Lo sfogo di ieri di Ranieri resterà nella storia, ma non ha cambiato le cose, ha trasmesso sì carica ai suoi ragazzi, ma l'effetto è durato poco ed è svanito quando l'attenzione e la condizione atletica è calata.
"E' un periodo che non gira". Claudio Ranieri ha ragione. Alla Roma non ne va bene una, ma bisogna correre ai ripari altrimenti le altre scappano e non sempre si possono centrare rimonte esaltanti come quella della scorsa stagione. Il 2-2 con il Bologna è un duro colpo per una squadra che voleva rispondere sul campo alle critiche incassate per i ko con Cagliari e Bayern Monaco, ma che invece non è riuscita ad andare oltre ad un pari che somiglia tanto ad una sconfitta.
Gian Paolo Montali nel tour delle interviste si è sforzato di spiegare che non si tratta di un fattore atletico, ma è stato evidente ieri come i problemi della Roma siano riaffiorati (dopo un primo tempo accettabile) tutti nella seconda frazione di tempo. Un calo fisico deciso e purtroppo determinante. Piano piano abbiamo visto Totti e compagni indietreggiare, farsi timorosi, perdere lucidità.
Colpa della preparazione? Troppi infortuni? Le risposte devono darle i dirigenti e l'allenatore. E insieme alla risposte devono arrivare le soluzioni. Due punti in tre giornate, 3 gol segnati e 7 reti subite, un punto in meno rispetto allo scorso campionato e a meno cinque dalla prima in classifica, l'Inter ovviamente!
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