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venerdì 17 settembre 2010

CHIARIMENTO RANIERI-TOTTI

ROMA, 17 settembre - Claudio Ranieri indossa un sorriso di facciata. All’allenatore non hanno fatto piacere le dichiarazioni di Francesco Totti. «Non ho ancora letto i giornali», dice arrivando in aeropor­to a metà mattinata. Se non li ha letti qualcuno deve avergli già riferito. Ine­vitabile il faccia a faccia alla ripresa degli allena­menti. «Il calcio è questo, si rico­mincia, dome­nica c’è un’altra partita...» . Sor­ride nervoso. Prima di imbar­carsi parla a lungo con Nico­las Burdisso. Gesticola e ha il volto ti­rato.

REPLICA - «Le dichiarazioni di Totti? Situazioni come queste me ne sono ca­pitate tante da quando faccio l’allena­tore. Quello che ho da dire lo riferirò direttamente al giocatore... », aggiunge con un ghigno che preannuncia un col­loquio senza tanti convenevoli. Riflet­te amaro, prima di salire sull’aereo: «La partita l’avevamo impostata be­ne. Contro una grande squadra come il Bayern fino a undici minuti dalla fi­ne eravamo riusciti a tenere botta. Se avessimo portato via il pareggio si sa­rebbe parlato di un’impresa, sarebbe stato un miracolo...».

IL COLLOQUIO - Ranieri legge i giornali sull’aereo. Quando arriva a Fiumicino il suo umore è peggiorato. Lo attende un lungo pomeriggio a Trigoria. La squadra arriva per l’ora di pranzo e dopo un breve riposo si ritrova alle 16,15 a prepararsi per essere pronta a scendere in campo alle 17. In questo breve arco di tempo Ranieri trova il tempo di parlare con Totti. Dieci minuti di colloquio. Toni un po’ severi all’inizio da par­te dell’allenatore, sicu­ramente concilianti prima di arrivare in campo. Il capitano ha spiegato che non vole­va fare una critica diretta al tecnico. Se avesse voluto at­taccarlo, lo avrebbe fatto personal­mente, faccia a faccia, oppure facendo una conferenza stampa. La sua è stata una considerazione a caldo, con i ner­vi tesi per l’ennesima partita persa. Totti ha ribadito comunque il suo pen­siero, secondo il quale la Roma do­vrebbe giocare più avanti, che non può affrontare una partita di Champions League con un atteggiamento così pas­sivo. «Possiamo pure perdere, ma gio­chiamocela» . Questa la sintesi del pensiero del capitano. Ranieri gli ha risposto che non era nei suoi piani mandare in campo una squadra così rinunciataria e che non intende tra­smettere un atteggiamento passivo al­la squadra. I due si sono scambiati il loro punto di vista, ribadendo alla fine di avere un obiettivo comune: aiutare la Roma a uscire da questa situazione.

Leggi l'articolo completo nell'edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio

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