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venerdì 24 settembre 2010

Lobont, le mani sull'Inter Roma: speranza Riise

Pandev batte Lobont nella finale di Supercoppa, il 21 agosto. Ansa
Pandev batte Lobont nella finale di Supercoppa, il 21 agosto. Ansa
ROMA Ecco, anche sforzandosi di vedere quelle due dita nel bicchiere — il secondo tempo della squadra, la voglia di non arrendersi, finalmente una tenuta atletica accettabile —, i numeri stanno qui a tormentare la Roma, perfino più impietosi del signor Russo.
crisi quasi senza precedenti — E, dunque: la peggiore difesa del campionato (9 reti incassate in 4 gare, come l’Udinese); quattro sconfitte in sei partite ufficiali; una partenza in campionato perfino peggiore della scorsa (già 6 punti in meno del 2009); e, infine, per trovare un avvio tanto difettoso bisogna tornare indietro fino al 1974, quando la Roma di Liedholm cominciò il campionato con un pareggio e tre sconfitte. E qui, se non altro, ci si può appellare ai corsi e ricorsi storici, perché quella squadra infine fu terza, dopo una rimonta esaltante, con sorpasso finale sulla Lazio scudettata.
a condizione che... — Storia. Ma la cronaca è più impellente. E pericolosa. Domani i giallorossi ricevono l’Inter, ancora lei, che può salvare la Roma o farla precipitare. La rabbia accumulata a Brescia potrà perfino aiutare la squadra (a patto di non eccedere), ma — sulla carta — rincuora di più poter fare affidamento sulla qualità e l’autorevolezza (anche qui, entro certi limiti) di alcuni giocatori assenti a Brescia. Al centro della difesa tornerà Nicolas Burdisso, reduce dalla squalifica. Rientro fondamentale, dal punto di vista tecnico: per arginare l’inarrestabile Eto’o e il resuscitato Milito serviranno il miglior argentino e il miglior Juan; anche sotto l’aspetto psicologico: là dietro serve ordine, qualcuno che coordini il reparto, che dia un paio di urlacci ogni tanto. Evitando, magari, che la grinta sfoci nella violenza. A centrocampo, Daniele De Rossi farà di tutto per esserci, anche se pure ieri sul campo non si è visto. Ma servirà nella sua versione migliore, quel mix di qualità, quantità e autorevolezza. Totti, infine. Scontato ricordare quanta differenza faccia la sua presenza, pure a percentuali ridotte. Basterebbe il Totti del primo tempo di Roma-Bologna.
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in porta — La questione portiere ora potrebbe provocare imbarazzo: scegliere Lobont, per coerenza, o Doni, per scommessa? Lo staff tecnico è sicuro: parerà Lobont, che gode della stima di Pellizzaro. Mentre Doni ha più amici nello spogliatoio.
capitolo riise — A destra, dato per bocciato Rosi, resuscitare definitivamente Cicinho o lasciarci Cassetti con Castellini a sinistra? Qui, la previsione è più complicata. Il ritorno di Riise metterebbe tutti d’accordo. "Io sono prontissimo", dice lui. Ma bisogna passare dei medici. Speriamo almeno loro siano pietosi. Per una volta.
Alessandro Catapano

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