ROMA, 1 dicembre - Il chiarimento c’è stato. E Claudio Ranieri non è stato tenero. Prima dell’allenamento il tecnico ha riunito la squadra per quasi venti minuti nella sala riunioni, con il video acceso, con le immagini della partita di Palermo. Domenica la Roma ha incassato tre gol, tutti nati da errori individuali dei giocatori giallorossi. Il primo di Pizarro, il secondo di Menez, il terzo di Simplicio. Il tecnico ha fatto rivedere le immagini salienti nei minimi particolari e ha alzato il tono delle voce per stigmatizzare gli errori commessi. « Non siamo stati una squadra, ognuno giocava per sè », il senso del discorso dell’allenatore. Che poi ha messo l’accento sui movimenti difensivi sbagliati: « Abbiamo preso il primo gol con sette uomini a difendere contro tre avversari, è inammissibile ». Il tecnico ha anche messo in rilievo i movimenti sbagliati di alcuni giocatori, in particolare gli attaccanti. « Non abbiamo giocato da squadra, tutti hanno commesso errori, nessuno escluso ». A Menez è stato fatto notare che è stato troppo individualista. Da parte della squadra non ci sono state repliche di fronte alla requisitoria di Ranieri, ma c’è stato un confronto anche tra i giocatori, dopo i momenti di tensione che si sono vissuti domenica sera a Palermo tra qualche compagno.
IL PRESIDENTE - Insomma, una mattinata abbastanza movimentata, proprio quando Rosella Sensi era a Trigoria. Il presidente ha messo mano ad alcune pratiche amministrative con la Mazzoleni, poi ha parlato con Montali e Pradè. Non ha incrociato Ranieri né i giocatori. Il disappunto per la sconfitta di Palermo è stato quasi messo da parte. Non è stato trattato l’argomento contratti. A parte quelli dei giocatori e di Ranieri ci sono anche quelli di Montali e Tempestilli, che sono in scadenza. Se non è stato regolarizzato l’ex team manager, che è un uomo di fiducia della famiglia Sensi, evidentemente siamo veramente agli atti finali di questa società. E’ impressione diffusa a Trigoria che il passaggio di proprietà sia imminente e questo crea un clima di incertezza all’interno dello spogliatoio.
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