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lunedì 18 ottobre 2010

GRANDE FRATELLO Ferdinando Giordano NUDO SEXY SENZA MUTANDE, Personaggio pubblico:

Personaggio pubblico:MILANO
Lupara bianca a Milano: è stata attirata in una trappola, portata in un campo, interrogata e infine giustiziata con un colpo di pistola, prima di essere sciolta nell’acido. Vittima una ex collaboratrice di giustizia, Lea Garofalo uccisa a 35 anni dal suo ex convivente, Carlo Cosco, 40 anni che voleva costrigerla a riferire cosa avesse dichiarato agli inquirenti come collaboratrice di giustizia, su un omicidio avvenuto nel 1995 a Milano, il cui responsabile sarebbe stato, secondo la Garofalo, proprio il suo ex convivente Carlo Cosco. Quest’ultimo in passato vicino alla cosca di Petilia Policastro, in provincia di Crotone, avrebbe voluto sfruttare le dichiarazioni della donna per riabilitare la sua immagine davanti agli esponenti del clan.

In manette sono finiti oltre a Carlo Cosco, i suoi fratelli Giuseppe e Sergio di 46 e 41 anni. Accanto a loro accusati di omicido e soppressione di cadavere anche Carmine Venturino, 32 anni e Massimo Sabatino, 37 anni. I reati contestati a tutti loro, sono aggravati dal favoreggiamento di un’associazione mafiosa. Arrestato anche Rosario Curcio, 34 anni, per lui solo l’accusa di soppressione di cadavere. Nel corso delle indagini sono stati arrestati per favoreggiamento anche Gaetano Crivaro, 45 anni e sua moglie Giuseppina Malarota, 35 anni, proprietari del terreno dove sarebbe stata uccisa la Garofalo, che hanno mentito per coprire gli assassini.

Non era la prima volta che Carlo Cosco tentava di uccidere la donna. Secondo quanto emerge dall’ordinanza del gip Giuseppe Gennari, nel maggio del 2009 l’uomo avrebbe infatti organizzato il sequestro, poi saltato perchè Sabatino e Sergio Cosco sarebbero stati sorpresi dalla reazione della vittima e da quella di sua figlia e sarebbero quindi fuggiti. La donna era stata inserita nel programma di protezione nel 2002 e vi aveva rinunciato nel 2009. «Una scelta - scrive il gip - forse dettata dalla volontà di sistemare Denise (sua figlia ndr) o forse indotta da un senso di scoramento, sopraggiunto dopo che le dichiarazioni accusatorie da lei rese non avevano sortito effetto alcuno e il programma di protezione si era rivelato non in grado di soddisfare le aspettative della collaboratrice». Il 24 novembre del 2009 Cosco riesce nel suo piano di eliminare la donna. La convince ad andare a Milano con la figlia Denise, per far sì che quest’ultima incontri i parenti. Poi dopo aver allontanato con una scusa le due donne, la fa prelevare da Sabatino e Venturini prima di consegnarla ai fratelli Vito e Giuseppe che la interrogano e la uccidono.

La svolta alle indagini arriva quando Sabatino, arrestato per il tentativo di sequestro del maggio 2009, parla in carcere con il suo compagno di cella riferendo di essere stato in qualche modo incastrato dai fratelli Cosco. «Mi hanno mentito - avrebbe detto Sabatino al compagno di cella -

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