Visualizzazioni totali

giovedì 30 settembre 2010

VIDEO LE IENE: MENEZ, CICINHO, CASSETTI DE ROSSI SU BOSSI, "NON CAPISCE UN CAZZO"

CLICCA QUI PER IL VIDEO CON LE DICHIARAZIONI DEI CALCIATORI ANTI-BOSSI.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Dopo Totti, ecco Menez, Cassetti, Cicinho e De Rossi. Seguendo l’esempio del loro capitano, i quattro giallorossi hanno risposto per le rime agli insulti del leader della Lega cogliendo al volo l’occasione offertagli dall’inviato delle Iene (la trasmissione condotta da Ilary Blasi con Luca e Paolo in onda su Italia Uno) che ieri mattina si è presentato a Trigoria (e non davanti al Parlamento dove pure deputati e senatori romani non mancano) per cogliere le loro reazioni. La cosa che più di tutte potrebbe colpire è che a rispondere per le rime a Bossi siano stati un francese, un brasiliano e un bresciano, che con Roma dovrebbero avere poco a che fare. Ma loro della Capitale si sono innamorati, vivendoci già da qualche anno e cogliendo quelle cose che il leader della Lega e i suoi fanno finta di non vedere. De Rossi, che di Roma è un simbolo, oltre che figlio, ha preferito tenere un profilo basso, visto che ogni volta che apre bocca - proprio come Totti - c’è chi ne approfitta per scatenare un putiferio. Quindi «è meglio che lasciamo sta’» e che a rispondere siano i compagni. Non prima però di aver aggiunto: «Se mi sento un porco? Molto, molto». Nell’ordine: il primo a parlare al microfono dell’inviato Rosario Rosanova, nel servizio che è andato in onda ieri sera, è stato Jeremy Menez.
Il francese è uno che, di solito, non ama rilasciare interviste ma stavolta, per difendere «la città che mi ha conquistato», come ha detto di recente, ha fatto un’eccezione: «Bossi? Non capisce un cazzo (testuale, ndr) e non gli rispondo. L’ha già fatto Totti, basta e avanza. Posso solo aggiungere che i romani sono brave persone». Dall’attacco alla difesa: è il turno di Cicinho e Cassetti. Il brasiliano, dopo aver chiesto il significato della parola porci, replica: «Non può dire questo e deve stare zitto. Dovrebbe venire a vedere come è bella Roma, come sono calde e felici le persone, proprio come noi brasiliani. In questa città c’è bella gente». Cassetti, sorridendo, si ferma a parlare con la Iena Rosanova e spiega: «In teoria sarei padano e penso che Bossi dovrebbe stare più tempo a Roma, essendo parlamentare, quindi dovrebbe conoscere l’ambiente di questa città. Secondo me ha sbagliato in pieno. E ci penseranno i romani quando lo incontreranno per strada. Loro sono... Calorosi». E se lo dice lui, che è nato e cresciuto a Brescia, mica all’ombra del Colosseo o tra i vicoli di Trastevere, è tutto dire...

0 commenti:

Posta un commento