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sabato 18 settembre 2010

AFGHANISTAN:ROMA SI STRINGE A MILITARE CHE AMAVA DIVISA

Un ragazzo d'oro, cosi' bello ''che le foto dei tg non gli rendono giustizia'', educato e con una genuina passione per l'esercito. I vicini di casa descrivono cosi' Alessandro Romani, il para' ucciso ieri in Afghanistan durante una missione. Parlano di lui come se l'avessero salutato solo ieri, lo piangono e le loro parole fanno da contrasto al silenzio dei due genitori. Papa' Carlo e mamma Elsa, separati nella vita, sono pero' uniti nel non voler parlare con nessuno. Chiusi nelle loro case, hanno ricevuto i commilitoni di Alessandro. ''Voleva per forza andare in missione - racconta il portiere del condominio dove abita la madre di Alessandro - lo faceva per passione. Pensi che la prima volta che fece domanda per entrare nell'Esercito fu respinto. Ma lui ci riprovo' e fu preso e poi so che ha avuto ottimi risultati. E' cresciuto qui ed era un bravissimo ragazzo - ha aggiunto - mi dispiace molto per quel che e' successo. Non doveva accadere''. A lui fa eco un vicino di casa: ''Era un ragazzo d'oro. Giocava sempre con i miei figli ed e' cresciuto con loro. Siamo vicini di casa da tanto, da quando la mamma si e' separata ed e' venuta ad abitare qui. Veniva spesso a trovarla. Non riesco a crederci - ha aggiunto con le lacrime agli occhi - di certo non andava in missione per i soldi, come ho sentito dire, era la sua passione, il suo sogno fin da bambino''. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno stamani ha dedicato la tre giorni per i 140 anni di Roma Capitale al tenente ucciso, un cittadino di Roma caduto combattendo per la liberta'''. Poi, nel pomeriggio, ha fatto visita al padre di Alessandro, ha affermato che ''Roma e' veramente partecipe e vicina a questi ragazzi, per noi i figli migliori della citta'. Siamo pronti a fare qualsiasi cosa per esprimere concretamente questa vicinanza e questo affetto''. E, parlando del padre del tenente, ha aggiunto: ''Sta dimostrando tutta la tempra che ha trasmesso al figlio''. E' rimasta colpita dalla dignita' del padre di Alessandro anche la presidente della Regione Lazio Renata Polverini, che oggi gli ha fatto visita: ''Il papa' e' orgoglioso del figlio e questo e' un aspetto che mi lascia sempre stupita. Ci sono genitori che con grande dignita' superano questi momenti, se pure nel dolore e nello strazio, e vivono nella consapevolezza che i figli hanno dato la loro vita perche' credevano nel loro paese, nel loro Corpo e nella causa che hanno difeso in missione di pace per la democrazia degli altri. Ci ha detto che era perfettamente consapevole di quello che faceva, ma era altrettanto convinto che il suo posto era li'''. E poi: ''Oggi ci sentiamo tutti genitori di questo ragazzo. Domani lo accoglieremo come e' nostro dovere anche per riconoscere il grande impegno di tutti i nostri militari''.

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