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lunedì 14 febbraio 2011

Totti, parola di capitano: «La Roma si rialzerà»

ROMA, 14 febbraio - La sconfitta contro il Napoli ha segnato una delle pagine più brutte di que­sta stagione della Roma. Momenti simili sono stati vissuti dopo la sconfitta contro il Basilea, l’unico ko interno prima di quello di sabato. Così, per scuotere i giocatori e Ranieri, un gruppetto di 20 tifosi ieri mat­tina ha contestato a Trigoria alla ripresa degli allenamenti. Una scritta sul muro di fronte all’ingresso del centro sportivo ha dato subito il segnale dell’umore dei tifosi. "Indegni". Lo sparuto gruppetto ha segui­to l’allenamento della squadra e non sono mancati gli insulti, o espressioni colorite come: "Laziali" e "andate a casa, giochia­mo noi". Le critiche e la contestazione non hanno ri­sparmiato neppure Claudio Ranieri, invitato da qualcu­no ad andarsene. Una domenica da dimen­ticare. I tifosi erano pochi, ma si sono fatti sentire. In campo per l’allenamento molti giovani e i giocatori che non sono stati utilizzati contro il Napoli. I tifosi han­no chiesto un confronto. Pri­ma al team manager Salva­tore Scaglia. "Io guadagno 1200 euro al mese e faccio sacrifici per seguire la Ro­ma", ha detto un giovane. "I primi ad essere dispiaciuti siamo noi, ma io non guadagno molto più di te", ha detto il dirigente. Alle 12.30 una delegazioni di cinque tifo­si non giovanissimi della Curva Sud ha chiesto di parlare con Francesco Totti. Ad accogliere la loro richiesta è stato il prepa­ratore atletico personale Vito Scala. I cin­que sono stati fatti entrare e hanno avuto un colloquio con il capitano sul piazzale davanti al bar, alla presenza di Scala, Sca­glia e in un secondo momento di Tonino Tempestilli. I tifosi hanno voluto incontra­re solo Totti. "Parliamo solo con te, che sei l’unico degno di indossare questa maglia". I tifosi hanno chiesto maggiore impegno. «Dovete correre di più, per la maglia che indossate e per i tifosi che fanno sacrifici per venirvi a vedere», Prima e durante questo il senso delle richieste. Totti ha ascoltato e ha risposto: «Siamo noi i primi ad essere dispiaciuti. Ripartiremo e ci rial­zeremo anche stavolta».

A COLLOQUIO - I dirigenti Conti, Montali e Pradè hanno assistito all’allenamento e hanno avuto qualche colloquio individuale con i giocatori. Oggi è prevista la visita del presidente Rosella Sensi che, ormai dele­gittimata dallo stato avanzato della tratta­tiva per la cessione della società, ha perso entusiasmo, anche se fino all’ultimo farà il massimo per la Roma. Il presidente in pas­sato riusciva a motivare i giocatori. In que­ste condizioni è difficile. Ma ci proverà. In­tanto il provvedimento del ritiro anticipato, proposto da Rosella Sensi già sabato sera all’Olimpico, scatterà in caso di risultato negativo o comunque prestazione scadente contro lo Sha­khtar. Nella lunga mattinata a Trigoria si è anche dibattu­to sull’opportunità di porta­re Rosi sabato sera davanti alle telecamere. Montali è stato molto severo su que­sto. Il ragazzo era frastorna­to dopo quanto era accaduto in campo e con le sue paro­le ha peggiorato la situazio­ne. Ieri Rosi ha ripetuto di essere stato provocato da Lavezzi. Una brutta domenica.

CARICA BURDISSO - Con i giocatori che si so­no assunti le loro responsabilità. Riise ha replicato ai tifosi: «È vero, dobbiamo cor­rere di più. Lo vedo anche io in campo e cerco di incitare sempre i compagni e di dare io per primo il massimo anche quan­do non ce la faccio». All’uscita di Trigoria Ranieri si è fermato a parlare con un tifo­so che gli ha chiesto spiegazioni sul mo­mento negativo di Vucinic. Nicolas Burdis­so ha invitato tutti a rimboccarsi le mani­che: «In un momento così la contestazione ci può stare. Per uscire da questa situazio­ne bisogna lavorare sodo».

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