sabato 18 settembre 2010
RANIERI ALLA MOURINHO, 'SQUADRA HA LE PALLE'
Un monologo per rispondere a tutte le critiche piovutegli addosso dall'inizio del campionato e niente domande per i giornalisti. E' un fiume in piena Claudio Ranieri, che nella conferenza stampa della vigilia del match contro il Bologna mette da parte i 'soliti' panni da inglese per vestire quelli congeniali ad allenatori piu' fumantini del calibro di Jose' Mourinho e Marcello Lippi. E cosi' l'allenatore testaccino si esibisce in uno sfogo che ricorda precedenti performance alla Bearzot o Trapattoni, e tira fuori tutta la sua rabbia per difendere la Roma - ''ha le palle, lo dimostrera''' - e il suo rapporto con capitan Francesco Totti. ''Adesso parlo io - esordisce Ranieri rivolto ai giornalisti a Trigoria - comincio io e finisco io, cosi' dico la mia verita' ''. Il tecnico si presenta in sala stampa, questa volta non per rispondere alle domande, ma per difendersi dalle critiche. Prende la parola, alza la voce, usa toni decisi, batte i pugni sul tavolo, difende la squadra e si assume la responsabilita' della falsa partenza. Parla senza che nessuno faccia domande - e non permette di farne neanche alla fine del discorso -, da' vita a un monologo in cui snocciola una serie di accuse ma soprattutto di difese, per la squadra e per se'. Alla fine, si alza e se ne va. Tutto partendo da una certezza: ''La squadra c'e', e' una squadra che ha le palle. Non faccio l'elenco di chi ci sta buttando fango addosso, ma ricordatevelo, perche' noi ci ricorderemo di voi''. Ranieri e' convinto della forza dei suoi giocatori e della possibilita' di rifarsi. ''Stiamo partendo con l'handicap come l'anno scorso, ce l'abbiamo fatta l'anno scorso, ce la faremo anche quest'anno. Questo ve lo dico, questo lo sottoscrivo''. E' la frase con cui chiude il veemente discorso fatto, che ha toccato tutti gli argomenti in voga in questo periodo difficile per la Roma. ''Non siamo contenti di quello che stiamo facendo, lo sappiamo noi, da soli. Abbiamo conquistato i nostri tifosi perche' abbiamo dato tutto. Siamo partiti male, non volevamo farlo, non volevamo fare quella figura a Monaco e non siamo partiti male. Poi abbiamo sbagliato e me ne assumo le responsabilita' ''. Adesso le cose non vanno bene e Ranieri garantisce. ''Non mi tiro indietro, non l'ho mai fatto figuriamoci se lo faccio a casa mia, a Roma. Le responsabilita' sono dell'allenatore, io sono il capo''. Sulla vicenda Totti: ''Ho letto che era contro di me, cose piu' assurde non potevano essere scritte. Questo e' uno spogliatoio di persone sane, che vogliono fare del proprio meglio. Ci sono delle volte che ci si riesce e altre in cui non ci si riesce. Ho un rapporto leale e sincero con tutti, figuriamoci con il mio capitano, con chi e' qui da una vita, che ha subito mille infortuni per la sua squadra, io che sono romano e romanista non lo capisco. Posso sbagliare, alcune volte a farlo giocare, altre a non farlo giocare, alcune volte a levarlo, altre a farlo restare in campo piu' del dovuto, me ne assumo io le responsabilita', sono il capo, il loro allenatore''. Sul modulo il tecnico attacca. ''Dite che io conosco solo il 4-4-2. Ma che ne sapete voi di Ranieri? Che ne sapete della mia carriera? Voi vedete e ricordate solo oggi, dimenticando ieri. Andate a vedere quello che ho fatto nella mia carriera, dove ho vinto e con quanti moduli. Parlare dopo e' facile, io le cose le faccio prima in base alle informazioni che ho e faccio tutto per la Roma, poi puo' venir bene o male, ma parlare dopo e' facile. Gia' lo scorso anno molti criticavano la squadra, lasciando fuori l'allenatore, ma questi sono ragazzi che vi hanno fatto sognare per tutto l'anno''. Poi su Simplicio. ''Qui quando si perde - dice Ranieri - non gioca mai chi dovrebbe giocare, ma questo e' bar dello sport. Mi dite che non lo faccio giocare, e' un ottimo giocatore ma, senza cercare alibi, ha fatto il ritiro con noi ma aveva una lesione pregressa ed ha cominciato ad allenarsi ad agosto. A parita' di condizioni secondo voi chi faccio giocare? Giocano i campioni, i titolari che hanno dato tanto a questa squadra, poi il tempo di Simplicio, che e' un ottimo giocatore, verra'''. ''Noi stiamo attraversando un periodo difficile - prosegue - ma io ne ho attraversati 3.000 e ho 20 anni di esperienza. Che pensate che mi fumavo i sigari in panchina? E cosi' i miei giocatori, siamo un tutt'uno nel bene e nel male. Sappiamo soffrire, lo abbiamo dimostrato l'anno scorso e i nostri tifosi saranno con noi''. Per la gara contro il Bologna, infine, Ranieri ha convocato sia Vucinic, in dubbio fino a ieri, sia Mexes.
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