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venerdì 19 novembre 2010

Roma-Udinese, Ranieri: "Da qui in avanti tutti esami"

''Per noi ora sono tutti esami''. Ranieri fotografa cosi' la partita di domani con l'Udinese, come tutto il resto della stagione, che ora pero' e' vista dal tecnico sotto una luce nuova. Anche se oggi e' un giorno amaro, come tutti quelli successivi agli impegni delle nazionali. Perche', come gia' successo in passato, Ranieri deve contare le assenze (De Rossi e Riise) proprio tra chi ha partecipato alle trasferte con le rispettive selezioni. E in piu' c'e' Mexes che domani probabilmente andra' in panchina per un affaticamento muscolare al polpaccio. ''Certo noi - commenta Ranieri sul ripetersi degli infortuni dei suoi in nazionale - ne stiamo pagando le conseguenze troppo pesantemente''. E poi manda un messaggio a De Rossi - che mercoledi' in maglia azzurra si e' procurato un problema all'adduttore - neanche troppo criptato. ''Avevo detto a Daniele di rimanere a Trigoria, cosi' avrebbe avuto una settimana intera per allenarsi, cosa che non gli capita da tanto tempo. Pero' capisco i giocatori, quando le nazionali chiamano e' giusto andare e mettersi a disposizione''. Vucinic, per esempio, e' uno di quelli che invece non e' andato rispondendo alla richiesta di Ranieri. Chiuso cosi' l'argomento, Ranieri parla del cammino della Roma, che ha ripreso a correre in campionato. Perche' ha parlato di scudetto? ''Perche' ci siamo ripresi - risponde il tecnico - pero' non faccio tabelle. La gara piu' importante per me e' sempre la prossima e quindi quella con l'Udinese, soprattutto perche' Guidolin provera' a non farci giocare. Le sue sono sempre squadre molto compatte''. La classifica ora sorride ai giallorossi, ma Ranieri non si accontenta e vuole continuare a risalirla. ''L'avevo gia' detto che sarebbe stato un campionato equilibrato, che non ci sarebbe stata una squadra in fuga e quando ci siamo ritrovati ho detto che possiamo concorrere per far bene, come l'anno scorso. Ma dipende dall'umilta' e dal sacrificio che ci mettiamo. Le abbiamo viste le due facce, prima e dopo''. Ed il calo dell'Inter favorisce questa ricorsa. ''Mi aspettavo le difficolta' di Benitez e un po' ci speravo. Perche' cosi' non avremmo avuto, come gli anni scorsi, una squadra che se ne andava lasciando le altre dietro. Quello di Benitez e' un modo diverso di giocare, ci vuole tempo per assimilarlo. Poi era difficile ripetersi dopo aver vinto tutto. E ci si sono messi anche gli infortuni. Ma cosi' c'e' piu' suspance''. Per domani gli altri assenti sono Taddei Perrotta e Okaka mentre rientrano Pizarro e Juan che giocheranno dal primo minuto. Per l'attacco previsto altro turn over. ''Scelgo a seconda di come vedo i giocatori e la squadra avversaria. Quattro punte? Ipotesi solo affascinante. E' bello tutto ma di difficile attuazione''.

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