Il Corriere dello Sport - Gioca male e non sa più vincere. Pensava di avercela fatta questa volta, a un quarto d'ora dal la fine era sul 2-0, ma una doppietta micidiale di Di Vaio l'ha inchiodata alle sue, non piccole, responsabilità. La Roma rischia di diventare un caso clinico. Avrebbe più o meno tutto per ripetere l'ultima stagione, ma non si ritrova più. E' una squadra malata, stordita, incapace persino di chiudere la partita con un vantaggio corposo. Corposo e immeritato. Perchè, va subito detto, il Bologna non avrebbe meritato di perdere e il fatto che ci sia riuscito negli ultimi 13 minuti è un dettaglio. Ha giocato meglio della Roma, dopo averla subito per mezz'ora. Ha sbagliato molto con Di Vaio, che però in dodici minuti si è fatto perdonare tutto, afferrando un pareggio, apparso a quel punto impossibile. Cosa ha la Roma per stare così male? Per non riuscire a vincere mezza partita da quando si è aperta la stagione? Per buttare via una vittoria ormai sigillata? Come era facile intuire, non è questione di moduli e nemmeno di punte. Il Bologna ne ha schierato solo una, Di Vaio, eppure ha costruito molte occasioni e ne ha segnati due come la Roma. Che, nell'occasione, ha gio cato con Totti, Borriello e Menez. Il punto, purtroppo, è un altro. Al larma, intanto, la condizione atle tica della squadra che, puntual mente, scoppia dopo il primo tem po. Questa volta ha regalato sprazzi nella prima mezz'ora, poi è lentamente sparita, sino a sciogliersi completamente. Ma anche quando sta in piedi non entusiasma. Non ha il respiro di una squadra armonica, va a strappi, grazie agli spunti dei suoi interpreti migliori, ma non gioca con continuità.
I GIALLOROSSI CAMMINANO - La Roma si offre in modo indecoroso al contropiede avversario, si butta in avanti senza senno e non ritorna con rapidità a difesa della sua area. Non corrono, camminano. Le cose migliori le fanno da fermi, perchè i piedi buoni ci sono, ma non bastano. La difesa, mal protetta, sbanda troppo, anche per la condizione allarmante dei due centrali. Insomma, quella Roma compatta, corta, agile e micidiale nel ripartire non c'è più. Come se non bastasse, si aggiungono gli infortuni. Ranieri non ha esterni bassi, ha perso prima Riise, ieri anche Cassetti dopo mezz'ora. Non crede in Cicinho, visto che gli ha preferito Guillermo Burdisso, che esterno non è. Rosi è bravino quando spinge, ma se c'è da difendere non contate su di lui, come Di Vaio ha dimostrato. Invece di alzare la voce in sala stampa, ora Ranieri la alzi con i suoi e cerchi di risolvere almeno la metà dei problemi che ha. Stupido continuare a sentirsi una grande, sino a quando si gioca così. Bravo, umile, tosto sino alla fine invece il Bologna. Che si è sudato il pari con la forza e a testardaggine del suo allenatore. Non è stato nemmeno fortunato il Bologna, perchè ha subito un gol, peraltro contestato, dopo 7 minuti e nella ripresa Rubin si è sostituito ai romanisti battendo Viviano. Ha sprecato molte occasioni, l'arbitro Peruzzo, un mezzo disastro, gli ha negato il rigore prima su fallo di mano in area di Mexes, poi su un contatto quantomeno dubbio tra Pizarro e Siligardi in area. Ma tutto questo non gli ha impedito di crederci sino alla fine, e così, mentre la Roma scompariva, il Bologna ha preso campo e coraggio. Questa volta non si è chiuso troppo in area, ripartendo appena la Roma glielo ha consentito.
RITMI BASSI - La partita si è giocata su ritmi bassi, in un caldo estivo e opprimente. Calcio modesto ma con 4 gol ed episodi contestati. La Roma ha colpito anche una traversa con Totti e un palo con Burdisso, il Bologna un palo con Paponi; Peruzzo ha annullato un gol a Juan per un fuorigioco di Mexes, ma non del brasiliano. La Roma ha in cominciato bene e su lancio di Mexes, Borriello si è liberato di Britos ed ha piazzato il sinistro alle spalle di Viviano. I bolognesi hanno protestato per un fallo del romani sta che, sinceramente, non abbia mo visto. Un minuto dopo Totti ha fatto la cosa più bella: con Viviano un po' fuori porta, da trenta metri ha piazzato un destro che ha tim brato la traversa. Al 30' il gol an nullato a Juan, al 35 Borriello ha sfiorato il raddoppio. Sul finire del tempo Paponi ha battuto ogni record: cross da sinistra di Rubin, braccio di Mexes non visto, e lui ha battutto a colpo sicuro da pochi metri. Julio Sergio è stato bravissimo, sulla respinta a porta spalancata ancora Paponi ha tirato sul palo e si è infortunato. Nella ripresa Di Vaio si è divorato un paio di gol e così ha raddoppiato la Roma. Punizione di Totti, Borriello l'ha appena spizzata e Rubin, in corsa, l'ha deviata in rete.
Partita finita? No, Roma sfinita. Il Bologna ha dominato, è arrivato il momento di Di Vaio. Al 24 solo davanti alla porta, ha sparato alto. Non al 32, quando su lancio di Perez, ha uccellato Rosi e piazzato un diagonale bellissimo. Al 44' il pari. Cross da destra di Meggiorini, ancora Di Vaio ha anticipato Rosi e tutte le altre belle statuine di Ranieri.
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