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sabato 18 settembre 2010

FISCHI LIVORNO; PRESIDENTE TIFOSI, NON LI CONDIVIDO

''Altri di noi non sono d'accordo con la missione in Afghanistan, ma davanti alla morte di un ragazzo di 36 anni si possono mettere da una parte per un attimo le proprie convinzioni e stare in silenzio. Non condivido i fischi, si tratta sempre di una persona che tiene alto il nome dell'Italia''. E' questo il commento del presidente del coordinamento dei club amaranto Paolo Venturi con il quale prende le distanze, senza indugi, dai fischi partiti oggi pomeriggio da alcune decine di tifosi di un settore dello stadio di Livorno prima della gara tra amaranto e Portogruaro, durante il minuto di raccoglimento per il tenente Alessandro Romani, morto ieri in Afghanistan. ''Uno puo' avere le idee che crede - prosegue Venturi, che guida il coordinamento di venti club organizzati dei sostenitori amaranto - ma davanti alla morte ci si ferma e si mettono davanti le proprie opinioni politiche. Tutto sommato mi ha fatto piacere l'applauso che ha coperto i fischi subito dopo. Segno che non la penso cosi' soltanto io. In molti pensano che la missione in Afghanistan e' sbagliata, ma fischiare non rimedia niente, non fa cambiare idea a chi governa. Fischiare una persona che e' morta non mi pare proprio il massimo della vita''.

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