttore risorse umane: Alessandro Sorbone.
* Direttore comunicazione e relazioni esterne: Claudio Albanese.
* Direttore Juventus Channel: Giuseppe Gattino.
* Responsabile Information Technology: Claudio Leonardi.
* Responsabile gestione e controllo investimenti immobiliari: Riccardo Abrate.
* Responsabile marketing: Alessandro Sandiano.
* Direttore Juventus Center: Vittorio Ferrino.
* Responsabile segreteria sportiva: Francesco Gianello.
* Addetti stampa senior: Marco Girotto.
* Addetti stampa e editoria: Fabio Ellena e Gabriella Ravizzotti.
* Responsabile contenuti editoriali: Enrica Tarchi.
* Comunicazione corporate: Stefano Coscia.

[[|Leggi...]]


Sponsor tecnici e ufficiali
Juventusstemma.png
Cronologia degli sponsor tecnici
Cronologia degli sponsor tecnici

* dal 1979-80 al 1999-2000: Kappa
* dal 2000-01 al 2002-03: Lotto
* dal 2003-04: Nike

[[|Leggi...]]
Juventusstemma.png
Cronologia degli sponsor ufficiali
Cronologia degli sponsor ufficiali

* dal 1981-82 al 1988-89: Ariston
* dal 1989-90 al 1991-92: UPIM
* dal 1992-93 al 1994-95: Danone
* dal 1995-96 al 1997-98: Sony
* dal 1998-99 al 1999-2000: D+ Libertà digitale/Tele+
* 1999-2000 (solo Coppe): Sony
* 2000-01: Sportal.com/Tele+
* 2001-02: Fastweb (campionato)/Tu Mobile (coppe)
* dal 2002-03 al 2003-04: Fastweb (campionato)/Tamoil (coppe)
* 2004-05: SKY Sport (campionato)/Tamoil (coppe)
* Dal 2005-06 al 2006-07: Tamoil
* Dal 2007-08 al 2009-10: Gruppo FIAT (New Holland)
* Dal 2010-11: BetClic

[[|Leggi...]]


Sedi sociali e campi di gioco
Juventusstemma.png
Cronologia delle sedi sociali
Cronologia delle sedi sociali

* 1898: Via Montevecchio
* 1899: Via Piazzi, 4
* Dal 1900 al 1902: Via Gazometro, 14
* Dal 1903 al 1904: Via Pastrengo
* Dal 1905 al 1906: Via Donati, 1
* Dal 1919 al 1921: Via Carlo Alberto, 43
* Stagione 1921-22: Via Botero, 16
* Dal 1923 al 1933: Corso Marsiglia
* Dal 1934 al 1943: Via Bogino, 12
* Dal 1944 al 1947: Corso IV Novembre, 151
* Dal 1948 al 1964: Piazza San Carlo, 206
* Dal 1965 al 1985: Galleria San Federico, 54
* Dal 1986 al 2000: Piazza Crimea, 7
* Dal 2001: Corso Galileo Ferraris, 32

[[|Leggi...]]
Juventusstemma.png
Cronologia dei campi di gioco
Cronologia dei campi di gioco

* Dal 1897 al 1898: Parco del Valentino e Parco Cittadella
* Dal 1899 al 6/3/1904: Stadio Piazza d'Armi
* Dal 19/2/1905 al 29/4/1906: Velodromo Umberto I
* Dal 3/2/1907 al 8/3/1908: Stadio Piazza d'Armi
* Dal 17/1/1909 al 19/11/1922: Campo di Corso Sebastopoli
* Dal 7/1/1923 al 5/11/1933: Campo di Corso Marsiglia
* Dal 19/11/1933 al 2/5/1990: Stadio Comunale
* Dal 5/9/1990 al 7/5/2006: Stadio delle Alpi
* Dal 16/9/2006: Stadio Olimpico di Torino

[[|Leggi...]]


Tifoseria
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Tifoseria della Juventus Football Club.
Bandiera celebrativa del 109º anniversario della Juventus, Stadio Olimpico, 1º novembre 2006

I sostenitori della Juventus sono quantificabili in circa 12 milioni in Italia[10] secondo il più recente sondaggio di settore condotto dall'istituto Demos e pubblicato nell'agosto 2008 sul quotidiano la Repubblica: con il 32,5% di preferenze da parte del campione esaminato, il club torinese risulta essere il più sostenuto in Italia[10]. La società vanta, inoltre, 170 milioni di simpatizzanti in tutto il mondo, di cui 43 nella sola Europa[11]. Numerosi sono anche i fan club sparsi per tutto il mondo[161], in particolare nei Paesi a forte emigrazione italiana[162].

Il tifo per la Juventus, tradizionalmente eterogeneo dal punto di vista sociologico e geograficamente uniforme in tutto il Paese[10], è molto marcato anche nel Mezzogiorno d'Italia e nelle isole[163], il che garantisce un seguito rilevante alla squadra anche durante gli incontri esterni. Tale caratteristica di diffusione del tifo fa della Juventus, dal punto di vista sociologico, una squadra «nazionale»[164]. Frequente è anche il caso di tifosi organizzati che, anche da luoghi geograficamente lontani del Paese, raggiungono con regolarità Torino per gli incontri interni della squadra[164].

Per quanto riguarda gli orientamenti politici delle tifoserie organizzate, in base a un rapporto della Polizia di Stato del 2003 quello della Juventus risultava prevalentemente attestato su posizioni di destra[165][166]; tuttavia, fuori dalle frange organizzate, l'orientamento politico della tifoseria, in ragione della sua eterogeneità sociale e territoriale, risulta non discostarsi in misura significativa da quelli più diffusi genericamente a livello di popolazione nazionale: è quanto emerse da un sondaggio condotto da ACNielsen citato nel 2004 dalla rivista Diario, in cui si stabilì che quella della Juventus è una tra le poche tifoserie a esprimersi elettoralmente in maniera pressoché equanime tra destra e sinistra[167].
Cenni storici
Tifoseria juventina allo Stadio Comunale di Torino durante gli anni 1970

Il pensiero comune d'inizio XX secolo voleva che il tifo per la Juventus fosse appannaggio delle classi borghesi, laddove quello per la sua rivale cittadina, il Torino, traesse linfa dalle classi popolari e proletarie[168]. Qualche decennio dopo, con l'ingresso degli Agnelli nel capitale societario della c.d. Vecchia Signora (1923), il tifo per la squadra si diffuse anche tra gli operai meccanici dell'industria di proprietà della famiglia, la FIAT. Essendo iniziato un fenomeno migratorio – poi divenuto massiccio nel secondo dopoguerra – verso Torino e gli altri grandi poli industriali del Settentrione da parte dei lavoratori meridionali in cerca di impiego, la Juventus, già dagli anni trenta, divenne il primo club italiano ad avere una tifoseria non più connotata campanilisticamente o, al più, regionalmente, ma a carattere nazionale[169][170].

Con il consolidamento dei flussi migratori interni avvenuti tra gli anni cinquanta e i primi settanta la Juventus sembrò rappresentare, attraverso i suoi tifosi, lo spirito del nuovo lavoratore immigrato piemontese, mentre la tifoseria del Torino rimase legata all'ambiente culturale di marca prettamente torinese e cittadina[169]. In anni più recenti, comunque, le differenze sociali e culturali fra le due opposte tifoserie si sono sempre più affievolite fino ad essere oramai, di fatto, nulle.
Gemellaggi e rivalità
Murale allusivo al gemellaggio tra la tifoseria organizzata della Juventus e quella dell'ADO Den Haag e in ricordo delle vittime della Strage dell'Heysel a L'Aia (Paesi Bassi)

Non risultano ufficialmente gemellaggi di tifoserie italiane con quelle della Juventus: per circa un ventennio a partire dagli anni ottanta, coincidenti con la presenza in serie A della compagine irpina, vi fu un gemellaggio con la tifoseria dell'Avellino, poi sciolto per iniziativa di alcune frange di tifosi biancoverdi a fine anni novanta[171][172]. Fuori dal Paese esistono accordi di gemellaggio con i tifosi organizzati dell'ADO Den Haag, compagine olandese dell'Aia, e con quelli del Legia Varsavia, polacca[173].

La tifoseria rivale d'elezione è, come per tutti i casi di avversarie della stessa città, quella del Torino. A seguire, quella dell'Internazionale, fin dagli anni sessanta[174], e quella del Milan, nonostante per lungo tempo le due società abbiano tenuto buoni rapporti sportivo-commerciali con reciproci scambi di giocatori[175].

Più recenti, e legate all'imporsi alla ribalta negli anni ottanta delle loro squadre con conseguente lotta sportiva per la conquista del primato nazionale, le rivalità con la tifoseria della Fiorentina, legata principalmente alla lotta-scudetto del campionato 1981-82[176], e con quella della Roma, che fino alla metà di quel decennio fu la più valida contendente dei bianconeri al titolo[177].

La Curva Scirea allo Stadio delle Alpi è sempre stata il settore occupato durante le gare casalinghe dai nuclei più accesi della tifoseria organizzata. Attualmente, allo stadio Olimpico, i tifosi occupano la Curva Filadelfia[178].
Note

1. ^ Grande Storia della Juventus, 2007, cit.
2. ^ Il nome “Juventus” è una licenza letterale in piemontese del sostantivo lat. iuventus. Cfr. Casimiro Zalli, Dizionario piemontese-italiano, latino e francese (vol. 1), edizione seconda e di nuovi vocaboli arricchita, Carmagnola, Tipografia di Pietro Barbiè 1830, pag. 403
3. ^ a b c d e f g h i j k l Juventus – Storia, op. cit.
4. ^ Sono tuttora attive in Italia sei società sportive fondate prima del 1897 ma le cui sezioni calcistiche sono nate dopo la fondazione della Juventus oppure, anche qualora nate prima, ormai non sono più esistenti. Esse sono la Ginnastica Torino (fondata nel 1844, sezione calcio esistita dal 1897 al 1902); l'Internazionale Torino (1891-1899), la Ginnastica Sampierdarenese di Genova (fondata nel 1891, sezione calcio nata nel 1911, nel 1946 confluita nella Sampdoria), la Pro Vercelli (nata come società di ginnastica nel 1892 e calcistica nel 1903), il Football Club Torinese (nato nel 1894 e confluito nel 1906 nel Torino) e infine l'Andrea Doria, genovese (fondato come club di ginnastica nel 1895, e la cui sezione calcistica, nata nel 1900, fu un'altra delle squadre che diede origine alla citata Sampdoria).
5. ^ a b (EN) «Old Lady sits pretty». Union des Associations Européennes de Football, 26-6-2003. URL consultato in data 11-8-2009.
6. ^ a b (EN) «Juventus building bridges in Serie B». Fédération Internationale de Football Association, 20-11-2006. URL consultato in data 26-9-2008.
7. ^ (EN) Europe's Club of the Century. International Federation of Football History & Statistics, 10-9-2009. URL consultato il 14-09-2009.
8. ^ a b (PDF) (ES) «Sorteo de las competiciones europeas de fútbol: el Fram de Reykjavic, primer adversario del F.C. Barcelona en la Recopa». La Vanguardia, 13-7-1988, p. 53. URL consultato in data 15-11-2009.
9. ^ (PDF) (ES) «La primera final italiana». La Vanguardia, 15-5-2003, p. 55. URL consultato in data 15-11-2009.
10. ^ a b c d (PDF) «Sondaggio Demos per la Repubblica. Una nazione di tifosi». Demos & Pi, 30-8-2008, p. 5; 10. URL consultato in data 30-5-2009.
11. ^ a b (EN) Sport+Markt AG (agosto 2005). Juventus F.C. Fan Potential – The Global Sponsoring Study.
12. ^ Juventus – Sede, op. cit.
13. ^ a b (EN) «The Old Lady Climbs to the Top of the World». Fédération Internationale de Football Association, 15-12-2006. URL consultato in data 26-9-2008.
14. ^ a b Calcio, op. cit., pag. 92
15. ^ F.C. Torinese v F.C. Juventus (11 marzo 1900). URL consultato il 26-09-2008.
16. ^ a b Torino FC: La fondazione. URL consultato il 26-09-2008.
17. ^ a b Nel campionato italiano 1912-13, il primo a prevedere la retrocessione, la Juventus si classificò all'ultimo posto del girone piemontese con 3 punti in 10 giornate. Le altre squadre del c.d. Torneo Maggiore piazzatesi ultime e destinate alla retrocessione furono l'Internazionale Napoli, zero punti nel girone meridionale; l'Alba Roma, anch'essa a zero punti, nel girone laziale; il Pisa, 4 punti nel girone toscano; il Racing Libertas, 1 punto nel girone lombardo-ligure; il Modena, 1 punto nel girone veneto-emiliano. A seguito delle proteste di tutti i club citati, Juventus compresa, la FIGC, nel corso dell'assemblea di preparazione del campionato successivo, decise la riforma dei tornei, allargando il numero delle partecipanti e, quindi, ripescando tutte le retrocesse. Fu stabilito di scorporare la Liguria dal girone lombardo-ligure per accorparla a quello piemontese; a seguito della saturazione del nuovo girone così sorto, il Novara, penultimo nel campionato precedente, fu trasferito al girone lombardo; la Juventus seguì le vicende della sua corregionale, ma in sostituzione di una neo-promossa lombarda, il Brescia, a sua volta spostato nel girone veneto. Per ulteriori informazioni sull'origine del sistema di retrocessione e promozione nel calcio italiano, cfr. anche Davide Rota e Silvio Brognara, Football dal 1902 – la storia della Biellese, ed. Il Biellese, Biella 1996.
18. ^ (EN) Maurizio Mariani. «Italy – International Matches 1920-1929». The Record Sport Soccer Statistics Foundation, 18-12-2001. URL consultato in data 26-9-2008.
19. ^ Cascioli, op. cit., pag. 324
20. ^ a b (EN) Roberto Di Maggio. «Italy – Coaches of Championship Teams». The Record Sport Soccer Statistics Foundation, 6-6-2008. URL consultato in data 26-9-2008.
21. ^ Torneo per squadre nazionali conosciuto anche come Coppa Antonin Švehla, dopo la seconda guerra mondiale fu ribattezzato Coppa Dr. Gerö.
22. ^ (EN) Maurizio Mariani. «Italy – International Matches 1930-1939». The Record Sport Soccer Statistics Foundation, 18-12-2001. URL consultato in data 26-9-2008.
23. ^ a b c Durante, op. cit.
24. ^ «Campioni del passato: gli attaccanti». URL consultato in data 26-09-2008.
25. ^ (ES) Marco Ruiz. «Vi a Del Piero con 18 años y lo contraté en 24 horas». AS, 5-11-2008. URL consultato in data 6-11-2008.
26. ^ a b «50 anni fa nasceva una stella». juventus.com, 5-5-2008. URL consultato in data 26-9-2008.
27. ^ «Si è concluso il lungo e affascinante duello con i granata». La Gazzetta dello Sport, 23-5-1977. URL consultato in data 20-2-2009.
28. ^ (EN) Sergio Di Cesare. «Hard work pays off for Zoff». Union des Associations Européennes de Football, 1-4-2008. URL consultato in data 8-2-2010.
29. ^ (EN) James M. Ross. «UEFA Cup 1992-93». The Record Sport Soccer Statistics Foundation, 13-11-2006. URL consultato in data 26-9-2008.
30. ^ «Sconti di 8 punti a Juve e Lazio; di 4 alla Fiorentina. Milan al palo». La Gazzetta dello Sport, 27-10-2006. URL consultato in data 15-2-2009.
31. ^ a b c d «Elenco allenatori della Juventus F.C.». myjuve.it. URL consultato in data 26-9-2008.
32. ^ a b «Marotta e Delneri alla Juventus». juventus.com, 19-5-2010. URL consultato in data 19-05-2010.
33. ^ Per delibera della FIF avendo rinunciato a disputare la finale di spareggio contro il Milan Foot-Ball Club.
34. ^ L'edizione del campionato federale stagione 1914-15 fu sospesa per gli eventi bellici.
35. ^ a b c d e f Per quoziente reti.
36. ^ Torneo successivamente interrotto per decisione della FIGC per mancanza di date disponibili per lo svolgimento degli incontri.
37. ^ Le prime 9 classificate dei due gironi di Div. Naz. 1928-29 andarono a formare la serie A 1929-30; le squadre dal 10º posto a scendere formarono il campionato di serie B.
38. ^ A causa di illeciti compiuti da alcuni giocatori della squadra cecoslovacca dello Slavia Praga, avversario della Juventus in semifinale, l'incontro fu annullato ed entrambe le squadre furono escluse dalla competizione. Il comitato organizzatore assegnò la vittoria finale al Bologna.
39. ^ (EN) Paulo Martins. «Copa Rio de Janeiro 1951». The Record Sport Soccer Statistics Foundation, 3-1-2008. URL consultato in data 26-9-2008.
40. ^ a b Prospetto informativo OPV, op. cit., pag. 53
41. ^ a b La Juventus partecipò alla Coppa Intercontinentale del 1973 contro l'Independiente in luogo dell'Ajax campione d'Europa. La partita fu disputata in gara unica allo stadio Olimpico di Roma il 28 novembre 1973 e fu vinta dagli argentini con un autogoal di Gentile su tiro di Bochini.
42. ^ a b Per differenza reti.
43. ^ Incontro disputato, per accordo con il Liverpool campione d'Europa 1984, in gara unica a Torino il 16 gennaio 1985 e vinto dalla Juventus 2-0 (Boniek 2).
44. ^ A seguito di spareggio vinto contro il Torino 4-2 dopo i calci di rigore (0-0).
45. ^ A seguito di spareggio perso contro l'Udinese 0-0 e 1-1 per la regola dei goal fuori casa.
46. ^ Juventus Football Club: Finance (Faq – Quotazione in Borsa)
47. ^ a b IPO: Juventus Football Club. URL consultato il 26-09-2008.
48. ^ (EN) «Black and White». nottscountyfc.co.uk, 21-5-2008. URL consultato in data 26-9-2008.
49. ^ a b c Weltfußballarchiv, op. cit.
50. ^ a b c d (PDF) Nuovo logo Juventus 2004, op. cit.
51. ^ Paolo Belli: biografia e discografia. URL consultato il 29-11-2009.
52. ^ Inni non ufficiali. URL consultato il 26-09-2008.
53. ^ Bertoli Fans Club: Partecipazioni – Juvecentus. URL consultato il 26-09-2008.
54. ^ a b Stadio Olimpico di Torino, op. cit.
55. ^ a b Tarchi, op. cit., pagg. 8-12
56. ^ La storia della Juventus: I campi. URL consultato il 11-10-2009.
57. ^ Tavella, Ossola, op. cit., pagg. 58-63
58. ^ a b c d e Juventus – Stadio, op. cit.
59. ^ «Il Cda approva la realizzazione del nuovo stadio». juventus.com, 18-3-2008. URL consultato in data 26-9-2008.
60. ^ «Nasce il nuovo stadio della Juventus». juventus.com, 20-11-2008. URL consultato in data 20-11-2008.
61. ^ Massimiliano Nerozzi. «Juve, lo stadio dei sogni». La Stampa, 21-11-2008. URL consultato in data 20-11-2008.
62. ^ «Stadio, presentato il progetto al Comune di Torino». juventus.com, 29-3-2008. URL consultato in data 26-9-2008.
63. ^ Storia del Genoa CFC: 1898-1906: Il primo Grande Genoa. URL consultato il 29-03-2009.
64. ^ Maurizio Imbriale. «Buon compleanno TV!». RAI International – Italica. URL consultato in data 29-3-2009.
65. ^ Frisoli, op. cit., pag. 16
66. ^ Scheda su Cinque a zero dell'Internet Movie Database
67. ^ Soldati, op. cit.
68. ^ Soldati – America primo amore, op. cit., pag. 93
69. ^ Soldati – Un prato di papaveri, op. cit., pag. 38
70. ^ Soldati – Lo specchio inclinato, op. cit., pagg. 103, 104
71. ^ Scheda su Vacanze in America dell'Internet Movie Database
72. ^ Scheda su Santa Maradona dell'Internet Movie Database
73. ^ Scheda su Il presidente del Borgorosso Football Club dell'Internet Movie Database
74. ^ Scheda su Eccezzziunale… veramente dell'Internet Movie Database
75. ^ Scheda su Eccezzziunale… veramente - Capitolo secondo… me dell'Internet Movie Database
76. ^ Scheda su Ultrà dell'Internet Movie Database
77. ^ Arpino, op. cit., pag. 630
78. ^ Quaranta, op. cit.
79. ^ Arpino – Racconti di vent'anni, op. cit., pag. 183
80. ^ Damiani, op. cit., pag. 1683
81. ^ Nove, op. cit.
82. ^ Cazzullo, op. cit., pagg. 38-39, 112, 169
83. ^ Parodi, op. cit.
84. ^ (EN) New Captain Tsubasa: Road to 2002 (Episode nº 36 e ss.). URL consultato il 26-9-2008.
85. ^ (EN) Notts County chants: It's just like watching Juve. URL consultato il 26-09-2008.
86. ^ Seren Gay, op. cit., pag. 173
87. ^ «Juventus, 110 anni a opera d'arte». Palazzo Bricherasio, 2-10-2007. URL consultato in data 26-9-2008.
88. ^ Beatrice, op. cit.
89. ^ Luca Beatrice. «Torino siamo noi». Palazzo Bricherasio, 2-10-2007. URL consultato in data 26-9-2008.
90. ^ a b c d Cuore Juventus – Solidarietà, op. cit.
91. ^ a b Cuore Juventus – Sant'Anna, op. cit.
92. ^ Giannotti, op. cit., pag. 119
93. ^ «Juventus, una squadra per amico». RAI Italia, 29-1-2003. URL consultato in data 15-3-2010.
94. ^ AA.VV. (2003). Il mio canto libero. I calciatori della Juventus e i più grandi artisti italiani insieme per il progetto Un sogno per il Gaslini. Sony Music nº 5099751048121.
95. ^ Juventus Football Club 2010-2011: Prima squadra. URL consultato il 21-08-2010.
96. ^ Prospetto informativo OPV, op. cit., pag. 64
97. ^ Juventus – Vinovo, op. cit.
98. ^ a b «6 domande a Camillo De Nicola». FIGC – Settore Giovanile e Scolastico. URL consultato in data 26-9-2008.
99. ^ «Juventus Soccer Schools: Summer Camps». juventus.com. URL consultato in data 26-9-2008.
100. ^ «Juventus University». Juventus Soccer School. URL consultato in data 26-9-2008.
101. ^ «Juventus National Academy». Juventus Soccer School. URL consultato in data 26-9-2008.
102. ^ «Juventus Soccer Schools International». Juventus Soccer School. URL consultato in data 26-9-2009.
103. ^ (EN) Maurizio Mariani. «Italy – International Matches 1970-1979». The Record Sport Soccer Statistics Foundation, 25-5-2002. URL consultato in data 26-9-2008.
104. ^ (EN) Maurizio Mariani. «Italy – International Matches 1980-1989». The Record Sport Soccer Statistics Foundation, 6-6-2002. URL consultato in data 26-9-2008.
105. ^ (EN) «Bejing 2008: Italy Squad List». Fédération Internationale de Football Association. URL consultato in data 15-2-2009.
106. ^ «Campionato europeo di calcio Under-21 Svezia 2009: Italia – i convocati». Federazione Italiana Giuoco Calcio, 1-6-2009. URL consultato in data 8-2-2010.
107. ^ Area statistica: Tutti i giocatori della Juventus FC. URL consultato il 26/9/2008.
108. ^ Campioni del passato: I difensori (prima parte). URL consultato il 15-02-2009.
109. ^ «La Juventus festeggia Boniperti». juventus.com, 4-7-2008. URL consultato in data 26-9-2008.
110. ^ «Addio mister rovesciata». RAI Sport, 22-3-2000. URL consultato in data 15-2-2009.
111. ^ (EN) «Golden Players take centre stage». Union des Associations Européennes de Football, 29-11-2003. URL consultato in data 15-2-2009.
112. ^ (EN) Didier Fort. «Trivia on Players regarding European Club Cups». The Record Sport Soccer Statistics Foundation, 5-6-2005. URL consultato in data 26-9-2008.
113. ^ «Juventus Football Club (Prima squadra): Alessandro Del Piero». juventus.com. URL consultato in data 14-2-2009.
114. ^ a b «Elenco presidenti della Juventus F.C.». myjuve.it. URL consultato in data 26-9-2008.
115. ^ «Presidenti della Juventus F.C.: Palmarès». myjuve.it. URL consultato in data 26-9-2008.
116. ^ «John Elkann: "Andrea Agnelli sarà il presidente della Juventus"». juventus.com, 28-04-2010. URL consultato in data 28-04-2010.
117. ^ «Campioni del passato: Gli allenatori (prima parte)». bianconerionline.com. URL consultato in data 15-2-2009.
118. ^ L'Internazionale è stato classificata al terzo posto nel campionato 2005-06, ma fu proclammata vincitrice del citato torneo in seguito alle penalizzazioni inflitte alla Juventus (1ª) e il Milan (2ª) dopo le sentenze della Commissione di Appello Federale il 25 luglio 2006.
119. ^ a b c (PDF) (EN) «UEFA Europa League Competition Book 2009-12». Union des Associations Européennes de Football, p. 21; 36-37. URL consultato in data 07-02-2010.
120. ^ Con 11 trofei in bacheca la Juventus è – insieme al Liverpool e il Barcellona – la terza squadra europea per numero di titoli ufficiali vinti a livello internazionale (alle spalle di Milan con 18 trofei vinti e Real Madrid con 15 trofei). Nel mondo è la sesta squadra col maggior numero di trofei internazionali ufficiali vinti e riconosciuti da ciascuna delle sei confederazioni affiliate alla FIFA ex æquo con il São Paulo e le compagini inglese e spagnola prima citate (alle spalle solo del Boca Juniors, con 18 trofei vinti, dell'Independiente, con 15 trofei, del Real Madrid e del Milan, e dell'Al-Ahly SC, squadra che vanta 14 trofei internazionali).
121. ^ (PDF) (EN) «The FIFA Clubs of the 20th Century». Fédération Internationale de Football Association, 23-12-2000. URL consultato in data 26-9-2008.
122. ^ AIC – Albo d'oro. Associazione Italiana Calciatori. URL consultato il 31-12-2008.
123. ^ (EN) IFFHS Club World Ranking: The 'Top 25' of each year (1991-2009). International Federation of Football History & Statistics. URL consultato il 03-01-2008.
124. ^ (EN) IFFHS All-Time Club World Ranking. International Federation of Football History & Statistics, 31-12-2009. URL consultato il 21-01-2010.
125. ^ (EN) Erik Garin. «Champions Youth Cup 2007 (Malaysia)». The Record Sport Soccer Statistics Foundation, 3-1-2008. URL consultato in data 14-7-2009.
126. ^ a b Statistiche: Record partite (vittorie). URL consultato il 26-9-2008.
127. ^ Statistiche: Record partite (sconfitte). URL consultato il 26-9-2008.
128. ^ a b (EN) Igor Kramarsić. «Italy – List of Cup Finals». The Record Sport Soccer Statistics Foundation, 28-5-2008. URL consultato in data 29-9-2008.
129. ^ (EN) Maurizio Mariani, Roberto Di Maggio. «Italian Clubs in European Cups». The Record Sport Soccer Statistics Foundation, 6-6-2008. URL consultato in data 26-9-2008.
130. ^ (PDF) (EN) «All-Time statistics – UEFA competitions». Union des Associations Européennes de Football, p. 98. URL consultato in data 26-9-2008. L'UEFA applica il sistema di punteggio 2-1-0, indipendentemente dalla formula in vigore, cfr. Top 125, op. cit., pag. 96
131. ^ (EN) James M. Ross. «European Competitions 1976-77». The Record Sport Soccer Statistics Foundation, 9-1-2008. URL consultato in data 3-3-2009.
132. ^ Milan: 29 finali in competizioni internazionali ufficiali per club; Boca Juniors: 26; Real Madrid: 24; Barcellona: 22; Independiente: 21.
133. ^ (PDF) (EN) Albo d'oro della Coppa Intertoto dell'UEFA. EFP – European Football Pool. URL consultato il 26-09-2008.
134. ^ Storia della Supercoppa UEFA. Union des Associations Européennes de Football. URL consultato il 26-09-2008.
135. ^ (PDF) (EN) «Legend – UEFA club competition». Union des Associations Européennes de Football, p. 99. URL consultato in data 26-9-2008.
136. ^ «Tutto iniziò con un po' di poesia». La Gazzetta dello Sport, 24-5-1997. URL consultato in data 26-9-2008.
137. ^ a b Statistiche: Classifica giocatori: Presenze in Campionato a Girone Unico. URL consultato il 26-9-2008.
138. ^ Relativamente alla serie B, Alessandro Del Piero vanta anche 14 incontri e 1 goal con il Padova tra il 1991 e il 1993.
139. ^ Statistiche: Classifica giocatori – Presenze (totale). URL consultato il 26-9-2008.
140. ^ a b Statistiche: Classifica giocatori: Reti (totale). URL consultato il 26-9-2008.
141. ^ Tutti i giocatori della Juventus: Felice Placido Borel II (stagione 1933-1934). URL consultato il 26-9-2008.
142. ^ Tutti i giocatori della Juventus: Ferenc Hirzer (stagione 1925-1926). URL consultato il 26-9-2008.
143. ^ Gli 8 giocatori della Juventus presenti in tale formazione erano Romeo Benetti, Dino Zoff, Roberto Bettega, Claudio Gentile, Franco Causio, Antonio Cabrini, Gaetano Scirea e Marco Tardelli. Cfr. (EN) «1978 FIFA World Cup Argentina™ Match Report: Italy – France». Fédération Internationale de Football Association, 2-6-1978. URL consultato in data 4-6-2010.
144. ^ «Club Italia: Nazionali in cifre». Federazione Italiana Giuoco Calcio. URL consultato in data 26-9-2008.
145. ^ «Nazionali in cifre: i convocati di una società alla Nazionale A». Federazione Italiana Giuoco Calcio. URL consultato in data 26-9-2008.
146. ^ «Speciale Germania 2006: Italia – i convocati». Federazione Italiana Giuoco Calcio, 1-6-2006. URL consultato in data 17-10-2008.
147. ^ La formazione della Nazionale italiana nella gara contro la rappresentativa ungherese del 20 ottobre 1933, per la terza giornata della terza edizione della Coppa Internazionale di calcio, torneo predecessore dell'attuale campionato europeo, era composta da Combi; Rosetta, Caligaris (C); Pizziolo, Monti, Bertolini; Guarisi, Cesarini, Borel II, Ferrari ed Orsi. Da notare il fatto che tutti i calciatori sopracitati, con le sole eccezioni di Mario Pizziolo e Anfilogino Guarisi, rispettivamente tesserati per Lazio e Fiorentina, militavano all'epoca nella Juventus. Il posto di Giovanni Ferrari fu occupato da Giuseppe Meazza (della Ambrosiana-Inter) in formazione del 3 dicembre 1933 contro la Svizzera. Cfr. Tavella, Ossola, op. cit., pag. 111
148. ^ (EN) «1978 FIFA World Cup Argentina™ Match Report: Italy – Argentina». Fédération Internationale de Football Association, 10-6-1978. URL consultato in data 4-6-2010.
149. ^ (EN) «1978 FIFA World Cup Argentina™ Match Report: Netherlands – Italy». Fédération Internationale de Football Association, 21-6-1978. URL consultato in data 1-8-2010.
150. ^ (ES) Judit González e J.M. Muñoz. «El club de los campeones». Diario Público, 15-7-2010. URL consultato in data 25-7-2010.
151. ^ (FR) «Coupe du Monde 2006 : Italie – France». Fédération Française de Football, 9-7-2006. URL consultato in data 17-10-2008.
152. ^ a b (PDF) Informazione Finanziaria della Borsa Italiana: Juventus Football Club. URL consultato il 26-9-2008.
153. ^ «FIAT, Giovanni Agnelli & C. ha 33,645% attraverso Exor». Reuters, 10-3-2009. URL consultato in data 22-3-2009.
154. ^ Juventus – Capitale sociale e azionariato, op. cit.
155. ^ Prospetto informativo OPV, op. cit., pag. 77
156. ^ Juventus – Management, op. cit.
157. ^ Juventus – Organigramma, op. cit.
158. ^ Juventus – Obiettivi, op. cit.
159. ^ Juventus – Staff tecnico, op. cit.
160. ^ «Il Real Madrid continua a dominare la classifica delle prime venti squadre di calcio del mondo». Deloitte Touche Tohmatsu, 2-3-2010. URL consultato in data 4-3-2010.
161. ^ Centro Coordinamento Juventus Club DOC: I club esteri. URL consultato il 26-9-2008.
162. ^ (EN) «Napoli: Back where they belong». Fédération Internationale de Football Association, 22-6-2007. URL consultato in data 26-9-2008.
163. ^ Dai dati elaborati da Monitor Calcio su indagine CRA del novembre 2007, le regioni in cui la Juventus è il club più sostenuto sono, oltre al Piemonte, la Liguria, il Trentino-Alto Adige, il Veneto, l'Emilia-Romagna, il Marche, l'Abruzzo, la Puglia, la Basilicata, la Calabria e la Sicilia. Cfr. Customized Research & Analysis (novembre 2007). Ricerca Monitor Calcio – Edizione 2006-07.
164. ^ a b Accade oggi: 1º novembre 1897. Nasce la Juve. La Stampa, 1-11-2008. URL consultato il 4-11-2008.
165. ^ Rapporto Polizia di Stato, op. cit.
166. ^ (EN) Ian Hawkey. «Political Football». The Times, 3-4-2005. URL consultato in data 14-10-2008.
167. ^ Papi, op. cit., paragrafo Curve elettorali: dal sondaggio, condotto dopo le elezioni politiche italiane del 2001 su un campione non appartenente a gruppi organizzati di tifosi, emerse che le percentuali di preferenze politiche espresse dai sostenitori di Juventus e Internazionale furono sostanzialmente analoghe a quelle generali dell'elettorato; tra i dati più divergenti dalla media nazionale figurarono il 41% dei sostenitori del Milan che dichiararono di avere espresso la propria preferenza politica per Forza Italia, partito guidato da Silvio Berlusconi che in quella tornata elettorale aveva conseguito il 29,4 per cento su base nazionale, e, al contrario, il 64,2 dei sostenitori della Roma che dichiarò di avere votato per Democratici di Sinistra e Margherita, altresì fermatesi, collettivamente, al 31% nel responso delle urne.
168. ^ «Speciale 100 anni del Derby di Torino». La Stampa, 30-9-2007. URL consultato in data 30-03-2009.
169. ^ a b (EN) «Injuries clouding Turin derby». Fédération Internationale de Football Association. URL consultato in data 10-02-2010.
170. ^ Papa, op. cit., pag. 271
171. ^ (PDF) Fanzine n. 194 dei Rangers Empoli, 17-1-2009. URL consultato il 04-04-2009.
172. ^ La Storia dell’U.S. Avellino 1912 S.p.A.. URL consultato il 02-04-2009.
173. ^ Guerra & Pace: Juventus FC. URL consultato il 26-09-2008.
174. ^ «Juve-Inter, storia di una rivalità». Tuttosport, 22-9-2008. URL consultato in data 4-3-2009.
175. ^ Corrado Sannucci. «Juve e Milan, la sfida infinita: storia di rivalità e di campioni». la Repubblica, 15-5-2003. URL consultato in data 4-3-2009.
176. ^ Giuseppe Bagnati. «Quell'antica ruggine tra Juve e Fiorentina». La Gazzetta dello Sport, 22-1-2009. URL consultato in data 4-3-2009.
177. ^ «Juve-Roma, rivalità antica». Tuttosport, 31-10-2008. URL consultato in data 4-3-2009.
178. ^ La Curva Sud del “delle Alpi” fu chiamata Scirea in memoria dell'ex giocatore Gaetano Scirea (1953-1989), libero e capitano della Juventus dal 1984 fino a fine carriera. Il nome “Filadelfia” deriva invece dalla strada che passa sotto la Tribuna Sud dell'Olimpico, via Filadelfia.

Bibliografia
Libri

* AA.VV, La storia della Juventus (2 voll.), La Casa dello Sport, 1986.
* Giovanni Arpino; Giorgio Bàrberi Squarotti, Massimo Romano, Opere, (in piemontese e italiano) Milano, Rusconi, 1992. ISBN 88-18-06084-8
* Giovanni Arpino, Racconti di vent'anni, Milano, Mondadori, 1974.
* Luca Beatrice, Juventus, 110 anni a opera d'arte, Bologna, Damiani Editore, 2007. ISBN 88-6208-007-7
* Giampiero Boniperti, Enrica Speroni, Una vita a testa alta. Cinquant'anni sempre e solo per la Juventus, Milano, Rizzoli, 2003. ISBN 88-17-10685-2
* Vladimiro Caminiti, Juventus, 90 anni di gloria (4 voll.), Milano, Forte, 1987.
* Lino Cascioli, Storia fotografica del calcio italiano: dalle origini al campionato del mondo 1982, Roma, Newton & Compton, 1982.
* Aldo Cazzullo, I ragazzi di via Po, Milano, Mondadori, 1997. ISBN 88-04-43075-3
* Rolando Damiani, Arpino. Opere scelte, Milano, Mondadori, 2005. ISBN 88-04-52643-2
* Enzo D'Orsi, Massimiliano Morelli, Valentino Russo, La Storia della Juventus, Roma, L'Airone, 2005. ISBN 88-7944-721-1
* Pino Frisoli, La TV per Sport, Pescara, Tracce, 2007. ISBN 978-88-7433-392-9
* Gianni Giacone, Juve Azzurri. I bianconeri che hanno fatto grande la Nazionale, Milano, Hurrà Juventus – Fabbri Editori, 1993.
* Marcello Giannotti, L'enciclopedia di Sanremo. 55 anni di storia del Festival dalla A alla Z, Roma, Gremese Editore, 2005. ISBN 88-8440-379-0
* Redazione Hurrà Juventus, 100 campioni x 100 anni, Hurrà Juventus – Rosabella Editore, 1997.
* Giampiero Mughini, Un sogno chiamato Juventus. Cento anni di eroi e vittorie bianconere, Milano, Mondadori, 2004. ISBN 88-04-52765-X
* Aldo Nove, Puerto Plata Market, Torino, Einaudi, 1997. ISBN 88-06-14211-9
* Antonio Papa, Guido Panico, Storia sociale del calcio in Italia, Bologna, Il Mulino [1993], 2002. ISBN 88-15-08764-8
* Mario Parodi, Andrea Parodi, In bianco e nero: una grande Juve negli anni di piombo, Torino, Bradipolibri, 2003. ISBN 88-88329-33-1
* Mario Pennacchia, Gli Agnelli e la Juventus, Milano, Rizzoli, 1985. ISBN 88-17-85651-7
* Bruno Quaranta, Stile e stiletto. La Juventus di Arpino, Arezzo, Limina, 1997. ISBN 88-86713-30-4
* Antonio Sarcinella, Novecento bianconero, un secolo di storia della Juventus, Fornacette, Mariposa Editrice, 2001. ISBN 88-7359-000-4
* Domenico Seren Gay, Teatro popolare dialettale: indagine-enciclopedia sul teatro piemontese, Priuli & Verlucca, 1977.
* Mario Soldati, Le due città, Milano, Mondadori [1964], 2006. ISBN 88-04-56137-8
* Mario Soldati, America primo amore, Milano, Mondadori [1935], 1976.
* Mario Soldati, Un prato di papaveri. Diario 1947-1964, Milano, Mondadori, 1973.
* Mario Soldati, Lo specchio inclinato. Diario 1965-1971, Milano, Mondadori, 1975.
* Renato Tavella, Franco Ossola, Il Romanzo della Grande Juventus, Roma, Newton & Compton [1997], 2003. ISBN 88-8289-900-4
* Renato Tavella, Dizionario della grande Juventus. Dalle origini ai nostri giorni, Roma, Newton & Compton, 2001. ISBN 88-8289-639-0

Pubblicazioni varie

* Carlo Durante (15 giugno 2004). Spalti di guerra: La storia del campionato di calcio 1943-1944. RAI – La Storia siamo noi.
* (August/September 2008). Top 125. Champions Magazine (30) (in inglese).
* Giacomo Papi (8 aprile 2004). Il ragazzo che portava il pallone. Diario della settimana (13/14).
* Enrica Tarchi (luglio 2002). Finalmente nostro!. Hurrà Juventus (7 [162]).

Risorse informative in rete

* (PDF) Archivio Storico Città di Torino – Calcio (2005). URL consultato il 30-01-2010.
* Juventus: la storia. URL consultato il 26-09-2008.
* Juventus: la sede. URL consultato il 26-09-2008.
* Juventus: Organigramma. URL consultato il 01-03-2009.
* Juventus: Capitale sociale e azionariato. URL consultato il 22-03-2009.
* Juventus: Management. URL consultato il 01-03-2009.
* Juventus: Area sportiva. URL consultato il 26-09-2008.
* Juventus: Staff tecnico. URL consultato il 16-01-2009.
* Juventus: Obiettivi e strategie. URL consultato il 01-03-2009.
* (PDF) Juventus: Verso la nuova era con Interbrand. URL consultato il 26-09-2008.
* Juventus Places: Stadio Olimpico di Torino. URL consultato il 26-09-2008.
* Juventus: Il nuovo stadio. URL consultato il 01-03-2009.
* Juventus: Media Center Vinovo. URL consultato il 01-03-2009.
* (PDF) Prospetto informativo OPV 24 maggio 2007. URL consultato il 05-03-2009.
* Cuore Juve: Juventus e solidarietà. URL consultato il 01-03-2009.
* Cuore Juve: Crescere insieme al Sant'Anna. URL consultato il 01-03-2009.
* (DE) FC Juventus Torino. URL consultato il 01-03-2009.
* (PDF) Rapporto della Polizia di Stato sulla connotazione politica delle tifoserie (2003). URL consultato il 01-03-2009.

Videografia

* Documentario Grande Storia della Juventus, Rai Trade, Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, 2007, EAN 8032807021621.

Voci correlate
Informazione storica

* Il calcio in Italia
* Campionato italiano di calcio

Liste e riconoscimenti

* Lista dei club vincitori delle competizioni UEFA
* Lista dei club vincitori delle competizioni confederali e interconfederali di calcio
* Lista dei club campioni del mondo di calcio
* Lista dei migliori club del XX secolo FIFA
* Lista dei migliori club europei del XX secolo IFFHS

Informazioni economiche ed altri

* Elenco dei club calcistici con i più alti guadagni del mondo
* Elenco dei principali club calcistici al mondo secondo i loro valori patrimoniali
* G-14
* European Club Association

Altri progetti

* Collabora a Commons Wikimedia Commons contiene file multimediali su Juventus Football Club
* Collabora a Wikiquote Wikiquote contiene citazioni su Juventus Football Club

Collegamenti esterni

* (IT, EN, ZH, ID, JA) Sito ufficiale della Juventus Football Club
* (IT, EN) Centro di Coordinamento Juventus Club DOC
* Juventus F.C. su Open Directory Project (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Juventus F.C.")


[espandi]
v · d · m
Juventus Football Club
Club: Voce principale · Colori e simboli · Palmarès · Statistiche · Stagioni · Stagione corrente
Storia: Storia del club · Quinquennio d'oro · Trio Magico
Impianti: Juventus Arena · Stadio Olimpico di Torino · Stadio delle Alpi · Stadio Comunale · Stadio di Corso Marsiglia · Stadio di Corso Sebastopoli · Stadio Motovelodromo Umberto I · Campo Piazza d'Armi
Allenamento: Juventus Center
Persone: Giocatori · Allenatori · Dirigenti · Presidenti
Media: Juventus Channel · Hurrà Juventus
Nazionale: La Juventus e la Nazionale di calcio dell'Italia
Rivalità: Derby d'Italia · Derby della Mole
Tifo: Tifoseria della Juventus · Strage dell'Heysel
Altri: Trofeo Luigi Berlusconi
[espandi]
v · d · m
Serie A 2010-2011

600px Bianco e Rosso (Bordato) con gallo.png Bari · 600px Rosso e Blu (Strisce) con croce Rosso e Giallo.png Bologna · 600px Blu e Bianco (V sul petto).png Brescia · 600px Rosso Blu coi 4 mori.png Cagliari · 600px Azzurro e Rosso (Strisce).png Catania · 600px Bianco e Nero.svg Cesena · 600px Giallo e Blu (Bordato).png Chievo · 600px Viola con giglio Rosso su sfondo Bianco.png Fiorentina · 600px Rosso e Blu con striscia Bianco e croce Rossa su sfondo Bianco.png Genoa · 600px Nero e Azzurro (Strisce)2.png Inter · 600px Nero e Bianco (Strisce).png Juventus · 600px Bianco e Celeste con aquila.svg Lazio · 600px Giallo e Rosso (Strisce) con Bordo Blu Scuro.png Lecce · 600px Bianco e Rosso (Croce) e Rosso e Nero (Strisce).png Milan · 600px Azzurro con N cerchiata.png Napoli · 600px Rosa e Nero in diagonale con aquila.png Palermo · 600px Bianco e Nero (Croce) e Blu e Giallo (Strisce).png Parma · 600px Giallo e Rosso2.png Roma · 600px Blu Bianco Rosso e Nero (Strisce Orizzontali) con croce di San Giorgio Bianca e Rossa.png Sampdoria · 600px Colori di Udine.png Udinese
[espandi]
v · d · m
Squadre di calcio campioni d'Italia - Cronologia
Campionato
1898-1929

Genoa (1898, 1899, 1900) · Milan (1901) · Genoa (1902, 1903, 1904) · Juventus (1905) · Milan (1906, 1907) · Pro Vercelli (1908, 1909) · Inter (1910) · Pro Vercelli (1911, 1912, 1913) · Casale (1914) · Genoa (1915) · Inter (1920) · Pro Vercelli (1921, 1922 CCI) · Novese (1922 FIGC) · Genoa (1923, 1924) · Bologna (1925) · Juventus (1926) · Torino (1927, 1928) · Bologna (1929)
Serie A

Inter (1930) · Juventus (1931, 1932, 1933, 1934, 1935) · Bologna (1936, 1937) · Inter (1938) · Bologna (1939) · Inter (1940) · Bologna (1941) · Roma (1942) · Torino (1943, 1946, 1947, 1948, 1949) · Juventus (1950) · Milan (1951) · Juventus (1952) · Inter (1953, 1954) · Milan (1955) · Fiorentina (1956) · Milan (1957) · Juventus (1958) · Milan (1959) · Juventus (1960, 1961) · Milan (1962) · Inter (1963) · Bologna (1964) · Inter (1965, 1966) · Juventus (1967) · Milan (1968) · Fiorentina (1969) · Cagliari (1970) · Inter (1971) · Juventus (1972, 1973) · Lazio (1974) · Juventus (1975) · Torino (1976) · Juventus (1977, 1978) · Milan (1979) · Inter (1980) · Juventus (1981, 1982) · Roma (1983) · Juventus (1984) · Verona (1985) · Juventus (1986) · Napoli (1987) · Milan (1988) · Inter (1989) · Napoli (1990) · Sampdoria (1991) · Milan (1992, 1993, 1994) · Juventus (1995) · Milan (1996) · Juventus (1997, 1998) · Milan (1999) · Lazio (2000) · Roma (2001) · Juventus (2002, 2003) · Milan (2004) · Juventus (2005) · Inter (2006, 2007, 2008, 2009, 2010)
[espandi]
v · d · m
Squadre di calcio vincitrici della Coppa Italia - Cronologia

Vado (1922) · Torino (1936) · Genoa (1937) · Juventus (1938) · Inter (1939) · Fiorentina (1940) · Venezia (1941) · Juventus (1942) · Torino (1943) · Lazio (1958) · Juventus (1959, 1960) · Fiorentina (1961) · Napoli (1962) · Atalanta (1963) · Roma (1964) · Juventus (1965) · Fiorentina (1966) · Milan (1967) · Torino (1968) · Roma (1969) · Bologna (1970) · Torino (1971) · Milan (1972, 1973) · Bologna (1974) · Fiorentina (1975) · Napoli (1976) · Milan (1977) · Inter (1978) · Juventus (1979) · Roma (1980, 1981) · Inter (1982) · Juventus (1983) · Roma (1984) · Sampdoria (1985) · Roma (1986) · Napoli (1987) · Sampdoria (1988, 1989) · Juventus (1990) · Roma (1991) · Parma (1992) · Torino (1993) · Sampdoria (1994) · Juventus (1995) · Fiorentina (1996) · Vicenza (1997) · Lazio (1998) · Parma (1999) · Lazio (2000) · Fiorentina (2001) · Parma (2002) · Milan (2003) · Lazio (2004) · Inter (2005, 2006) · Roma (2007, 2008) · Lazio (2009) · Inter (2010)
[espandi]
v · d · m
Squadre di calcio vincitrici della Supercoppa italiana - Cronologia

Milan (1988) · Inter (1989) · Napoli (1990) · Sampdoria (1991) · Milan (1992, 1993, 1994) · Juventus (1995) · Fiorentina (1996) · Juventus (1997) · Lazio (1998) · Parma (1999) · Lazio (2000) · Roma (2001) · Juventus (2002, 2003) · Milan (2004) · Inter (2005, 2006) · Roma (2007) · Inter (2008) · Lazio (2009) · Inter (2010)
[espandi]
v · d · m
Squadre di calcio campioni del mondo - Cronologia
Coppa Intercontinentale

Bandiera della Spagna Real Madrid (1960) · Bandiera dell'Uruguay Peñarol (1961) · Bandiera del Brasile Santos (1962, 1963) · Bandiera dell'Italia Inter (1964, 1965) · Bandiera dell'Uruguay Peñarol (1966) · Bandiera dell'Argentina Racing Avellaneda (1967) · Bandiera dell'Argentina Estudiantes (1968) · Bandiera dell'Italia Milan (1969) · Bandiera dei Paesi Bassi Feyenoord (1970) · Bandiera dell'Uruguay Nacional (1971) · Bandiera dei Paesi Bassi Ajax (1972) · Bandiera dell'Argentina Independiente (1973) · Bandiera della Spagna Atlético Madrid (1974) · Bandiera della Germania Ovest Bayern Monaco (1976) · Bandiera dell'Argentina Boca Juniors (1977) · Bandiera del Paraguay Olimpia (1979) · Bandiera dell'Uruguay Nacional (1980) · Bandiera del Brasile Flamengo (1981) · Bandiera dell'Uruguay Peñarol (1982) · Bandiera del Brasile Grêmio (1983) · Bandiera dell'Argentina Independiente (1984) · Bandiera dell'Italia Juventus (1985) · Bandiera dell'Argentina River Plate (1986) · Bandiera del Portogallo Porto (1987) · Bandiera dell'Uruguay Nacional (1988) · Bandiera dell'Italia Milan (1989, 1990) · Bandiera della Jugoslavia Stella Rossa (1991) · Bandiera del Brasile San Paolo (1992, 1993) · Bandiera dell'Argentina Vélez (1994) · Bandiera dei Paesi Bassi Ajax (1995) · Bandiera dell'Italia Juventus (1996) · Bandiera della Germania Borussia Dortmund (1997) · Bandiera della Spagna Real Madrid (1998) · Bandiera dell'Inghilterra Manchester United (1999) · Bandiera dell'Argentina Boca Juniors (2000) · Bandiera della Germania Bayern Monaco (2001) · Bandiera della Spagna Real Madrid (2002) · Bandiera dell'Argentina Boca Juniors (2003) · Bandiera del Portogallo Porto (2004)
Coppa del Mondo per club FIFA

Bandiera del Brasile Corinthians (2000) · Bandiera del Brasile San Paolo (2005) · Bandiera del Brasile Internacional (2006) · Bandiera dell'Italia Milan (2007) · Bandiera dell'Inghilterra Manchester United (2008) · Bandiera della Spagna Barcellona (2009)
[espandi]
v · d · m
Squadre di calcio campioni d'Europa - Cronologia

Bandiera della Spagna Real Madrid (1956, 1957, 1958, 1959, 1960) · Bandiera del Portogallo Benfica (1961, 1962) · Bandiera dell'Italia Milan (1963) · Bandiera dell'Italia Inter (1964, 1965) · Bandiera della Spagna Real Madrid (1966) · Bandiera della Scozia Celtic (1967) · Bandiera dell'Inghilterra Manchester Utd. (1968) · Bandiera dell'Italia Milan (1969) · Bandiera dei Paesi Bassi Feyenoord (1970) · Bandiera dei Paesi Bassi Ajax (1971, 1972, 1973) · Bandiera della Germania Ovest Bayern Monaco (1974, 1975, 1976) · Bandiera dell'Inghilterra Liverpool (1977, 1978) · Bandiera dell'Inghilterra Nottingham Forest (1979, 1980) · Bandiera dell'Inghilterra Liverpool (1981) · Bandiera dell'Inghilterra Aston Villa (1982) · Bandiera della Germania Ovest Amburgo (1983) · Bandiera dell'Inghilterra Liverpool (1984) · Bandiera dell'Italia Juventus (1985) · Bandiera della Romania Steaua Bucarest (1986) · Bandiera del Portogallo Porto (1987) · Bandiera dei Paesi Bassi PSV Eindhoven (1988) · Bandiera dell'Italia Milan (1989, 1990) · Bandiera della Jugoslavia Stella Rossa (1991) · Bandiera della Spagna Barcellona (1992) · Bandiera della Francia O. Marsiglia (1993) · Bandiera dell'Italia Milan (1994) · Bandiera dei Paesi Bassi Ajax (1995) · Bandiera dell'Italia Juventus (1996) · Bandiera della Germania Borussia Dortmund (1997) · Bandiera della Spagna Real Madrid (1998) · Bandiera dell'Inghilterra Manchester Utd. (1999) · Bandiera della Spagna Real Madrid (2000) · Bandiera della Germania Bayern Monaco (2001) · Bandiera della Spagna Real Madrid (2002) · Bandiera dell'Italia Milan (2003) · Bandiera del Portogallo Porto (2004) · Bandiera dell'Inghilterra Liverpool (2005) · Bandiera della Spagna Barcellona (2006) · Bandiera dell'Italia Milan (2007) · Bandiera dell'Inghilterra Manchester Utd. (2008) · Bandiera della Spagna Barcellona (2009) · Bandiera dell'Italia Inter (2010)
[espandi]
v · d · m
Squadre di calcio vincitrici della Coppa delle Coppe - Cronologia

Bandiera dell'Italia Fiorentina (1961) · Bandiera della Spagna Atlético Madrid (1962) · Bandiera dell'Inghilterra Tottenham (1963) · Bandiera del Portogallo Sporting Lisbona (1964) · Bandiera dell'Inghilterra West Ham (1965) · Bandiera della Germania Ovest Borussia Dortmund (1966) · Bandiera della Germania Ovest Bayern Monaco (1967) · Bandiera dell'Italia Milan (1968) · Bandiera della Cecoslovacchia Slovan Bratislava (1969) · Bandiera dell'Inghilterra Manchester City (1970) · Bandiera dell'Inghilterra Chelsea (1971) · Bandiera della Scozia Rangers (1972) · Bandiera dell'Italia Milan (1973) · Bandiera della Germania Est Magdeburgo (1974) · Bandiera dell'URSS Dinamo Kiev (1975) · Bandiera del Belgio Anderlecht (1976) · Bandiera della Germania Ovest Amburgo (1977) · Bandiera del Belgio Anderlecht (1978) · Bandiera della Spagna Barcellona (1979) · Bandiera della Spagna Valencia (1980) · Bandiera dell'URSS Dinamo Tblisi (1981) · Bandiera della Spagna Barcellona (1982) · Bandiera della Scozia Aberdeen (1983) · Bandiera dell'Italia Juventus (1984) · Bandiera dell'Inghilterra Everton (1985) · Bandiera dell'URSS Dinamo Kiev (1986) · Bandiera dei Paesi Bassi Ajax (1987) · Bandiera del Belgio Malines (1988) · Bandiera della Spagna Barcellona (1989) · Bandiera dell'Italia Sampdoria (1990) · Bandiera dell'Inghilterra Manchester United (1991) · Bandiera della Germania Werder Brema (1992) · Bandiera dell'Italia Parma (1993) · Bandiera dell'Inghilterra Arsenal (1994) · Bandiera della Spagna Real Saragozza (1995) · Bandiera della Francia Paris SG (1996) · Bandiera della Spagna Barcellona (1997) · Bandiera dell'Inghilterra Chelsea (1998) · Bandiera dell'Italia Lazio (1999)
[espandi]
v · d · m
Squadre di calcio vincitrici della Coppa UEFA/Europa League - Cronologia

Bandiera dell'Inghilterra Tottenham (1972) · Bandiera dell'Inghilterra Liverpool (1973) · Bandiera dei Paesi Bassi Feyenoord (1974) · Bandiera della Germania Ovest Borussia Mönchengladbach (1975) · Bandiera dell'Inghilterra Liverpool (1976) · Bandiera dell'Italia Juventus (1977) · Bandiera dei Paesi Bassi PSV Eindhoven (1978) · Bandiera della Germania Ovest Borussia Mönchengladbach (1979) · Bandiera della Germania Ovest Eintracht Francoforte (1980) · Bandiera dell'Inghilterra Ipswich (1981) · Bandiera della Svezia IFK Göteborg (1982) · Bandiera del Belgio Anderlecht (1983) · Bandiera dell'Inghilterra Tottenham (1984) · Bandiera della Spagna Real Madrid (1985, 1986) · Bandiera della Svezia IFK Göteborg (1987) · Bandiera della Germania Ovest Bayer Leverkusen (1988) · Bandiera dell'Italia Napoli (1989) · Bandiera dell'Italia Juventus (1990) · Bandiera dell'Italia Inter (1991) · Bandiera dei Paesi Bassi Ajax (1992) · Bandiera dell'Italia Juventus (1993) · Bandiera dell'Italia Inter (1994) · Bandiera dell'Italia Parma (1995) · Bandiera della Germania Bayern Monaco (1996) · Bandiera della Germania Schalke 04 (1997) · Bandiera dell'Italia Inter (1998) · Bandiera dell'Italia Parma (1999) · Bandiera della Turchia Galatasaray (2000) · Bandiera dell'Inghilterra Liverpool (2001) · Bandiera dei Paesi Bassi Feyenoord (2002) · Bandiera del Portogallo Porto (2003) · Bandiera della Spagna Valencia (2004) · Bandiera della Russia CSKA Mosca (2005) · Bandiera della Spagna Siviglia (2006, 2007) · Bandiera della Russia Zenit (2008) · Bandiera dell'Ucraina Šachtar (2009) · Bandiera della Spagna Atlético Madrid (2010)
[espandi]
v · d · m
Squadre di calcio vincitrici della Supercoppa UEFA - Cronologia

Bandiera dei Paesi Bassi Ajax (1973) · Bandiera dell'URSS Dinamo Kiev (1975) · Bandiera del Belgio Anderlecht (1976) · Bandiera dell'Inghilterra Liverpool (1977) · Bandiera del Belgio Anderlecht (1978) · Bandiera dell'Inghilterra Nottingham Forest (1979) · Bandiera della Spagna Valencia (1980) · Bandiera dell'Inghilterra Aston Villa (1982) · Bandiera della Scozia Aberdeen (1983) · Bandiera dell'Italia Juventus (1984) · Bandiera della Romania Steaua Bucarest (1986) · Bandiera del Portogallo Porto (1987) · Bandiera del Belgio Malines (1988) · Bandiera dell'Italia Milan (1989, 1990) · Bandiera dell'Inghilterra Manchester United (1991) · Bandiera della Spagna Barcellona (1992) · Bandiera dell'Italia Parma (1993) · Bandiera dell'Italia Milan (1994) · Bandiera dei Paesi Bassi Ajax (1995) · Bandiera dell'Italia Juventus (1996) · Bandiera della Spagna Barcellona (1997) · Bandiera dell'Inghilterra Chelsea (1998) · Bandiera dell'Italia Lazio (1999) · Bandiera della Turchia Galatasaray (2000) · Bandiera dell'Inghilterra Liverpool (2001) · Bandiera della Spagna Real Madrid (2002) · Bandiera dell'Italia Milan (2003) · Bandiera della Spagna Valencia (2004) · Bandiera dell'Inghilterra Liverpool (2005) · Bandiera della Spagna Siviglia (2006) · Bandiera dell'Italia Milan (2007) · Bandiera della Russia Zenit (2008) · Bandiera della Spagna Barcellona (2009) · Bandiera della Spagna Atlético Madrid (2010)
[espandi]
v · d · m
Squadre di calcio vincitrici della Coppa Intertoto - Cronologia

Bandiera della Francia Bordeaux e Bandiera della Francia Strasburgo (1995) · Bandiera della Germania Karlsruhe, Bandiera della Danimarca Silkeborg e Bandiera della Francia Guingamp (1996) · Bandiera della Francia Auxerre, Bandiera della Francia Bastia e Bandiera della Francia Lione (1997) · Bandiera dell'Italia Bologna, Bandiera della Spagna Valencia e Bandiera della Germania Werder Brema (1998) · Bandiera dell'Italia Juventus, Bandiera dell'Inghilterra West Ham e Bandiera della Francia Montpellier (1999) · Bandiera della Spagna Celta Vigo, Bandiera della Germania Stoccarda e Bandiera dell'Italia Udinese (2000) · Bandiera della Francia Paris SG, Bandiera della Francia Troyes e Bandiera dell'Inghilterra Aston Villa (2001) · Bandiera della Spagna Málaga, Bandiera della Germania Stoccarda e Bandiera dell'Inghilterra Fulham (2002) · Bandiera della Spagna Villarreal, Bandiera dell'Italia Perugia e Bandiera della Germania Schalke 04 (2003) · Bandiera della Spagna Villarreal, Bandiera della Francia Lilla e Bandiera della Germania Schalke 04 (2004) · Bandiera della Germania Amburgo, Bandiera della Francia O. Marsiglia e Bandiera della Francia Lens (2005) · Bandiera dell'Inghilterra Newcastle (2006) · Bandiera della Germania Amburgo (2007) · Bandiera del Portogallo Braga (2008)
[espandi]
v · d · m
Bandiera dell'Italia FTSE Italia STAR
Acotel Group S.p.A. ·Actelios S.p.A. ·Aeffe S.p.A. ·Amplifon S.p.A. ·Ascopiave S.p.A. ·Astaldi S.p.A. ·BB Biotech A.G. ·Banca Finnat Euramerica S.p.A. ·Banca Generali S.p.A. ·Bolzoni S.p.A. ·Buongiorno S.p.A. ·Brembo S.p.A. ·Biesse S.p.A. ·Cad It S.p.A. ·Cairo Communication S.p.A. ·Cementir Holding S.p.A. ·Centrale del Latte di Torino & C. S.p.A. ·Cembre S.p.A. ·Cobra Automotive Technology S.p.A. ·Dada S.p.A. ·Datalogic S.p.A. ·Dea Capital S.p.A. ·DiaSorin S.p.A. ·Digital Bros S.p.A. ·D'Amico International Shipping S.A. ·Dmail Group S.p.A. ·Casa Damiani S.p.A. ·Dmt ·Eems S.p.A. ·Elica S.p.A. ·El.En. S.p.A. ·Emak S.p.A. ·Engineering Ingegneria Informatica S.p.A. ·Eurotech S.p.A. ·Fidia S.p.A. ·Fiera Milano S.p.A. ·Gefran S.p.A. ·Granitifiandre S.p.A. ·Banca Ifis S.p.A. ·IGD - Immobiliare Grande Distribuzione S.p.A. ·I.M.A. Industria Macchine Automatiche S.p.A. ·Interpump Group S.p.A. ·Irce S.p.A. ·Isagro S.p.A. ·It Way S.p.A. ·Juventus Football Club S.p.A. ·Kerself S.p.A. ·La Doria S.p.A. ·Landi Renzo S.p.A. ·MARR S.p.A. ·Mutuionline S.p.A. ·Mondo Tv S.p.A. ·Nice S.p.A. ·Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A. ·Banca Etruria ·Poltrona Frau S.p.A. ·Prima Industrie S.p.A. ·Esprinet S.p.A. ·Poligrafica San Faustino S.p.A. ·RDB S.p.A. ·Reply S.p.A. · Reno De Medici S.p.A. ·Sabaf S.p.A. ·Saes Getters S.p.A. ·Sogefi S.p.A. ·Servizi Italia S.p.A. · Ansaldo STS S.p.A. ·TXT e-solutions S.p.A. ·Uni Land S.p.A. ·Vittoria Assicurazioni S.p.A. ·Exprivia S.p.A. ·Yoox S.p.A. ·Zignago Vetro S.p.A.
Blue Chip (FTSE Italia Mid Cap · FTSE MIB) · Borsa valori · Borsa Italiana · Indice azionario · Star

Questa è una voce in vetrina. Clicca qui per maggiori informazioni
Wikimedaglia
Questa è una voce in vetrina, identificata come una delle migliori voci prodotte dalla comunità.
È stata riconosciuta come tale il giorno 1° aprile 2009 — vai alla segnalazione.
Naturalmente sono ben accetti suggerimenti e modifiche che migliorino ulteriormente il lavoro svolto.

Vota per la vetrina · Archivio · Voci di qualità in altre lingue · Voci di qualità in altre lingue senza equivalente su it.wiki

* calcio Portale Calcio
* Torino Portale Torino

Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Juventus_Football_Club"
Categorie: Juventus F.C. | Squadre campioni d'Italia di calcio | Aziende della provincia di Torino | G-14 | Aziende quotate presso la Borsa Italiana | [altre]
Categorie nascoste: Pagine semiprotette | Voci protette parzialmente | Voci entrate in vetrina nel mese di aprile 2009 | Voci in vetrina - sport | Voci di qualità su id.wiki
Strumenti personali

* nuove funzionalità
* Entra / Registrati

Namespace

* Voce
* Discussione

Varianti

Visite

* Leggi
* Visualizza sorgente
* Visualizza cronologia

Azioni

Ricerca
Ricerca
Navigazione

* Pagina principale
* Ultime modifiche
* Una voce a caso
* Vetrina
* Aiuto

Comunità

* Portale Comunità
* Bar
* Il Wikipediano
* Fai una donazione
* Contatti

Stampa/esporta

* Crea un libro
* Scarica come PDF
* Versione stampabile

Strumenti

* Puntano qui
* Modifiche correlate
* Pagine speciali
* Link permanente
* Cita questa voce

Altri progetti

* Commons
* Wikiquote

Altre lingue

* Acèh
* Afrikaans
* العربية
* Azərbaycanca
* Беларуская (тарашкевіца)
* Български
* বাংলা
* Bosanski
* Català
* Česky
* Чӑвашла
* Cymraeg
* Dansk
* Deutsch
* Ελληνικά
* English
* Esperanto
* Español
* Eesti
* Euskara
* فارسی
* Suomi
* Français
* Furlan
* Gaeilge
* Gàidhlig
* Galego
* עברית
* Hrvatski
* Magyar
* Interlingua
* Bahasa Indonesia
* Íslenska
* 日本語
* Basa Jawa
* ქართული
* 한국어
* Kurdî
* Latina
* Lumbaart
* Lietuvių
* Latviešu
* Македонски
* मराठी
* Bahasa Melayu
* Nnapulitano
* Nederlands
* ‪Norsk (nynorsk)‬
* ‪Norsk (bokmål)‬
* Occitan
* Polski
* Piemontèis
* Português
* Română
* Русский
* Sicilianu
* Simple English
* Slovenčina
* Slovenščina
* Shqip
* Српски / Srpski
* Sranantongo
* Svenska
* Тоҷикӣ
* ไทย
* Türkçe
* Українська
* Vèneto
* Tiếng Việt
* 中文
* 粵語

* Ultima modifica per la pagina: 18:01, 23 set 2010.
* Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le condizioni d'uso per i dettagli. Wikipedia® è un marchio registrato della Wikimedia Foundation, Inc.
L'Unione Sportiva Città di Palermo, chiamata per brevità Palermo, è un club calcistico italiano fondato a Palermo nel 1900, che milita attualmente nel campionato di Serie A. Nel corso della sua centenaria storia, ha conosciuto tre fallimenti: il primo nel 1927, il secondo nel 1940 e il terzo nel 1986; nei primi due casi furono due società minori locali ad assumersene l'eredità, mentre nell'ultimo caso fu invece fondato ex novo un sodalizio che riportò il calcio nel capoluogo siciliano dopo un intero anno di inattività.

Secondo la classifica stilata mensilmente dall'IFFHS, all'agosto 2010 la squadra è al 143º posto con 104 punti, guadagnando diciotto posizioni rispetto alla classifica precedente.[1] Il più alto piazzamento mai ottenuto in questa speciale classifica è stato il 19º posto, raggiunto sia a febbraio[2] che a giugno del 2006.[3]

Secondo un'altra classifica dello stesso ente, la società rosanero è al 121º posto delle migliori squadre del mondo considerando il ventennio che va dal 1º gennaio 1991 al 31 dicembre 2009.[4]

L'Unione Sportiva Città di Palermo è anche uno dei membri dell'ECA – Associazione dei Club Europei, organizzazione internazionale che ha preso il posto del soppresso G-14, e composta dai principali club calcistici riuniti in consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte alla FIFA.
Indice
[nascondi]

* 1 Storia
* 2 Cronistoria
* 3 Colori e simbolo
o 3.1 Denominazioni
* 4 Stadio
* 5 Organico 2010-2011
o 5.1 Rosa
o 5.2 Staff
* 6 Rose anni precedenti
o 6.1 Giocatori celebri
o 6.2 I campioni del mondo
o 6.3 Presenze di tesserati nella Nazionale italiana
* 7 Allenatori
* 8 Presidenti
* 9 Sponsor
* 10 Palmarès
o 10.1 Vittorie principali
o 10.2 Altri piazzamenti
o 10.3 Trofei giovanili
o 10.4 Trofei minori
o 10.5 Giocatori
* 11 Statistiche
o 11.1 Campionati nazionali
o 11.2 Partecipazioni alle coppe
o 11.3 Record
o 11.4 Il Palermo nelle competizioni internazionali
* 12 Media
* 13 Tifosi
* 14 Settore giovanile
* 15 Curiosità
* 16 Note
* 17 Bibliografia
* 18 Voci correlate
* 19 Altri progetti
* 20 Collegamenti esterni

Storia [modifica]
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Storia dell'Unione Sportiva Città di Palermo.

La storia del Palermo inizia il 1º novembre 1900[5] per volere di Ignazio Majo Pagano, anche se fonti ormai confutate dicevano che la squadra fosse stata fondata due anni prima per iniziativa di Joseph Isaac Spadafora Whitaker e Joshua Whitaker e di altri inglesi trasferiti a Palermo. Nacque quindi l'Anglo Panormitan Athletic and Football Club, che ben presto cambiò nome in Palermo Football and Criket Club. Nei primi anni gioca nelle serie interregionali e vince alcune competizioni limitate al sud Italia come la Coppa Lipton. All'unificazione dei campionati, nel 1929 il Palermo parte dalla prima divisione, equivalente all'attuale Serie C e in pochi anni arriva per la prima volta nella sua storia in Serie A, disputandola per la prima volta nella stagione 1932-1933 rimanendovi per alcuni anni. Negli anni del dopoguerra disputa campionati ad alterne fortune facendo spesso la spola tra la Serie A e la Serie B, negli anni settanta arriva per due volte ad un passo dalla vittoria della Coppa Italia perdendo in finale con Bologna e Juventus. Il periodo più critico arrivò a metà degli anni ottanta quando la squadrà fallì e venne rifondata un anno dopo, nel 1987, cambiando nome e ragione sociale e ripartendo dalla Serie C2. Per molti anni restò a cavallo tra Serie B e Serie C, arrivando soltanto in una stagione a lottare per la promozione in Serie A e vincendo comunque una Coppa Italia di Serie C. La svolta arriva nell'estate del 2002 quando Maurizio Zamparini acquista per intero la società che in quel momento militava in Serie B e riesce a portarla in soli due anni nella massima serie dopo 31 anni di assenza. L'anno dell'esordio in Serie A il Palermo centra, per la prima volta nella sua storia, la qualificazione in Coppa UEFA, cosa che riesce anche nelle due stagioni successive. Dalla stagione 2008-2009 si assiste ad una rivoluzione sia tecnica che societaria, con l'addio del direttore sportivo Rino Foschi in favore dell'ex laziale Walter Sabatini. Nella stagione 2009-2010 la squadra torna a centrare l'obiettivo europeo, mancando la qualificazione alla Champions League per due soli punti di distacco dal quarto posto.
Cronistoria [modifica]
Cronistoria dell'Unione Sportiva Città di Palermo

1900: Fondazione dell'Anglo Palermitan Athletic and Football Club con colori sociali rosso e blu.

1900-1904: Attività a carattere episodico.

1905: 2º classificato nella Coppa Whitaker.

1906: 2º classificato nella Coppa Whitaker.

1907: Assume la denominazione di Palermo Foot Ball Club e addotta i colori sociali rosa e nero per l'anno successivo.

1908: Vince la Coppa Whitaker.

1909: 2º classificato nella Coppa Lipton.

1910: Vince la Coppa Lipton e la Coppa Pasqua Sportiva "Trofeo dei Mille".

1911: 2º classificato nella Coppa Lipton.

1912: Vince la Coppa Lipton.

1913: Vince la Coppa Lipton.

1914: Vince la Coppa Lipton.

1915: Vince la Coppa Lipton. Si aggiudica definitivamente il trofeo.

1916-1918: Attività sospesa per cause belliche.

1919: Il Racing FBC diventa U.S. Palermo.

1920: Vince la Coppa Federale Siciliana.

1921-22: Vince il girone siciliano della Prima Divisione CCI. Eliminato nelle semifinali di Lega Sud dall'Audace Taranto.

1922-23: Fusione con l'U.S.Leoni. 3º nel girone siciliano della Prima Divisione. Vince il Torneo di Tunisi.

1923-24: Vince il girone siciliano della Prima Divisione. 4º nel girone B di Lega Sud.

1924-25: 2º nel girone siciliano della Prima Divisione.

1925-26: Vince il girone siciliano della Prima Divisione. 4º nel girone B di Lega Sud.

1926-27: Ritiratosi alla decima giornata di campionato per problemi finanziari, conseguentemente 10º nel girone Sud di Divisione Cadetta. Retrocesso al terzo livello.

1927-28: La Vigor, ora la maggiore società cittadina e 2ª nel girone siciliano della terza serie, si fonde con la fallita società rosanero: nasce l'Unione Sportiva Palermo.

1928-29: 2º nel campionato siciliano. 2º nel girone A di Divisione Sud dopo la sconfitta nello spareggio contro il Lecce.

1929-30: 1º nel girone Sud di Prima Divisione. Perde la finale con l'Udinese. Promosso in Serie B.

1930-31: 3º in Serie B.

1931-32: 1º in Serie B. Promosso in Serie A.

1932-33: 12º in Serie A.

1933-34: 12º in Serie A.

1934-35: 7º in Serie A.

1935-36: 15º in Serie A. Retrocesso in Serie B.

1936-37: 7º in Serie B.

1937-38: 7º in Serie B. Adotta i colori giallo-rosso.

1938-39: 7º in Serie B.

1939-40: 14º in Serie B.

1940-41: Escluso dai campionati professionistici per inadempienze finanziarie. Una squadra denominata Palermo ottiene il 1º posto nel girone A della Prima Divisione Regionale, ma rinuncia alle finali per la promozione. La Juventina, ora primo club a Palermo, ottiene il 2º posto nel girone H di Serie C.

1941-42: Fusione con la Juventina da cui nasce il Palermo-Juve con maglie bianco-azzurre. 1º nel girone finale B di Serie C. Promosso in Serie B.

1942-43: Adotta nuovamente i colori rosa-nero. Sospeso dal campionato di Serie B dopo aver disputato 24 partite poi annullate, per la proclamazione della Sicilia come zona di guerra.

1943-44: Attività sospesa per cause belliche.

1944-45: Si ricostituisce come Unione Sportiva Palermo. Vince il campionato siciliano.

1945-46: 7º nel Campionato misto del Centro-Sud.

1946-47: 8º nel girone C della Serie B.

1947-48: 1º nel girone C della Serie B. Promosso in Serie A.

1948-49: 11º in Serie A.

1949-50: 13º in Serie A.

1950-51: 10º in Serie A.

1951-52: 11º in Serie A.

1952-53: 15º in Serie A.

1953-54: 17º in Serie A dopo la sconfitta negli spareggi con SPAL e Udinese. Retrocesso in Serie B.


1954-55: 13º in Serie B.

1955-56: 2º in Serie B. Promosso in Serie A.

1956-57: 18º in Serie A. Retrocesso in Serie B.

1957-58: 6º in Serie B.

1958-59: 2º in Serie B. Promosso in Serie A.

1959-60: 16º in Serie A. Retrocesso in Serie B.

1960-61: 3º in Serie B. Promosso in Serie A.

1961-62: 8º in Serie A.

1962-63: 18º in Serie A. Retrocesso in Serie B.

1963-64: 12º in Serie B.

1964-65: 11º in Serie B.

1965-66: 15º in Serie B.

1966-67: 9º in Serie B.

1967-68: 1º in Serie B. Promosso in Serie A. Si trasforma in Società Sportiva Calcio Palermo.

1968-69: 11º in Serie A.

1969-70: 14º in Serie A. Retrocesso in Serie B.

1970-71: 11º in Serie B.

1971-72: 3º in Serie B. Promosso in Serie A.

1972-73: 15º in Serie A. Retrocesso in Serie B.

1973-74: 5º in Serie B. Perde la finale di Coppa Italia col Bologna.

1974-75: 5º in Serie B.

1975-76: 9º in Serie B.

1976-77: 12º in Serie B.

1977-78: 6º in Serie B.

1978-79: 7º in Serie B. Perde la finale di Coppa Italia con la Juventus.

1979-80: 9º in Serie B.

1980-81: 14º in Serie B.

1981-82: 6º in Serie B.

1982-83: 14º in Serie B.

1983-84: 17º in Serie B. Retrocesso in Serie C1.

1984-85: 1º nel girone B della Serie C1. Promosso in Serie B.

1985-86: 16º in Serie B.

1986-87: Escluso dai campionati professionistici per inadempienze finanziarie. Si costituisce l'Unione Sportiva Palermo, che viene ammessa alla Serie C2 del campionato successivo.

1987-88: 1º nel girone D della Serie C2. Promosso in Serie C1.

1988-89: 3º nel girone B della Serie C1.

1989-90: 5º nel girone B della Serie C1.

1990-91: 2º nel girone B della Serie C1. Promosso in Serie B.

1991-92: 18º in Serie B per peggiore classifica avulsa rispetto a Venezia, Taranto e Casertana. Retrocesso in Serie C1.

1992-93: 1º nel girone B della Serie C1. Promosso in Serie B. Vince la Coppa Italia di Serie C.

1993-94: 14º in Serie B. Assume la denominazione di U.S. Città di Palermo.

1994-95: 12º in Serie B.

1995-96: 7º in Serie B.

1996-97: 19º in Serie B. Retrocesso in Serie C1.

1997-98: 14º nel girone B della Serie C1. Perde i playout con la Battipagliese. Ripescato per il fallimento dell'Ischia.

1998-99: 2º nel girone B della Serie C1. Perde la semifinale playoff contro il Savoia.

1999-00: 6º nel girone B della Serie C1 per differenza reti a vantaggio dell'Arezzo.

2000-01: 1º nel girone B della Serie C1. Promosso in Serie B.

2001-02: 10º in Serie B.

2002-03: 5º in Serie B.

2003-04: 1º in Serie B. Promosso in Serie A.

2004-05: 6º in Serie A. Qualificato in Coppa UEFA

2005-06: 5º in Serie A. Qualificato in Coppa UEFA

2006-07: 5º in Serie A. Qualificato in Coppa UEFA

2007-08: 11º in Serie A.

2008-09: 8º in Serie A.

2009-10: 5º in Serie A. Qualificato in Europa League

2010-11: in Serie A.
Colori e simbolo [modifica]

Inizialmente i colori della squadra erano il rosso e il blu, e solo nel 1907, il 27 febbraio, si scelsero i celebri colori sociali rosa e nero.[6] Sul passaggio a questi colori sono sorte diverse leggende: la più diffusa racconta che il rosso e il blu stinsero in rosa e nero a causa di un candeggio sbagliato, ma il fatto che analoghe storielle circolino sulle nascita delle maglie di altri club mina la credibilità di questa versione. Più realisticamente il rosa e il nero potrebbero rappresentare il rosolio e l'amaro prodotti dalla famiglia di Joseph Whitaker, da bere rispettivamente dopo una vittoria e dopo una sconfitta. L'ipotesi più accreditata resta la lettera inviata da Giuseppe Airoldi a Giosuè Whitaker, convincendolo a cambiare i colori sociali in rosa e nero, come metafora del dolce e dell'amaro a causa dei risultati alterni.[7][8][9] I colori vennero cambiati all'alba della stagione agonistica 1907-1908. La scelta del rosa e del nero come colori sociali rende la divisa del Palermo fra le più originali del panorama calcistico mondiale.

Il simbolo attuale è composto da un'aquila dorata, con ali spiegate in parte bianche, su sfondo rosa-nero; i colori sono divisi da una diagonale. La forma del simbolo è uno scudo, con l'intestazione della società in alto.
Denominazioni [modifica]

* 1900-1907 600px Rosso e Blu2.png Anglo Panormitan Athletic and Football Club
* 1907-1920 600px Rosa e Nero.png Palermo Football and Cricket Club
* 1920-1937 600px Rosa e Nero.png Unione Sportiva Palermo
* 1937-1940 600px Giallo e Rosso3.png Unione Sportiva Palermo
* 1941-1942 600px Bianco e Azzurro2.png Unione Sportiva Palermo Juventina
* 1942-1943 600px Rosa e Nero.png Unione Sportiva Palermo Juventina
* 1944-1968 600px Rosa e Nero.png Unione Sportiva Palermo
* 1968-1986 600px Rosa e Nero.png Società Sportiva Calcio Palermo
* 1987-1994 600px Rosa e Nero.png Unione Sportiva Palermo
* 1994-oggi 600px Rosa e Nero in diagonale con aquila.png Unione Sportiva Città di Palermo

Stadio [modifica]
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Stadio Renzo Barbera.

Il Palermo gioca le sue partite interne allo Stadio Renzo Barbera, da sempre di proprietà del Comune. Gli allenamenti della squadra si svolgono invece presso il Campo Tenente Onorato a Boccadifalco.
Curva Nord del Renzo Barbera

Lo stadio venne inaugurato nel 1932 con il nome "Stadio del Littorio". La partita inaugurale venne giocata il 24 gennaio 1932 contro l'Atalanta: il Palermo vinse 5-1. Nel 1936 fu rinominato "Stadio Michele Marrone", in onore del soldato siciliano insignito della Medaglia d'oro al valor militare e morto nella guerra civile spagnola.[10]

Nel 1948 lo stadio cambiò nome, anche se non ufficialmente, in "Stadio La Favorita", trovandosi all'interno del parco omonimo che dalla città conduce a Mondello, sotto il Monte Pellegrino, in quello che Goethe, nel suo celeberrimo Viaggio in Italia, definì "il più bel promontorio del mondo". In quegli anni fu anche ristrutturato togliendo la pista da corsa e aggiungendo due curve che aumentarono la sua capacità a 30.000 posti a sedere.[10] Nel 1984 fu ulteriormente allargato a 55.000 posti. In occasione del Mondiale di Italia '90 lo stadio fu ristrutturato con l'aggiunta di sedili e con la diminuzione della capacità che fu ridotta a 36.422 posti. In quel periodo la squadra rosanero fu costretta a giocare le sue partite interne nel campo della non troppo vicina città di Trapani, tuttavia le partite avevano al loro seguito un numero consistente di pubblico proveniente dal capoluogo siciliano. Durante i lavori di ristrutturazione del 1989 cinque dipendenti morirono in seguito al collasso di una sezione dello stadio.[10] Nel 2002 lo stadio cambiò di nuovo nome in "Stadio Renzo Barbera", in onore di Renzo Barbera, celeberrimo presidente del Palermo negli anni settanta.[10]

Durante la sua gestione, il Presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha più volte proposto la costruzione di un nuovo impianto polifunzionale con diversi servizi, quali cinema multisala, palestre, ristoranti, una clinica, skybox, attività commerciali varie ed un museo dello sport.[11] L'area scelta per la costruzione del nuovo stadio sarebbe stata individuata dove oggi sorge il Velodromo Paolo Borsellino, perché a breve distanza da un centro commerciale in costruzione di proprietà di Maurizio Zamparini. L'amministrazione comunale su questo tema si è divisa, in quanto il velodromo è un impianto nuovo, per cui l'amministrazione deve pagare ancora le rate del mutuo. Circa la costruzione del nuovo stadio vi è stata una forte accelerazione nei primi mesi del 2009 quando sono stati fatti i primi passi avanti da parte dell'amministrazione comunale in favore del nuovo progetto. Questi sforzi hanno portato nel dicembre del 2009 alla presentazione ufficiale da parte del Palermo Calcio al Comune di Palermo,[12] alla Regione Siciliana e al CONI del nuovo impianto[13] che dovrebbe chiamarsi "Stadio della Sicilia".[14] L'investimento oneroso sarebbe pari a circa 300-400 milioni di euro[15] per uno stadio di circa 34.000 posti a sedere con circa 0,80 metri quadrati per spettatore.[16]
Organico 2010-2011 [modifica]
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Unione Sportiva Città di Palermo 2010-2011.
Rosa [modifica]

Aggiornato al 31 agosto 2010.[17]
N. Ruolo Giocatore
3 Bandiera della Romania D Dorin Goian
4 Bandiera della Svizzera C Pajtim Kasami
5 Bandiera dell'Italia D Cesare Bovo
6 Bandiera dell'Argentina D Ezequiel Muñoz
7 Bandiera del Brasile C João Pedro
8 Bandiera dell'Italia C Giulio Migliaccio
9 Bandiera dell'Uruguay A Abel Hernández
10 Bandiera dell'Italia A Fabrizio Miccoli (capitano)
11 Bandiera dell'Italia C Fabio Liverani
12 Bandiera dell'Italia P Giacomo Brichetto
13 Bandiera dell'Italia A Umberto Nappello
16 Bandiera dell'Italia D Mattia Cassani (vice-capitano)
21 Bandiera della Slovenia C Armin Bačinovič
23 Bandiera dell'Italia C Antonio Nocerino
24 Bandiera dell'Italia C Nicola Rigoni

N. Ruolo Giocatore
25 Bandiera della Polonia D Kamil Glik
27 Bandiera dell'Argentina C Javier Pastore
29 Bandiera dell'Argentina D Santiago García
32 Bandiera dell'Italia A Massimo Maccarone
36 Bandiera dell'Italia D Matteo Darmian
42 Bandiera dell'Italia D Federico Balzaretti
46 Bandiera dell'Italia P Salvatore Sirigu
51 Bandiera del Cile A Mauricio Pinilla
72 Bandiera della Slovenia C Josip Iličič
80 Bandiera dell'Italia D Moris Carrozzieri
94 Bandiera del Ghana C Afriyie Acquah
99 Bandiera dell'Italia P Francesco Benussi
Bandiera della Romania D Cristian Melinte
Bandiera dell'Italia C Maurizio Ciaramitaro
Staff [modifica]

Area direttiva[18]

* Presidente: Maurizio Zamparini
* Vice Presidente: Guglielmo Micciché
* Amministratore delegato: Rinaldo Sagramola
* Direttore amministrativo: Daniela De Angeli
* Direttore gestione: Giuseppe Del Bianco

Area organizzativa

* Segretario generale: Roberto Felicori
* Team manager: Salvatore Francoforte

Area comunicazione

* Ufficio stampa: Andrea Siracusa, Silvana Polizzi Sabino
* Relazioni esterne: Laura Maria Anchisi

Area marketing

* Area marketing: Mauro Bellante



Area tecnica[19]

* Direttore sportivo: Walter Sabatini
* Assistenti d.s.: Luca Cattani, Frederic Massara
* Team Manager: Giovanni Tedesco
* Responsabile settore giovanile: Rosario Argento
* Allenatore: Delio Rossi
* Allenatore in seconda: Fedele Limone
* Preparatore atletico: Valter Vio
* Preparatori recupero infortunati: Francesco Chinnici
* Preparatore dei portieri: Mario Paradisi



Area sanitaria

* Responsabile sanitario: Prof. Adelfio Elio Cardinale
* Medico sociale: Dott. Roberto Matracia
* Medici: Dott. Giuliano Poser, Prof. Diego Picciotto, Dott. Giuseppe Puleo
* Fisioterapisti: Ivone Michelini, Anton Roy Fernandez

Rose anni precedenti [modifica]
[espandi]
v · d · m
U.S. Città di Palermo – Archivio delle stagioni

1900-01 · 1901-02 · 1902-03 · 1903-04 · 1904-05 · 1905-06 · 1906-07 · 1907-08 · 1908-09 · 1909-10 · 1910-11 · 1911-12 · 1912-13 · 1913-14 · 1914-15 · 1915-16 · 1916-17 · 1917-18 · 1918-19 · 1919-20 · 1920-21 · 1921-22 · 1922-23 · 1923-24 · 1924-25 · 1925-26 · 1926-27 · 1927-28 · 1928-29 · 1929-30 · 1930-31 · 1931-32 · 1932-33 · 1933-34 · 1934-35 · 1935-36 · 1936-37 · 1937-38 · 1938-39 · 1939-40 · 1940-41 · 1941-42 · 1942-43 · 1943-44 · 1944-45 · 1945-46 · 1946-47 · 1947-48 · 1948-49 · 1949-50 · 1950-51 · 1951-52 · 1952-53 · 1953-54 · 1954-55 · 1955-56 · 1956-57 · 1957-58 · 1958-59 · 1959-60 · 1960-61 · 1961-62 · 1962-63 · 1963-64 · 1964-65 · 1965-66 · 1966-67 · 1967-68 · 1968-69 · 1969-70 · 1970-71 · 1971-72 · 1972-73 · 1973-74 · 1974-75 · 1975-76 · 1976-77 · 1977-78 · 1978-79 · 1979-80 · 1980-81 · 1981-82 · 1982-83 · 1983-84 · 1984-85 · 1985-86 · 1986-87 · 1987-88 · 1988-89 · 1989-90 · 1990-91 · 1991-92 · 1992-93 · 1993-94 · 1994-95 · 1995-96 · 1996-97 · 1997-98 · 1998-99 · 1999-00 · 2000-01 · 2001-02 · 2002-03 · 2003-04 · 2004-05 · 2005-06 · 2006-07 · 2007-08 · 2008-09 · 2009-10 · 2010-11


Giocatori celebri [modifica]
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Categoria:Calciatori dell'U.S. Città di Palermo e Calciatori dell'Unione Sportiva Città di Palermo.
I campioni del mondo [modifica]

Elenco di tutti i giocatori che hanno militato nel Palermo e che nella loro carriera hanno vinto il Campionato mondiale di calcio. Quelli contrassegnati dall'asterisco l'hanno vinto da tesserati del Palermo.

* Bandiera dell'Uruguay Héctor Scarone - 1930
* Bandiera dell'Italia Franco Causio - 1982
* Bandiera dell'Italia Luca Toni - 2006
* Bandiera dell'Italia Cristian Zaccardo* - 2006
* Bandiera dell'Italia Andrea Barzagli* - 2006
* Bandiera dell'Italia Fabio Grosso* - 2006
* Bandiera dell'Italia Simone Barone* - 2006
* Bandiera dell'Italia Marco Amelia - 2006

Presenze di tesserati nella Nazionale italiana [modifica]
Giocatore Ruolo Presenze Reti
Marco Amelia Portiere 3 -4
Carlo Mattrel Portiere 2 -3
Salvatore Sirigu Portiere 2[20]+1 -3[20] + -1
Andrea Barzagli Difensore 23 0
Fabio Grosso Difensore 20 3
Cristian Zaccardo Difensore 17 1
Mattia Cassani Difensore 3 0
Simone Barone Centrocampista 14 1
Aimo Diana Centrocampista 1 0
Franco Brienza Attaccante 2 0
Andrea Caracciolo Attaccante 1 0
David Di Michele Attaccante 3 0
Aredio Gimona Attaccante 3 3
Luca Toni Attaccante 10 2
Allenatori [modifica]
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Allenatori dell'Unione Sportiva Città di Palermo.
Presidenti [modifica]
Palermostemma.png
I presidenti del Palermo Calcio
I presidenti del Palermo Calcio

* 1900 Edward De Garston
* 1903 Barone Michele Vannucci
* 1904 Ignazio Majo Pagano
* 1908 Barone Roberto Pottino
* 1919 Valentino Colombo
* 1923 Michele Ultveggio
* 1925 Valentino Colombo
* 1928 Conte Liotta di Lemos
* 1928 Barone Giovanni Sergio
* 1928 Conte Guido Airoldi
* 1929 Barone Luigi Bordonaro di Gebbiarossa
* 1931 Francesco Paolo Barresi
* 1933 Giovanni Lo Casto Valenti
* 1934 Valentino Colombo
* 1935 Giovanni De Luca
* 1935 Luigi Majo Pagano
* 1936 Valentino Colombo
* 1937 Paolo Di Pietra
* 1938 Salvatore Barbaro
* 1941 Federico D'Arle
* 1942 Giuseppe Agnello
* 1947 Stefano La Motta
* 1948 Giuseppe Guazzardella
* 1951 Raimondo Lanza di Trabia
* 1952 Barone Carlo La Lomia
* 1953 Mario Fasino
* 1954 Ernesto Pivetti
* 1955 Giuseppe Trapani
* 1956 Arturo Cassina, Giuseppe Seminara
* 1957 Casimiro Vizzini
* 1963 Guglielmo Pinzero
* 1964 Di Fresco, Barbaccia, Gorgone
* 1965 Luigi Gioia
* 1967 Giuseppe Pergolizzi
* 1970 Renzo Barbera
* 1981 Gaspare Gambino
* 1982 Roberto Parisi
* 1985 Salvatore Matta
* 1987 Salvino Lagumina
* 1989 Giovanni Ferrara
* 1993 Liborio Polizzi
* 1995 Giovanni Ferrara
* 2000 Sergio D'Antoni
* 2002 Maurizio Zamparini

[[|Leggi...]]

Il Palermo Calcio ha avuto molti presidenti illustri e dalle personalità molto spiccate sin dalle origini. Società fondata Ignazio Majo Pagano, presidente dal 1904 al 1908, il primo presidente fu Edward De Garston. Altra personalità spiccata fu Raimondo Lanza di Trabia, di famiglia nobiliare, che sarebbe anche il padre del calciomercato moderno,[21][22][23][24] al quale sembrerebbe dedicata che la famosa canzone di Domenico Modugno, Vecchio frack.[25] Renzo Barbera, anch'egli esponente della nobiltà palermitana, imprenditore del latte, fu il presidente della storica ormai penultima promozione in Serie A: uomo appassionato, arrivò anche ad ipotecare molte sue proprietà per pagare gli stipendi ai giocatori.[21]

Dal 2002 il presidente è Maurizio Zamparini, già massimo dirigente del Venezia Calcio, imprenditore friulano che rilevò il pacchetto azionario di maggioranza da Franco Sensi per una cifra tra i 18 ed i 22 milioni di euro.[26]
Sponsor [modifica]
Periodo Fornitore ufficiale Sponsor sulla maglia[27]
1977-1978 NR Nessuno
1978-1979 Nessuno
1979-1980 Pouchain Nessuno
1981-1982 NR N2 Vini Corvo
1983-1984 Pasta Ferrara
1985-1986 Juculano
1987-1989 Città di Palermo
1989-1990 Hummel
1990-1991 ABM
1991-1992 Seleco
1992-1993 Giornale di Sicilia
1993-1994 Toka
1994-1996 Provincia Regionale di Palermo
1996-1997 Kappa Giornale di Sicilia
1997-1998 Tomarchio Naturà
1998-1999 Palermo Provincia Turistica
1999-2000 Kronos Tele+
2000-2001 Lotto Alitalia
2001-2002 LTS
2002-2006 Provincia di Palermo
2006-2007 Mandi - Gruppo Zamparini
2007-2008 Nessuno, poi Pramac
2008-2009 Nessuno, poi BetShop Italia
2009-2010 BetShop Italia, poi Gruppo Eurobet
2010-2011 Legea[28] Gruppo Eurobet[29]
Palmarès [modifica]

Vengono tenuti in conto tutti i piazzamenti a partire dal 1900.
Vittorie principali [modifica]

* Campionato italiano di Serie B: 4

1931-1932, Girone C 1947-1948, 1967-1968, 2003-2004

* Serie C e/o Terza Divisione: 2

Girone Sud 1929-1930, Girone B 1941-1942

* Campionato italiano Serie C1: 3

Girone B 1984-1985, Girone B 1992-1993, Girone B 2000-2001



* Campionato italiano Serie C2: 1

Girone D 1987-1988

* Coppa Federale Siciliana e/o Campionato siciliano: 2

1920, 1944-1945

* Coppa Italia Serie C: 1

1992-1993

Altri piazzamenti [modifica]

* Scudetto.svg Campionato italiano:

Quinto posto: 2005-2006, 2006-2007, 2009-2010

* Coccarda Coppa Italia.svg Coppa Italia:

Finalista: 1973-1974, 1978-1979

* Coppa Italia Serie C:

Finalista: 1987-1988, 1989-1990, 1990-1991



* Supercoppa di Lega Serie C1

Finalista: 2000-2001

* UEFA - UEFA Cup.svg Coppa UEFA:

Ottavi: 2005-2006

Trofei giovanili [modifica]

* Coppa Allievi Professionisti: 1

1997-1998

* Campionato Nazionale Dante Berretti: 1

2000-2001



* Scudetto.svg Campionato Primavera: 1

2008-2009

Trofei minori [modifica]

* Coppa Lipton: 5

1909, 1912, 1913, 1914, 1915

* Whitaker Challenge Cup: 1

1908



* Trofei dei Mille: 1

1910

* Torneo di Tunisi: 1

1923

Giocatori [modifica]

* Capocannonieri della Serie B

Carlo Radice (1931-1932), Aurelio Pavesi De Marco (1947-1948), Santiago Vernazza (1958-1959), Giovanni De Rosa (1981-1982), Luca Toni (2003-2004)

Grafico dei piazzamenti stagione per stagione dell'U.S. Città di Palermo dal 1929-1930 al 2009-2010


Statistiche [modifica]
Campionati nazionali [modifica]
Categoria↓ Partecipazioni↓ Debutto↓ Ultima stagione↓

A

24 1932-1933 2010-2011

B

43 1926-1927 2003-2004

C

13 1928-1929 2000-2001

In ottanta stagioni sportive dall'esordio nel Direttorio Divisioni Superiori il 3 ottobre 1926, compresi due tornei di cui una Seconda Divisione e un Misto Bassa Italia disputato in qualità di società di Serie B, e compreso un torneo di Serie C2. In tre stagioni (1927-1928, 1940-1941, 1986-1987) la società è rimasta inattiva per fallimento.
Partecipazioni alle coppe [modifica]

* Partecipazioni alla Coppa Italia: 55
* Partecipazioni alla Coppa Italia di Serie C: 10
* Partecipazioni alla Supercoppa di Lega Serie C1: 1
* Partecipazioni alla Coppa UEFA: 3 (edizioni 2005-2006, 2006-2007 e 2007-2008)
* Partecipazioni all'Europa League: 1 (edizione UEFA Europa League 2010-2011)
* Partecipazioni alla Mitropa Cup: 2 (edizioni 1960 e 1968-1969)
* Partecipazioni alla Coppa delle Alpi: 1 (edizione 1960)

Record [modifica]
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Statistiche e record dell'Unione Sportiva Città di Palermo.
Il Palermo nelle competizioni internazionali [modifica]
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Unione Sportiva Città di Palermo nelle competizioni internazionali.
Media [modifica]

Dalla stagione 2007-2008, l'U.S. Città di Palermo ha sospeso la pubblicazione della rivista ufficiale, tale pubblicazione è stata sostituita dal match program che viene distribuito gratuitamente prima dell'ingresso in campo durante le gare casalinghe dei rosanero. L'amministratore delegato Rinaldo Sagramola ha più volte annunciato l'intenzione di attivare un canale tematico, Palermo Channel.[30] Nei pressi dello stadio è comparsa, durante la stagione 2007-2008 la pubblicità di un canale tematico ma la dirigenza rosanero ha smentito fosse un canale ufficiale.[31]

Il canale tematico ufficiale, anch'esso denomitano Palermo Channel è stato inserito nel pacchetto della piattaforma digitale terrestre dahlia TV a partire dal 26 agosto del 2010 ed è disponibile ad un costo di €8.00 mensili.[32][33] L'iniziativa è stata presentata dall'amministratore delegato Rinaldo Sagramola il 3 giugno.[34] Sul canale sarà possibile vedere tutte le partite in differita di tre ore, le interviste esclusive, gli allenamenti e le partite della formazione Primavera.[35]
Tifosi [modifica]
Sciarpe e magliette del Palermo fuori dallo stadio

Secondo un recente sondaggio la squadra conta circa 1.470.000 tifosi in Italia, posizionandosi all'interno della top ten tra le squadre italiane con più tifosi.[36]

La maggior parte dei tifosi del Palermo proviene dalla città e dai dintorni. Tuttavia la squadra rosanero è molto popolare in tutta la Sicilia occidentale e tra gli emigranti siciliani stabilitisi nel nord dell'Italia, risultando una delle compagini con più seguito di sostenitori nelle partite in trasferta.

I tifosi del Palermo, soprattutto emigrati siciliani, sono presenti anche all'estero, soprattutto in Nord America. Alcuni tifosi del Palermo che vivono a Solingen, in Germania, hanno anche fondato una squadra che si chiama "FC Rosaneri" e che milita attualmente in Kreisliga B.[37][38][39]

I tifosi del Palermo sono legati a quelli del Lecce da un pluriennale gemellaggio[40] che induce molti tifosi delle due squadre a sventolare vessilli dell'altra squadra durante le partite. Questo gemellaggio ha resistito, consolidandosi, anche a una delicata partita spareggio per la promozione in Serie A, nel 2003, terminata 3-0 per i salentini. A parte questo storico gemellaggio ce ne sono altri tenuti in vita da singoli gruppi della Curva Nord: quello con i tifosi del Napoli (amicizia con le Brigate Rosanero e con il Borgo Vecchio Sisma), quello con i tifosi della Roma (amicizia con i Warriors Ultras Palermo) e quelli con i tifosi del Siracusa, del Padova e del Cesena.[41]

In Curva Nord i principali gruppi sono, oltre ai già citati Warriors Ultras Palermo e alle Brigate Rosanero, gli Ultras Curva Nord e il Borgo Vecchio Sisma; concudono il quadro i Boys Zen, il Club Filiciuzza, i Warriors Arenella, il Club Carini, le Brigate Uditore e gli Angeli della Nord.[42] In Curva Sud il gruppo organizzato è quello degli UCS - Ultras Curva Sud.[43]

La rivalità storica e più sentita è col Catania, al punto da rendere frequenti gli scontri tra le due tifoserie in occasione del Derby di Sicilia. Tale rivalità nasce nel 1902 allor quando si giocavano le prime amichevoli, per acuirsi negli anni ottanta quando il Palermo perse a tavolino il derby col Catania alla "Favorita" imponendosi però sul campo con gol di Giampaolo Montesano. L'apice si raggiunse però il 2 febbraio 2007 agli scontri di Catania durante i quali l'ispettore capo di polizia Filippo Raciti perse la vita.[44]

Le altre rivalità, meno sentite rispetto a quella con i rossoazzurri, sono quelle con Messina, Bari,[45] Crotone[46] e Fiorentina.[47][48]

Con i giallorossi tutto nacque durante la stagione 2000-2001, dove Palermo e Messina lottavano testa a testa per il primo posto nel campionato di Serie C1 girone B: poiché il Palermo riuscì a guadagnare vantaggio rispetto alla rivale, il presidente giallorosso dell'epoca insinuò che i rosanero stessero ricevendo dei favoritismi arbitrali, accusando così sia la parte arbitrale, sia la società rosanero.[44]

Con il Bari la rivalità nacque a causa della radiazione del Palermo nel 1985 voluta dal presidente dei pugliesi Antonio Matarrese, da questa rivalità nasce proprio il legame con i leccesi, anch'essi profondamente in contrasto con i baresi.[senza fonte]

Il numero degli abbonati allo stadio non ha mai superato la decina di migliaia fino alla stagione 2003-2004, ultimo anno di Serie B dell'era Zamparini.[49]

La mascotte ufficiale della squadra è Kurò, un aquilotto con una maglietta numerata 04, anno del ritorno in Serie A della squadra (2004).[50]

Prima dell'inizio della stagione 2009-2010, la società ha ritirato la maglia numero 12 in segno di riconoscimento verso i tifosi palermitani, considerati il 12º uomo in campo.[51]
Settore giovanile [modifica]

Il settore giovanile del Palermo è formato da squadre che giocano nei campionati Primavera, Allievi Nazionali e Regionali, Giovanissimi Nazionali e Regionali, Esordienti A e B e Pulcini A, B e C.[52]

I trofei conquistati sono tre: la Coppa Allievi Professionisti nella stagione 1997-1998, il Campionato Nazionale Dante Berretti nella stagione 2000-2001 e il Campionato Primavera nella stagione 2008-2009.

Le attività della Primavera si svolgono al Centro Sportivo Universitario di Palermo, in Via Altofonte. Fino al 2007 la sede di allenamenti e partite è stato il Velodromo Paolo Borsellino.

Solo a partire dagli anni 2000 il settore giovanile rosanero, ed in particolare la Primavera, ha ottenuto una certa importanza, anche perché sono stati fatti acquisti mirati per la categoria. Basti pensare che fino al 2007 i protagonisti erano tutti o quasi palermitani, mentre solo successivamente sono stati acquistati giovani provenienti da ogni parte d'Italia e pure dall'estero.

Il 28 aprile 2010 è stato presentato il Palermo Junior Camp, il primo campus estivo della società dedicato ai ragazzini dagli 8 ai 12 anni.[53][54]

A partire dalla stagione 2010-2011 è stata affidata all'allenatore della prima squadra Delio Rossi la responsabilità dell'intero settore tecnico del Palermo, con l'obiettivo primario di permettere un rapido ingresso dei giovani in prima squadra.[55] È stato quindi deciso di far seguire alla Primavera schemi e moduli della prima squadra.[56]
Curiosità [modifica]

* Il Palermo è al 18º posto su 60 squadre nella classifica perpetua della Serie A.

Note [modifica]

1. ^ (EN) Club World Ranking Iffhs.de
2. ^ IFFHS, il Palermo scende al ventesimo posto in classifica Ilpalermocalcio.it
3. ^ Classifica IFFHS, il Palermo torna al diciannovesimo posto Ilpalermocalcio.it
4. ^ (EN) All-Time Club World Ranking Iffhs.de
5. ^ Storia. Ilpalermocalcio.it. URL consultato il 24-5-2010.
6. ^ Records fall for plucky Palermo. Fifa.com, 8-11-2006. URL consultato il 15-6-2007.
7. ^ Buon compleanno, Palermo 108 anni e bello come sempre Ilpalermocalcio.it
8. ^ Missiva di Giuseppe Airoldi Cuorerosanero.com
9. ^ Palermo, 100 anni di rosanero Gazzetta.it
10. ^ a b c d www.ilpalermocalcio.it
11. ^ Nuovo stadio di Palermo, progetto e rendering Mobilitapalermo.org
12. ^ Presentato al Comune il progetto del nuovo stadio del Palermo Ilpalermocalcio.it
13. ^ Nuovo stadio: illustrato il progetto al Presidente della Regione Siciliana Ilpalermocalcio.it
14. ^ Calcio: Zamparini presenta progetto "Stadio della Sicilia" Agi.it
15. ^ Zamparini: "Sarà una partita tecnica e spettacolare. Napoli e Palermo si equivalgono. Non siamo interessati a nessun azzurro" Tuttonapoli.net
16. ^ Intervista esclusiva all'architetto Zavanella: "Zamparini vuole che nuovo stadio rappresenti la sua era a Palermo" Mediagol.it
17. ^ Prima Squadra 2009-2010. Ilpalermocalcio.it. URL consultato il 03-08-2009.
18. ^ Struttura organizzativa Ilpalermocalcio.it
19. ^ Allenatore e staff Ilpalermocalcio.it
20. ^ a b Con l'Under-19
21. ^ a b I personaggi più rappresentativi nella storia Cuorerosanero.com
22. ^ Dietro le quinte del calciomercato. Da Raimondo Lanza di Trabia, inventore del calciomercato PDF Pianetarosanero.it
23. ^ La Storia del Calciomercato - parte 1 storiedicalcio.altervista.org
24. ^ La Storia del Calciomercato - parte 2 storiedicalcio.altervista.org
25. ^ Maurizio Ternavasio, La leggenda di mister volare. Domenico Modugno, editore Giunti, 2004, pag. 35
26. ^ Zamparini è l' uomo giusto Repubblica.it
27. ^ Palermo Shirt List. Alessio Candiloro. URL consultato il 2007-06-14.
28. ^ Legea nuovo sponsor tecnico del Palermo dalla prossima stagione Ilpalermocalcio.it
29. ^ Solo per il campionato.
30. ^ Sagramola: "Vogliamo creare canale tematico" www.mediagol.it
31. ^ Precisazioni relative al "Palermo Channel" Ilpalermocalcio.it
32. ^ Palermo, al via oggi il canale tematico Palermo Channel. Tuttopalermo.net, 26-8-2010. URL consultato il 26-8-2010.
33. ^ Sito ufficiale Palermo Channel. Dahliatv.it. URL consultato il 26-8-2010.
34. ^ Palermo, nasce la tv rosanero Tuttopalermo.net
35. ^ Al via canale tematico dedicato al Palermo calcio. Siciliainformazioni.it, 25-8-2010. URL consultato il 26-8-2010.
36. ^ La mappa segreta del tifo in Italia Repubblica.it
37. ^ (DE) Die Party ist noch lange nicht vorbei!. Solinger Tageblatt. URL consultato il 2007-05-04.
38. ^ Cuori rosanero in terra tedesca. Provincia di Palermo. URL consultato il 2007-05-04.
39. ^ (DE) Kreisliga B, Gruppe 2, Saison 2006/07. ESV Opladen. URL consultato il 2007-05-04.
40. ^ Yahoo.it
41. ^ Nella galassia del tifo i 'duri' della curva sud ricerca.repubblica.it
42. ^ Solidarietà a Cavani e Bertolo da parte della tifoseria organizzata Ilpalermocalcio.it
43. ^ Striscioni Palermo Striscionistadio.com
44. ^ a b Aneddoti - Curiosità nella storia spazioinwind.libero.it
45. ^ Gemellaggi calcio baritube.altervista.org
46. ^ Fortunecity.it
47. ^ Rivalità, polemiche ed ex: ecco Fiorentina-Palermo Livesicilia.it
48. ^ Palermo-Fiorentina: 1-3 al veleno. Inutile la rete di Simplicio Mediagol.it
49. ^ Abbonati Rosanerouniverse.altervista.org
50. ^ Palermo scopre la sua favola: "Non importa se durerà poco" Repubblica.it
51. ^ Domani apre la campagna abbonamenti all'insegna del "12° uomo in campo" Ilpalermocalcio.it
52. ^ Giovanili 2009-2010 Ilpalermocalcio.it
53. ^ Presentato il Palermo Junior Camp Ilpalermocalcio.it
54. ^ Palermo Junior Camp Ilpalermocalcio.it
55. ^ Palermo, la rivoluzione Rossi Tuttopalermo.net
56. ^ La Cantera rosanero Reterete24.it

Bibliografia [modifica]

* Vincenzo Prestigiacomo; Bagnati, Giuseppe; Maggio, Vito, Il Palermo: una storia di cento anni, Palermo, Corrado Rappa editore, 2001. 232prefazione di Candido Cannavò
* Vincenzo Prestigiacomo; Bagnati, Giuseppe; Maggio, Vito, Il Palermo racconta: storie, confessioni e leggende rosanero, Palermo, Grafill, 2004. 253 ISBN 88-820-7144-8
* Giovanni Giordano; Brandaleone, Carlo, Calcio Palermo: gli ottantaquattro anni di storia della societa rosanero, Palermo, Giada, 1982. 432 ISBN 88-820-7144-8
* Roberto Ginex; Gueli, Roberto, Breve storia del grande Palermo, Rome, Newton, 1996. 66 ISBN 88-8183-361-1
* AA.VV., Palermo Rosa Nero, Palermo, PIELLE, 2004. 122
* Cesare La Rocca, Il Palermo un mito in rosanero, Palermo, Editrice Primerano, 1985. 336
* Almanacco illustrato del calcio, Modena, Panini, 1971-2008.
* Il Grande Calcio Enciclopedia del calcio mondiale, Milano, Fabbri Editori, 1988.

Voci correlate [modifica]

* Calcio
* Campionato di calcio italiano
* Derby di Sicilia
* Stadio Renzo Barbera
* Campo Tenente Onorato
* European Club Association

Altri progetti [modifica]

* Collabora a Commons Wikimedia Commons contiene file multimediali su Unione Sportiva Città di Palermo

Collegamenti esterni [modifica]

* U.S. Palermo su Open Directory Project (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "U.S. Palermo")
* Sito ufficiale

[espandi]
v · d · m
Unione Sportiva Città di Palermo
Club Unione Sportiva Città di Palermo · Storia · Palmarès
Stadi Stadio Renzo Barbera · Stadio Ranchibile · Campo Tenente Onorato
Persone Allenatori · Presidenti
Statistiche e record Calciatori · Statistiche e record · Statistiche nelle competizioni internazionali
Incontri Derby di Sicilia
Media Palermo Channel
[espandi]
v · d · m
Serie A 2010-2011

600px Bianco e Rosso (Bordato) con gallo.png Bari · 600px Rosso e Blu (Strisce) con croce Rosso e Giallo.png Bologna · 600px Blu e Bianco (V sul petto).png Brescia · 600px Rosso Blu coi 4 mori.png Cagliari · 600px Azzurro e Rosso (Strisce).png Catania · 600px Bianco e Nero.svg Cesena · 600px Giallo e Blu (Bordato).png Chievo · 600px Viola con giglio Rosso su sfondo Bianco.png Fiorentina · 600px Rosso e Blu con striscia Bianco e croce Rossa su sfondo Bianco.png Genoa · 600px Nero e Azzurro (Strisce)2.png Inter · 600px Nero e Bianco (Strisce).png Juventus · 600px Bianco e Celeste con aquila.svg Lazio · 600px Giallo e Rosso (Strisce) con Bordo Blu Scuro.png Lecce · 600px Bianco e Rosso (Croce) e Rosso e Nero (Strisce).png Milan · 600px Azzurro con N cerchiata.png Napoli · 600px Rosa e Nero in diagonale con aquila.png Palermo · 600px Bianco e Nero (Croce) e Blu e Giallo (Strisce).png Parma · 600px Giallo e Rosso2.png Roma · 600px Blu Bianco Rosso e Nero (Strisce Orizzontali) con croce di San Giorgio Bianca e Rossa.png Sampdoria · 600px Colori di Udine.png Udinese

* calcio Portale Calcio
* Palermo Portale Palermo

Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Unione_Sportiva_Citt%C3%A0_di_Palermo"
Categoria: U.S. Città di Palermo | [altre]
Categoria nascosta: Voci con citazioni mancanti
Strumenti personali

* nuove funzionalità
* Entra / Registrati

Namespace

* Voce
* Discussione

Varianti

Visite

* Leggi
* Modifica
* Visualizza cronologia

Azioni

Ricerca
Ricerca
Navigazione

* Pagina principale
* Ultime modifiche
* Una voce a caso
* Vetrina
* Aiuto

Comunità

* Portale Comunità
* Bar
* Il Wikipediano
* Fai una donazione
* Contatti

Stampa/esporta

* Crea un libro
* Scarica come PDF
* Versione stampabile

Strumenti

* Puntano qui
* Modifiche correlate
* Pagine speciali
* Link permanente
* Cita questa voce

Altri progetti

* Commons

Altre lingue

* العربية
* Български
* Català
* Česky
* Dansk
* Deutsch
* English
* Español
* Eesti
* Suomi
* Français
* Furlan
* עברית
* Hrvatski
* Magyar
* Bahasa Indonesia
* 日本語
* ქართული
* 한국어
* Lietuvių
* मराठी
* Nederlands
* ‪Norsk (bokmål)‬
* Occitan
* Polski
* Português
* Română
* Русский
* Sicilianu
* Simple English
* Slovenčina
* Српски / Srpski
* Svenska
* Türkçe STREAMING DIRETTA LIVE, STREAMING DIRETTA LIVE, STREAMING DIRETTA LIVE, STREAMING DIRETTA LIVE.
* Українська
* 中文

* Ultima modifica per la pagina: 13:29, 23 set 2010.
* Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le condizioni d'uso per i dettagli. Wikipedia® è un marchio registrato della Wikimedia Foundation, Inc.

0 commenti:

Posta un commento