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sabato 18 settembre 2010

ROMA CAPITALE: VIA FESTEGGIAMENTI IN RICORDO TEN.ROMANI

Eroi di ieri e di oggi, uomini che hanno perso la vita per la liberta' allora come adesso. Si sono aperti cosi' i festeggiamenti del 140/O anniversario dell'incoronazione di Roma Capitale d'Italia, con un pensiero ai caduti per il Paese, ma soprattutto con la dedica al tenente Alessandro Romani, morto ieri in Afghanistan. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha deciso di dedicare i tre giorni di celebrazioni a lui, ''a un uomo caduto per la liberta'''. ''Era un pezzo del nostro cuore'', ha detto Alemanno che oggi tra un dibattito e un altro ha voluto far visita al padre del tenente ucciso, ''un figlio di Roma che ha dimostrato tanto valore e capacità''. La giornata si e' aperta con un convegno diviso in tre sessioni per porre ''una premessa fondamentale: comprendere le tante spinte culturali che confluiscono nell'identita' romana, le differenze che non bisogna anestetizzare ma riportare tutte sulla base dell'unica sintesi possibile e cioe' il valore della persona umana''. Da queste basi e' possibile guardare al futuro e il futuro e' un nuovo status per Roma, nuovi poteri perche' le venga riconosciuto il ruolo che ricopre. Per questo i festeggiamenti hanno un sapore diverso all'indomani dell'approvazione da parte del governo del primo decreto che ha ottenuto un si' unanime. Anche se l'eco delle parole di Umberto Bossi si sente ancora. Per questo Giuliano Amato si sente in dovere di dire, presiedendo la seconda sessione del convegno che si e' svolto in Campidoglio, che ''le funzioni di Capitale spettano a Roma e qui rimangono, non per le lacrime del nostro sindaco, ma perche' e cosi' che deve essere'' e poi ''che Roma sia Capitale d'Italia e' scritto nella Costituzione: questo fa una qualche differenza''. La ''battuta'' della Lega ''non e' accettabile'' per il sindaco Alemanno il quale ha aggiunto di essere ''abituato'' a queste uscite del leader leghista. Ma non solo. Alemanno e' stato categorico: ''Se si mette in discussione Roma Capitale salta anche l'accordo politico che regge il federalismo fiscale''. L'attuazione del decreto e' un dato insostituibile che non puo' essere messo in discussione non solo perche' scritto nella costituzione e perche' disperdere i ministeri avrebbe un costo troppo elevato, ma perche' c'e' un patto politico che e' alla base della legge sul federalismo fiscale''. Cosi' si e' chiusa la prima giornata di festeggiamenti che culmineranno, lunedi', con la visita del Capo dello stato in Campidoglio dove gli verra' conferita la cittadinanza onoraria come primo cittadino della neonata Roma Capitale. Prima, per il presidente della Repubblica un momento di rievocazione storica con la deposizione di una corona d'alloro a Porta Pia e una visita al museo. In Campidoglio ad attenderlo una targa con su scritto :''Il 20 settembre 2010 nella ricorrenza del 140/O anniversario di Roma Capitale il presidente della repubblica Giorgio Napolitano cittadino onorario di Roma ha presenziato alla prima seduta dell'assemblea capitolina nell'aula Giulio Cesare rinnovata''.

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